25 July 2018

Andrea d'Amato di Garmin: "dalla regata alla crociera!"

Dai TP52 a Luna Rossa, dai J70 alla crociera pura Garmin gioca un ruolo da protagonista nell’elettronica per la vela. Vediamo con Andrea D’Amato le ultime innovazioni e cosa vedremo in futuro

«Dalle regate di altissimo livello alla crociera» è questo il senso del recente accordo tra Garmin e Team Luna Rossa Challenge secondo Andrea D’Amato, Sales & Marketing Manager della divisione Marine del colosso elettronico americano. Ma l’impegno con il team di Patrizio Bertelli, Challenger of Record della XXXVI America’s Cup, non è l’unico ad alto, anzi altissimo, livello per Garmin. È infatti dell'ultima ora la notizia dell’accordo con Giovanni Soldini e il suo trimarano Maserati.
D’Amato ci racconta che «alla prima tappa delle 52 Super Series (circuito di regate monotipo che si corrono con i TP52, n.d.r.) a Sebeniko, in Croazia, c’erano dodici barche: dieci erano nuove di zecca e tutte e dieci montavano elettronica Garmin. Le uniche due che non la usavano erano progetti vecchi di tre o quattro anni. Carlo Brevini (Marcom Manager Marine & Golf, n.d.r.) e io siamo molto soddisfatti, anche perché non lo abbiamo deciso noi, ogni team si attrezza come meglio crede. Con Carlo sono tre anni che frequentiamo il mondo dei TP52, fino a poco tempo fa avevamo solo un accordo con il team russo Bronenosec Gazprom. Siamo entrati nel circuito in punta di piedi con appena una barca su dieci. Oggi, dopo qualche anno, ne abbiamo dieci su dodici. Ed è un dato che fa riflettere. Tra l’altro molte delle barche sono state costruite dal cantiere Persico, a Bergamo, a maggior ragione un’ottima situazione per noi dal punto di vista di immagine e business».

Una reputazione nelle regate di alto livello

Fino a qualche anno fa Garmin richiamava più crocieristi che regatanti. Cosa è cambiato?
«Oggi è vero il contrario. Siamo molto conosciuti nelle regate di alto livello. Alla 52 Super Series partecipano barche di livello stellare, tra cui la “nostra” Luna Rossa, ma anche Azzurra, Platoon, Phoenix, Quantum Racing e altri. Per non parlare dei velisti, gente che si allena in vista della prossima Coppa America: solo su Luna Rossa ci sono Checco Bruni al timone, Jimmy Spithill come stratega, Vasco Vascotto alla tattica, Francesco Mongelli come navigatore. E poi tutti gli altri, da Dean Barker a Terry Hutchinson…cosa volere di più? Vederli regatare tutti con Garmin è un risultato incredibile per noi».
Qual è il punto di forza dei sistemi che montate a bordo dei TP 52?
«Su Luna Rossa montiamo i maxi display da 7” GNX 120, la bussola a 9 assi a stato solido, antenna GPS da 10 Hz 19x e il trasduttore passante GST43 per la rilevazione della velocità e della temperatura dell’acqua e lo smartwatch Quatix 5. I maxi display sono piaciuti ai team per la loro visibilità da lontano e per il fatto che pesano circa un terzo in meno rispetto ad altri modelli concorrenti, inoltre costano anche il 40 per cento in meno. Possono mostrare due informazioni ciascuno, quindi i team ne possono installare di meno e ridurre peso e investimento. Hanno un semplice protocollo NMEA2000 e quindi lavorano bene con tutti gli strumenti, anche concorrenti. Il secondo punto di forza è lo smartwatch Quatix 5, al quale riusciamo a inviare i dati degli strumenti tramite una radio frequenza. A bordo lo hanno tutti e ogni velista, a seconda del suo ruolo, può visualizzare solo il dato che gli interessa, ad esempio la tensione dello strallo di prua, quella delle volanti o del vang. Tutto questo era impensabile fino a pochissimo tempo fa».
Il Quatix 5 è personalizzabile?
«Sì, abbiamo lavorato molto sulla customizzazione e in questo le possibilità del settore digitale sono infinite. Non solo ogni barca, ma anche ogni cantiere può avere un prodotto sviluppato appositamente con schermate e dati. Perfino il cinturino può essere adattato con loghi e slogan. Sta diventato un oggetto di culto tra i velisti».

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