Fountaine Pajot Elba 45: come naviga, pregi e difetti
Evoluzione del vecchio Helia 44, prende il nome dalla maggiore delle isole dell’Arcipelago Toscano. Spazi e doti di navigazione sono i punti di forza di un cat dedicato alla crociera pura. Sottocoperta versioni a tre o quattro cabine
Fountaine Pajot ha presentato il prototipo del saildrive elettrico, ancora in fase di sviluppo con Volvo Penta e al momento installato a bordo di un Lucia 40. E, soprattutto, ha ufficialmente lanciato il nuovo modello a vela Elba 45 su cui noi avevamo già navigato prima dell’estate in Portogallo. Elba 45 manda “in pensione” l’Helia 44 dopo sette anni di onorato servizio e rispetto al quale è un po’ più grande sotto tutti i punti di vista.
I catamarani per i comuni mortali, non quelli per super eroi che si vedono nelle regate professionistiche in giro per il mondo, sono destinati alla crociera pura e a volte l’aspetto vela e prestazioni viene tralasciato. La nostra prova ci ha invece soddisfatto. La giornata del test ha offerto condizioni variabili: prima aria leggera intorno ai 10 nodi e poi raffiche secche e repentine a oltre 20 con mare piatto.
E se nel primo caso si viaggiava di bolina, con un angolo apparente al vento di 38° circa, a 6 nodi, nel secondo, alla stessa andatura al vento, si raggiungevano i 9,5 - va considerato però che la corrente ha giocato a nostro favore con un’intensità di circa un nodo. Ma soprattutto quello che ci ha colpito è stata l’accelerazione sotto raffica di questo gigante di 14.000 kg: pronto, puntuale ma senza essere nervoso.
Quindi semplice da gestire nonostante la randa square top potente di 75 mq e il genoa di 49 mq. In virata il catamarano si muove prendendosi i suoi tempi, ma senza inchiodarsi al vento, anche quando l’aria diventa leggera.
Ci è piaciuta la posizione del timoniere che è rialzata a un livello intermedio tra il pozzetto e il fly; da qui la visuale è a 360° e non ci sono, come accade spesso, angoli “bui”. Stopper e winch sono di fronte al timoniere mentre sulla consolle plotter, display della strumentazione e manette dei due motori.
Nelle foto la posizione di comando è senza riparo per il sole, ma come optional è previsto un bimini. Dal fly si lavora con comodità sul boma, raggiungendolo senza dover fare equilibrismi.
Comfort e spazi infiniti
Se a vela l’Elba 45 dà le sue soddisfazioni - peccato non averlo provato anche con il gennaker - è quanto a comfort e spazio che si supera. Partiamo da salone e pozzetto, che una volta aperta la porta vetrata diventano un grande ambiente con in centro una cucina degna di Masterchef. Tra interno ed esterno non viene replicata la zona pranzo, che è solo in pozzetto (protetto dal lungo flybridge).
Le enormi finestrature della sovrastruttura a lato, ma anche a soffitto, rendono luminosissima la zona cucina e salotto e le due aperture della vetrata frontale, oltre a garantire il giro d’aria comunicano con la zona a prua ben attrezzata: oltre al classico trampolino c’è anche una zona living con divani/chaise longue. Infinito il fly, che replica più o meno la superficie vivibile del pozzetto, ma “a tutto sole” ed è organizzato con un ampio divano a ferro di cavallo e zona relax.
La barca usata per il test era allestita con lo scafo sinistro dedicato all’armatore - un open space con letto matrimoniale, studio e due ampi armadi - e quello destro con due cabine e due bagni (versione Maestro), l’altro layout previsto è a quatto cabine e quatto bagni. Ottime le altezze che sfiorano i 2 metri ovunque.
Sono ambienti luminosi e suggestivi quelli della zona notte, si ha l’impressione di avere il mare dentro, in particolare per le due cuccette a poppa che sfruttano non solo la vetrata a scafo lunga e stretta, ma anche quella che fa da testiera al letto (a soffitto c’è anche un passauomo per il giro d’aria).
Nelle prue è sempre possibile decidere di trasformare i gavoni in una cabina per l’equipaggio e relativo bagno. Per quanto riguarda lo stivaggio l’unico rischio che si corre è quello di caricarlo troppo sia all’interno, nel salone in particolare, sia all’esterno. A poppa una plancetta idraulica è ideale per sistemare il dinghy, e una volta messo a mare diventa un bel beach club.
Elba 45 è motorizzato con due Volvo saildrive da 40 cv e ha eliche a 3 pale fisse; spaziosi e con un accesso comodo i vani motore a poppa dei due scafi.
I dati
Prezzo di listino Euro 435.760
Iva esclusa, f.co cantiere con 2 x Volvo D1-30 cv.
Lunghezza f.t. m 13,45
Larghezza m 7,55
Pescaggio m 1,20
Dislocamento a vuoto kg 14.021
Superficie velica randa mq 75
Superficie velica genoa mq 49
Serbatoio acqua lt 700
Serbatoio carburante lt 470
Motori 2 x Volvo Penta 40 cv
Omologazione CE categoria A
Progetto Berret Racoupeau YD
INDIRIZZI
Fountaine Pajot, Francia. Lista dealer
sul sito www.fountaine-pajot.com
PIANO VELICO
Randa full batten con carrelli su cuscinetti a sfera attrezzata con 3 mani di terzaroli; genoa rollabile. Albero e boma sono in alluminio.
A prua la delfiniera per vele asimmetriche.