Wally Nano
Wallynano è l’ultimo gioiello firmato dal cantiere che ha rivoluzionato negli
ultimi dieci-quindici anni il design e la concezione degli yacht di lusso prima
a vela, poi a motore. Da quest’anno viene prodotto dal cantiere Latini, in
previsione tre esemplari. Le linee sono ispirate a quelle di Pilgrim, yacht di
60 m disegnato nel 1893 per la Coppa America da George A. Stewart, trasferite
grazie alla visione di Luca Bassani e alla matita di Andre Hoek in un daysailer
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Introduzione
Wallynano è l’ultimo gioiello firmato dal cantiere che ha rivoluzionato negli
ultimi dieci-quindici anni il design e la concezione degli yacht di lusso prima
a vela, poi a motore. Da quest’anno viene prodotto dal cantiere Latini, in
previsione tre esemplari. Le linee sono ispirate a quelle di Pilgrim, yacht di
60 m disegnato nel 1893 per la Coppa America da George A. Stewart, trasferite
grazie alla visione di Luca Bassani e alla matita di Andre Hoek in un daysailer
di soli 36 piedi. L’intento era quello di dimostrare come anche in una misura
limitata sia possibile ricercare lo stile delle forme e la massima comodità
nelle piccole crociere giornaliere. Il risultato è uno scafo divertente sia dal
punto di vista estetico che marino, con un look accattivante e insolito e tutte
quelle caratteristiche tecnologiche e quegli strumenti per la navigazione che
su un Wally non possono mancare. Una barca che sicuramente si fa guardare
volentieri, e che porta alla massima espressione la filosofia del daysailer. La
linea “old style” è coerente da poppa a prua, con il grande slancio di poppa,
la linea affusolata e il dritto di prua verticale con bompresso.
Prova
Siamo andati a Montecarlo a provare il Wallynano in una giornata con tempo
variabile, vento attorno ai sei/sette nodi e onda formata superiore a un metro.
Non è sicuramente la condizione migliore per provare una barca di soli 36
piedi, soprattutto perché l’onda disturba parecchio l’andatura. A bordo siamo
cinque persone, nei serbatoi ci sono 60 litri d’acqua e 30 di gasolio.
Navigando a motore risentiamo molto dell’onda formata, ma non appena troviamo
condizioni migliori raggiungiamo i 5 nodi.
Con randa e fiocco la barca risale il vento tra le onde, faticando un po’
finché non ci ridossiamo sotto costa. Il lungo slancio di poppa permette di
ottenere una lunghezza al galleggiamento dinamico molto pronunciata a barca
sbandata. Allungando però la lunghezza verso poppa, il piano velico risulta
leggermente appruato, portando lo scafo a una limitata tendenza poggiera. Con
un vento sui sette nodi stringiamo un angolo di quaranta gradi, mantenendo una
velocità superiore ai 6 nodi. Laschiamo un po’ le vele e poggiamo fino ai
sessanta gradi, e la barca accelera superando i 7 nodi. Con randa e gennaker la
velocità, navigando al lasco stretto-traverso, arriva a 7,4 nodi. Nelle
andature portanti la barca è decisamente equilibrata e divertente da portare.
La presenza del bompresso e la scelta di un armo frazionato consentono di avere
un centro velico basso e di conseguenza ridurre lo sbandamento. Wallynano si
conduce facilmente anche in solitaria, grazie al fiocco autovirante e alle
pulsantiere che regolano le vele, integrate nello schienale delle panche, che
agiscono su una serie di verricelli celati.
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