12 March 2018

Il 40 cv Evinrude è fuorilegge?

In base al nuovo Codice della Nautica il 40 cv di Evinrude non può essere usato da chi non ha la patente. Abbiamo interrogato l’associazione di settore, Ucina, che ha confermato la volontà di trovare una soluzione anche se i tempi non saranno brevi
Abbiamo ricevuto in redazione diverse telefonate di diportisti che navigano con il fuoribordo Evinrude da 40 cv e che, in base al nuovo Codice della Nautica, non sono più in ordine con la legge e passibili di sanzioni.

Con la revisione dell’impianto legislativo, infatti, per quanto riguarda l'obbligo della patente nautica, per la navigazione entro le 6 miglia nel nuovo testo compare una modifica sui motori due tempi fino a 750 cc: adesso sono compresi tutti i modelli - anche ad iniezione diretta. Questo esclude dalla possibilità di conduzione senza patente i motori Evinrude 40 cv (che hanno cilindrata cc 863) creando un problema agli attuali possessori di questo modello e mettendo, di fatto, fuori dal mercato italiano "senza patente" la casa Evinrude.
A questo punto ci siamo rivolti direttamente all’associazione di categoria, Ucina Confindustria Nautica, per chiedere chiarimenti in merito e che così ha risposto.


La risposta di Ucina

Siamo già in campo per individuare una soluzione, anche se l'attuale situazione politica nazionale, rende complesso un intervento. Siamo consapevoli che per sanare la situazione sarà comunque necessario un intervento legislativo con i tempi che ne conseguono.
La normativa previgente aveva alcune lacune e l’intenzione dell’Amministrazione è stata evidentemente quella di colmarli. Quindi non riscontriamo un intento punitivo, né uno specifico riferimento a un singolo produttore.

Abbiamo tuttavia appreso che la nuova normativa crea seri problemi ai distributori di motori Evinrude 40 cv, la cui cilindrata è maggiore di quella di tutti gli altri produttori, e ai diportisti che sono già in possesso di questo specifico propulsore.

Dalle prime verifiche, sembra emergere che la norma della precedente legge, pur se ambigua, fosse già stata interpretata nel senso oggi specificato dal nuovo Codice della Nautica e che, per questa ragione, sarebbero stati già elevati alcuni verbali ai diportisti che conducevano 40 cv Evinrude senza patente. Di questi casi però non abbiamo avuto comunicazione ufficiale.

Siamo inoltre rammaricati che il problema non sia stato rappresentato all’Assemblea dei Soci Ucina del 2016, con oggetto la riforma del Codice, né agli appuntamenti della Convention Satec Ucina del giugno 2017 e al successivo appuntamento dell’Assemblea dei Soci di dicembre 2017, tutte occasioni nelle quali è stato possibile visionare e discutere il testo di legge e che ci avrebbero messo nelle condizioni necessarie per affrontarlo e risolverlo con molto anticipo.

L’Associazione è sempre a disposizione per tutelare gli interessi dei Soci, ma per farlo ha necessariamente bisogno della loro partecipazione, delle loro informazioni, del loro supporto.

Con i più cordiali saluti.

Carla Demaria
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