19 December 2006

X-35

Progetto Il progetto dell’X-35 è one design, ovvero nato per correre in tempo reale, quindi senza attenzione ad un rating piuttosto che un altro. E’ chiaro che gli armatori la useranno anche per regate di circolo e campionati invernali, quindi sono venute fuori una stazza Ims e una Irc. Da quanto si è potuto vedere fino ad ora la barca sembra più agevolata in Irc grazie al piano velico potente (ha 100 mq di spinnaker) e il forte momento raddrizzante. Ma il 35, lo ripet...

Il progetto

Progetto Il progetto dell’X-35 è one design, ovvero nato per correre in tempo reale, quindi senza attenzione ad un rating piuttosto che un altro. E’ chiaro che gli armatori la useranno anche per regate di circolo e campionati invernali, quindi sono venute fuori una stazza Ims e una Irc. Da quanto si è potuto vedere fino ad ora la barca sembra più agevolata in Irc grazie al piano velico potente (ha 100 mq di spinnaker) e il forte momento raddrizzante. Ma il 35, lo ripetiamo, è una barca nata per divertire e gareggiare in monotipia, in tempo reale. Il cantiere ne ha già vendute 140, di cui 20 in Italia. E’ stato concepito per proseguire la strada dell’X-99, uno degli scafi che più ha segnato la fortuna del cantiere danese nelle regate monotipo. L’opera viva è stretta e filante, il baglio massimo contenuto. Le sezioni di prua sono fini e le murate senza svasatura. La pelle esterna dello scafo è laminata con resina vinilestere, l’anima è in Dinvinycell da 15-20 mm con densità di 100 kg/m3. Scafo e coperta sono in sandwich di vtr laminata a mano. Le paratie strutturali sono in compensato marino con spessori variabili, fissate sia alla coperta che allo scafo. Le sezioni in acciaio galvanizzato e il telaio in composito sopportano i carichi di chiglia e albero, i bagni sono in contrastampo. Il sartiame è collegato a due strutture circolari di acciaio inox imbullonate attraverso la coperta a zone di laminato rinforzato. La chiglia è composta da un bulbo in lega di piombo e antimonio con pinna in ghisa. La pala del timone è laminata in sandwich Divinycell da 100 Kg/m3 e tessuto biassiale, asse in alluminio pieno rastremato in entrambe le estremità e lavora su cuscinetti a sfera. La timoneria è costituita da un sistema di catena e cavo collegato direttamente al quadrante.

Coperta

Coperta Come si vede nella foto accanto la ruotona da 150 cm fa la sua scena ma all’ atto pratico è quasi inutile, anzi per una barca così dichiaratamente da regata la barra pone meno problemi di robustezza (non ci sono i frenelli) ed è più sensibile. Ma il mercato chiede la ruota e i cantieri si adeguano. Il piano di coperta è ottimizzato per la regata, la falchetta per esempio si interrompe a metà del carrello della randa, dà sicurezza al prodiere e non disturba chi è in murata. La scotta della randa è armata alla tedesca (all’ altezza delle lande s’infila sotto la coperta e riesce vicino ai due winch). I punti di scotta del fiocco si regolano bene tramite paranchi e anche il paterazzo grazie alla magic wheel ha una regolazione molto precisa con una torretta sotto al trasto di randa. Pensando invece alla crociera il pozzetto risulta ampio, le panche sono lunghe 174 cm e i passavanti hanno una larghezza di 45 cm con le lande esterne. Solo il passaggio verso poppa è scomodo a causa della ruota e del trasto che bloccano il passaggio.

Interni

Interni Gli spazi risentono abbastanza dell’impostazione da regata: la cucina è sacrificata e le cuccette della dinette non raggiungono i 2 metri ma lo spazio per dormire è comunque abbondante. A prua c’è la classica cabina doppia a V per due persone, a poppa le cuccette gemelle sono due e anche piuttosto spaziose ma non hanno alcuna separazione dalla dinette. Il bagno è uno, e il carteggio è sistemato a dritta tra la cuccetta di poppa e il divano, lo spazio è studiato al millimetro e così la seduta è ricavata con un sedile di legno abbattibile fissato alla struttura della scala d’entrata. Comunque riteniamo che per la maggior parte degli armatori cui è destinata la barca gli spazi consentano di cavarsela bene anche in crociera, soprattutto limitando il numero delle persone a quattro.

La prova

Prova Il piano velico prevede un albero di alluminio a 2 crocette armato a 9/10 con randa allungata e fiocco al 108%, una dimensione che le permette di essere agile tra le boe e di poter essere condotta da un equipaggio di poche persone. La prova si è svolta durante l’ultima regata della XYachts Elba Cup a Portoferraio, nelle condizioni più estreme per capire una barca: 4/5 nodi d’ aria. Avremmo preferito qualcosa in più, sarebbero bastati due o tre nodi, tanto per arrivare a quelle che sono le condizioni in cui l’X- 35 si esprime al meglio. Durante la prova abbiamo avuto la sensazione di trovarci a bordo di una barca sensibile alle regolazioni, che quindi richiede una certa attenzione per correre, ma che una volta trovato l’assetto giusto diventa molto veloce. Comportamento che ci è stato confermato da Paolo Piccione, tattico del secondo X-35 in regata (Fra Martina, che ha qualche mese in più di navigazione rispetto alla “nostra” Canapiglia di Pierre Hamon, alla sua prima regata) che ci ha raccontato “è una barca performante, raggiunge ottimi angoli di bolina e la discesa di poppa è molto rapida. L’unico neo è che ha numeri piuttosto alti e in classe Ims paga parecchio, quanto un Imx 40. Molto meglio in Irc per la quale dove ha concluso 2° al Tan e 3° overall Ims ad Alassio. E’ una barca divertente e stabile anche se lì all’Elba c’era davvero poco vento. Le manovre sono semplici e ben disposte, questo mi ha permesso di avere il doppio ruolo di navigatore e drizze. Se da una parte è una barca abbastanza facile da portare, sicuramente dall’altra ha bisogno di buone e continue regolazione del fiocco, che è piccolo, e dello strallo di poppa". Con il vento sempre tra i 3,3 e 4,6 nodi abbiamo bolina con angoli ottimi, tra i 22 3 24° all’apparente e velocità comprese tra i 2,9 e i 4 nodi. Quando il vento è salito a 6 nodi abbiamo navigato anche a 5,8 nodi. Grazie al grande spi anche la poppa risulta veloce ed efficace. A motore, con lo Yanmar da 20 cv Sail Drive la velocità di crociera è intorno ai 7,4 nodi a 3.000 nodi, una velocità buona che permette di spostarsi veloci anche quando il poco vento o la fretta impongono il trasferimento a motore.
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