Otam Custom Range 115, i dettagli del nuovo concept

Dopo il successo di Gipsy, il primo modello dell’Otam Sd35, che segna il debutto della linea Custom Range, il cantiere guarda avanti con il progetto del nuovo 115 che amplia la proposta dai 24 ai 40 metri

Full custom in alluminio, lungo 35 metri, il nuovo Otam Custom Range di Otam è progettato dal duo Niccolò Pasquini e Alessio Riccobaldi dello studio R+P Architecture.
Questo concept dalle linee moderne e filanti segue le linee guida di un armatore interessato, che ha richiesto uno stile opposto rispetto alle linee classiche della prima unità Otam Custom Range, il Gipsy 35 varato nel 2016.

La barca

Il main deck dal layout più classico rispetto a Gipsy è caratterizzato da una zona di oltre 50 metri quadri dedicata solo all’armatore.
La zona giorno di questo ponte accoglie una grande area lounge, oltre alla dining area, al day toilet e all’ampia cucina.
Sul lower deck un’area di circa 70 metri quadri sarà destinata agli alloggi degli ospiti, garantendo quattro cabine VIP dotate di tutti i servizi.
Notevole anche lo spazio dedicato all’equipaggio, circa 50 metri quadri, dove troveranno posto tre cabine doppie, una dinette e la zona lavanderia. Una scelta che dà anche all’equipaggio la massima comodità assicurando accessi separati e aumentando la privacy degli ospiti.

Guardando a poppa

Personalizzazione è la parola d’ordine anche per il garage e il beach club. L’armatore può, infatti, optare per un garage classico oppure con portellone laterale per ospitare un tender più grande. Nel primo caso, il beach club godrà della superficie garantita dalla piattaforma con accesso all’acqua immediato e sempre sicuro per gli ospiti. Nel secondo, la superficie complessiva del beach club sarebbe ancora più grande con possibilità di personalizzazione maggiori creando per esempio un’area diving, bar, children playroom, gym.
Sempre sul lower deck, il cantiere italiano ha, come da tradizione, dedicato attenzione alla sala macchine, caratterizzata da volumi generosi che assicurano un layout funzionale e la migliore accessibilità possibile.

Custom a 360°

Salendo sull’upper deck, il concetto di customizzazione si evidenzia nella possibilità di sfruttare l’area esterna del ponte per accogliere una zona conviviale o posizionare un tender di sette metri, che verrebbe varato con una gru dedicata.
In questo primo layout, colpiscono anche una “In&Out” dining area, circondata da vetrate a tutta altezza che non interrompono il contatto con il mare e l’ambiente circostante. L’upper deck saloon può essere interamente personalizzato.
Questo ponte ospita anche la plancia di comando, in diretta comunicazione con l’alloggio del comandante.

I circa 30 metri quadri complessivi dell’area prodiera sono adibiti a prendisole, con la possibilità di realizzare un’altra dining al riparo da sguardi indiscreti, grazie all’altezza di costruzione.
All’estrema prua la zona manovra risulta funzionale e dotata di due grandi storage.
Gli oltre 50 metri quadri del sun deck sono a totale discrezione del committente: nella prima proposta del cantiere, una jacuzzi è stata posizionata a prua e circondata da due grandi aree prendisole, due divani a L laterali, una zona bar e un’ulteriore dining coperti dall’hard top.

© RIPRODUZIONE RISERVATA