Progetto
Il progetto dell’X-35 è one design, ovvero nato per correre in tempo reale,
quindi senza attenzione ad un rating piuttosto che un altro. E’ chiaro che gli
armatori la useranno anche per regate di circolo e campionati invernali, quindi
sono venute fuori una stazza Ims e una Irc. Da quanto si è potuto vedere fino
ad ora la barca sembra più agevolata in Irc grazie al piano velico potente (ha
100 mq di spinnaker) e il forte momento raddrizzante. Ma il 35, lo ripet...
Il progetto
Progetto
Il progetto dell’X-35 è one design, ovvero nato per correre in tempo reale,
quindi senza attenzione ad un rating piuttosto che un altro. E’ chiaro che gli
armatori la useranno anche per regate di circolo e campionati invernali, quindi
sono venute fuori una stazza Ims e una Irc. Da quanto si è potuto vedere fino
ad ora la barca sembra più agevolata in Irc grazie al piano velico potente (ha
100 mq di spinnaker) e il forte momento raddrizzante. Ma il 35, lo ripetiamo, è
una barca nata per divertire e gareggiare in monotipia, in tempo reale. Il
cantiere ne ha già vendute 140, di cui 20 in Italia. E’ stato concepito per
proseguire la strada dell’X-99, uno degli scafi che più ha segnato la fortuna
del cantiere danese nelle regate monotipo. L’opera viva è stretta e filante, il
baglio massimo contenuto. Le sezioni di prua sono fini e le murate senza
svasatura.
La pelle esterna dello scafo è laminata con resina vinilestere, l’anima è in
Dinvinycell da 15-20 mm con densità di 100 kg/m3. Scafo e coperta sono in
sandwich di vtr laminata a mano. Le paratie strutturali sono in compensato
marino con spessori variabili, fissate sia alla coperta che allo scafo. Le
sezioni in acciaio galvanizzato e il telaio in composito sopportano i carichi
di chiglia e albero, i bagni sono in contrastampo. Il sartiame è collegato a
due strutture circolari di acciaio inox imbullonate attraverso la coperta a
zone di laminato rinforzato. La chiglia è composta da un bulbo in lega di
piombo e antimonio con pinna in ghisa. La pala del timone è laminata in
sandwich Divinycell da 100 Kg/m3 e tessuto biassiale, asse in alluminio pieno
rastremato in entrambe le estremità e lavora su cuscinetti a sfera. La
timoneria è costituita da un sistema di catena e cavo collegato direttamente al
quadrante.
Coperta
Coperta
Come si vede nella foto accanto la ruotona da 150 cm fa la sua scena ma all’
atto pratico è quasi inutile, anzi per una barca così dichiaratamente da regata
la barra pone meno problemi di robustezza (non ci sono i frenelli) ed è più
sensibile. Ma il mercato chiede la ruota e i cantieri si adeguano.
Il piano di coperta è ottimizzato per la regata, la falchetta per esempio si
interrompe a metà del carrello della randa, dà sicurezza al prodiere e non
disturba chi è in murata. La scotta della randa è armata alla tedesca (all’
altezza delle lande s’infila sotto la coperta e riesce vicino ai due winch). I
punti di scotta del fiocco si regolano bene tramite paranchi e anche il
paterazzo grazie alla magic wheel ha una regolazione molto precisa con una
torretta sotto al trasto di randa. Pensando invece alla crociera il pozzetto
risulta ampio, le panche sono lunghe 174 cm e i passavanti hanno una larghezza
di 45 cm con le lande esterne. Solo il passaggio verso poppa è scomodo a causa
della ruota e del trasto che bloccano il passaggio.
Interni
Interni
Gli spazi risentono abbastanza dell’impostazione da regata: la cucina è
sacrificata e le cuccette della dinette non raggiungono i 2 metri ma lo spazio
per dormire è comunque abbondante. A prua c’è la classica cabina doppia a V per
due persone, a poppa le cuccette gemelle sono due e anche piuttosto spaziose ma
non hanno alcuna separazione dalla dinette. Il bagno è uno, e il carteggio è
sistemato a dritta tra la cuccetta di poppa e il divano, lo spazio è studiato
al millimetro e così la seduta è ricavata con un sedile di legno abbattibile
fissato alla struttura della scala d’entrata. Comunque riteniamo che per la
maggior parte degli armatori cui è destinata la barca gli spazi consentano di
cavarsela bene anche in crociera, soprattutto limitando il numero delle persone
a quattro.
La prova
Prova
Il piano velico prevede un albero di alluminio a 2 crocette armato a 9/10 con
randa allungata e fiocco al 108%, una dimensione che le permette di essere
agile tra le boe e di poter essere condotta da un equipaggio di poche persone.
La prova si è svolta durante l’ultima regata della XYachts Elba Cup a
Portoferraio, nelle condizioni più estreme per capire una barca: 4/5 nodi d’
aria. Avremmo preferito qualcosa in più, sarebbero bastati due o tre nodi,
tanto per arrivare a quelle che sono le condizioni in cui l’X- 35 si esprime al
meglio. Durante la prova abbiamo avuto la sensazione di trovarci a bordo di una
barca sensibile alle regolazioni, che quindi richiede una certa attenzione per
correre, ma che una volta trovato l’assetto giusto diventa molto veloce.
Comportamento che ci è stato confermato da Paolo Piccione, tattico del secondo
X-35 in regata (Fra Martina, che ha qualche mese in più di navigazione rispetto
alla “nostra” Canapiglia di Pierre Hamon, alla sua prima regata) che ci ha
raccontato
“è una barca performante, raggiunge ottimi angoli di bolina e la discesa di
poppa è molto rapida. L’unico neo è che ha numeri piuttosto alti e in classe
Ims paga parecchio, quanto un Imx 40. Molto meglio in Irc per la quale dove ha
concluso 2° al Tan e 3° overall Ims ad Alassio. E’ una barca divertente e
stabile anche se lì all’Elba c’era davvero poco vento. Le manovre sono semplici
e ben disposte, questo mi ha permesso di avere il doppio ruolo di navigatore e
drizze. Se da una parte è una barca abbastanza facile da portare, sicuramente
dall’altra ha bisogno di buone e continue regolazione del fiocco, che è
piccolo, e dello strallo di poppa".
Con il vento sempre tra i 3,3 e 4,6 nodi abbiamo bolina con angoli ottimi, tra
i 22 3 24° all’apparente e velocità comprese tra i 2,9 e i 4 nodi. Quando il
vento è salito a 6 nodi abbiamo navigato anche a 5,8 nodi. Grazie al grande spi
anche la poppa risulta veloce ed efficace. A motore, con lo Yanmar da 20 cv
Sail Drive la velocità di crociera è intorno ai 7,4 nodi a 3.000 nodi, una
velocità buona che permette di spostarsi veloci anche quando il poco vento o la
fretta impongono il trasferimento a motore.