E' IN EDICOLA VELA E MOTORE NOVEMBRE 2014
Contenuto
Scoprite con noi le barche che hanno vinto il premio Barca dell’Anno: Mangusta 165 E per i superyacht, Austin Parker 64 Fly per le barche a motore, Italia Yachts 15.98 per le barche a vela, Bénéteau Flyer 7 SpaceDeck per i natanti a motore, Dufour 310 GL per i natanti a vela e Capelli Tempest 570 per i gommoni. Prove e anteprime vi sveleranno segreti e punti di forza di questi modelli passati sotto la lente dai nostri tester.
Vedremo un’edizione primaverile del Salone di Genova? L’ipotesi è ancora al vaglio e nel frattempo vi presentiamo un’inchiesta in cui raccontiamo cosa ne pensano gli operatori.
Inoltre, abbiamo intervistato Alberto Galassi, nuovo a.d. del Gruppo Ferretti, che fa il punto sulla nautica in Italia e spiega le nuove strategie di rilancio.
Nelle nostre pagine troverete anche tante novità (barche, impianti, accessori e molto altro) che abbiamo scoperto al Salone di Genova e recensito per voi.
Infine, per la sezione sportiva, un articolo esclusivo sui partecipanti italiani alla mitica regata transatlantica Route du Rhum: Alessandro Di Benedetto, Andrea Mura e Giancarlo Pedote. I tre atleti ci hanno raccontato i loro progetti per il 2015/2016.
Vela e Motore è disponibile in edicola, e nelle versioni per tablet, smartphone e PC oltre che ogni istante online all’indirizzo https://www.velaemotore.it/
Vela e Motore è una pubblicazione Edisport Editoriale
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Sommario
1 EDITORIALE
2 FOTO CLICK
La Barcolana sotto la lanterna
NEWS
10 La voce dei lettori
14 Barche e novità di O De Casa, A. Mariotti e M. Zacchetti
26 Eventi
PROTAGONISTI
30 Alberto Galassi di Marta Gasparini
INCHIESTA
34 Salone di Genova il balletto di primavera di Tommasino Gazo
BARCA DELL’ANNO
42 Le magnifiche sei di Marta Gasparini
44 La festa
LE NOSTRE PROVE
52 Mangusta 165 E di Olimpia De Casa
60 Austin Parker 64 Fly di Alberto Mariotti
66 Italia Yachts 15.98 di Paolo Portinari
72 Dufour 310 GL di Alberto Mariottii
78 Bénéteau Flyer 7 SD di Maurizio Zacchetti
80 Capelli Tempest 570 di Maurizio Zacchetti
SPORT
82 La Route du Rhum tre italiani sull’oceano di Alberto Mariotti
88 Notiziario sportivo di Alberto Mariotti
IL GIORNALE DEL NAVIGANTE
92 Motori e impianti di Maurizio Zacchetti
95 Porti e approdi di Rebecca Deauville
96 Shipchandler di Matthias Negri
98 Scafi d’Epoca di Paolo Maccione
100 Letti e visti per voi di Rebecca Deauville
101 Pagine Azzurre di Olimpia De Casa
102 In barca e Oltre di Olimpia De Casa
104 USATO SOTTO LA LENTE
Primatist G41 Aero Top Evolution di Piero Ragazzi
107 Piccoli annunci
Editoriale
Salone di Genova, ripensare il futuro
di Marta Gasparini
Il Nautico, alla fine, ha tenuto. Lo sforzo di Ucina per sostenere il Salone è stato tangibile.
I dati di chiusura rilasciati dagli organizzatori parlano di 109.200 visitatori contro 115.000 del 2013, mille imbarcazioni esposte di cui 100 novità, in linea con l’anno precedente e secondo la rilevazione dell’Osservatorio Nautico Nazionale: “La maggioranza del totale degli operatori (53,8%) si è dichiarata più soddisfatta della qualità dei contatti con i clienti rispetto alla scorsa edizione”.
Dato, quest’ultimo, che avrà la sua conferma solo tra qualche mese quando i cantieri trarranno le conclusioni, detto in soldoni: quando i contatti si trasformeranno in vendite e quando avranno qualche elemento in più circa gli incontri programmati con buyer stranieri su cui Ucina ha scommesso molto.
Se si è quindi evitato il peggio, rimane però ancora molto da fare e, soprattutto, bisogna risolvere una serie di problemi che pesano come una spada di Damocle sul futuro della manifestazione.
Se Genova deve ritornare a essere la vetrina del made in Italy, il Salone va ripensato perché, è inutile negarlo, gli appuntamenti che contano sono Cannes e Montecarlo. Il Nautico, così come lo conosciamo, non può più essere il salone del grande pubblico, stretto come è tra i due appuntamenti francese e monegasco (più elitari per target) e per di più a ridosso di Fort Lauderdale (dal 30 ottobre al 3 novembre).
Come? Tra le ipotesi sul tavolo la definizione di una taglia, puntando ad esempio più sulla piccola e media nautica oppure scommettere su un periodo diverso in cui esporre: primavera (in concomitanza con Expo).
In base ai risultati raccolti nella nostra inchiesta tra gli operatori a pag. 34, per capire il gradimento sulla data, come c’era da aspettarsi la spaccatura tra il partito dei pro (grandi cantieri) e dei contro (piccoli produttori), è netta. Sarà adesso compito di Ucina trovare una soluzione condivisa tra gli associati.
Non da ultimo, occorre un cambio di marcia forte (se non un ripensamento) anche sulla città. Quest’anno il Salone si è chiuso lunedì 6 ottobre. Settantadue ore dopo (il 9 ottobre) la catastrofe dell’alluvione si abbatteva su Genova. Inutile commentare oltre.
Sulla fragilità della città e sulle infrastrutture inadeguate per ospitare un evento internazionale si è già scritto a lungo.
Intanto si parla del nuovo e ambizioso waterfront disegnato da Renzo Piano, una lunga passeggiata sul mare che unirà Levante a Ponente, dai padiglioni della Fiera fino al Porto Antico, con isole, ponti e un canale navigabile. Il più grande progetto di città nautica europea.
Sarebbe bellissimo se solo non si dovesse fare sempre i conti con i tempi biblici della burocrazia e sperare solo nella distrazione di Giove Pluvio per proteggere uomini e…barche.