25 April 2018

Vela e Motore di maggio è in edicola!

Nel nuovo numero troverete 40 pagine di prove di novità a vela e a motore, uno speciale per acquistare la barca usata evitando fregature e un focus sulla sicurezza per prevenire la caduta dell'uomo a mare. Questo e molto altro ancora...

Editoriale

Uomo avvis(t)ato mezzo salvato

È quasi estate, fuori fa più caldo e si torna a navigare. Nei fine settimana i porti sono al completo, la rada è l’unica soluzione per tante barche che arrivano alla spicciolata. Va tutto bene e la mente di tanti equipaggi vola spinta da sogni di libertà che solo la barca riesce a trasmettere. Nessuna preoccupazione all’orizzonte. Poi l’anemometro inizia a salire e arrivano i primi avvisi di burrasca. Il vento sale, prima 20 nodi, poi passa rapido a 30 arrivando a 50 nodi con punte a 60. Pioggia e grandine sono battenti e insieme al vento nebulizzano la superficie del mare. In rada scoppia il caos e bisogna spostarsi da lì.
Salpate l’àncora e uscite dalla baia, ma una raffica apre di colpo il fiocco e la barca diventa ingovernabile. Riuscite a chiudere la vela, ma un frangente si abbatte sulla barca e finite in mare. È quasi estate, fa caldo, il mare è pieno di barche e siete ad appena mezzo miglio dalla costa. A bordo siete in due e il vostro amico non è un velista e non sa cosa fare. Eravate in rada in costume da bagno e ora indossate solo la cerata, senza giubbotto di salvataggio. L’unica cosa che riesce a fare il vostro amico è una telefonata in Capitaneria per avvisare dell’accaduto. Vento e corrente vi trascinano via. Sentite un elicottero sopra di voi, ma passa senza avvistarvi. Finisce bene stavolta, vi recuperano stremati e vivi per miracolo dopo 11 ore passate alla deriva, lottando contro ipotermia, fatica e acqua nebulizzata che impedisce di respirare. Questo non è un racconto di fantasia: è quanto accaduto allo skipper toscano Luca Boncompagni nel primo giorno dell’estate 2009.
Un racconto conosciuto, che ci sentiamo quindi di riportare, seppur in breve, per provare a spiegare la gravità di una caduta in mare. Il fatto che fosse estate e in pieno Tirreno non ha avuto alcuna importanza. Il recente incidente in cui ha perso la vita John Fisher, velista di uno dei team della Volvo Ocean Race caduto in acqua a 1.400 miglia da Capo Horn e mai recuperato è un fatto molto grave, ma non deve indurre a pensare che questi fatti accadano solo a velisti professionisti o durante navigazioni in mari sperduti. Come ci ha raccontato il “vecchio saggio” del settore Umberto Verna «sembra banale dirlo, ma la prevenzione viene prima della cura. Quanta gente appena salita in barca si è sentita fare la lezione su come si usa il wc e quanta ha invece sentito quella su come comportarsi se qualcuno cade in mare? Nessun prodotto può salvarti la vita se non lo sai usare e non ne conosci i limiti». Il resto della storia la trovate a partire da pagina 62, dove con altri esperti in materia proviamo a fare il punto sulla prevenzione.

Alberto Mariotti

Contenuti

Benvenuti a bordo del numero di maggio di Vela e Motore. Un numero che già profuma di mare, navigazioni e di estate.
Iniziamo con le nostre prove (40 pagine!) per provare o sognare la barca dei vostri desideri. Immaginatevi a bordo del CRN Cloud 9: cinque ponti, settantaquattro metri di lunghezza, mille metri quadrati per gli ospiti…
Scendiamo di taglia, ma non di qualità con la proposta dell’Azimut Atlantis 51, DNA da open e misure da vero yacht per vacanze all’insegna del divertimento e del comfort.
Protagonista della nostra copertina è il Bénéteau Gran Turismo 50 Sport Fly, sportivo ma non troppo con spazi e carena per una navigazione superconfortevole.

E per la vela un classico dei classici: lo Swan 95S Lot99, lungo 28,98 metri, bello da morire, il “piccolo” della linea Maxi è uno yacht per girare il mondo e divertirsi in regata. Per un’estate al top.

Abbiamo pensato anche a chi è alla ricerca della barca d’occasione con il nostro speciale ricco di consigli per evitare di prendere bidoni e navigare sicuri.
Per concludere il nostro focus sulla sicurezza: cadere in mare, anche in piena estate, è la paura peggiore di tutti i velisti e l'incidente alla Volvo Ocean Race ha riportato l’attenzione alla prevenzione, un tema spesso sottovalutato. Leggete il punto con gli esperti del settore.

Buon vento!

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