03 July 2020

Cantieri Navali Leopard torna sul mercato

Un grande ritorno quello dello storico brand toscano, che sarà guidato da un nuovo team di imprenditori italiani da sempre attivi nel settore

Cantieri Navali Leopard torna sul mercato grazie alla volontà di un gruppo di imprenditori con una lunga esperienza nello yachting, che hanno deciso di ridare vita a un grande nome della nautica internazionale.

Michele Parini, Presidente del CdA, introduce così questo ambizioso progetto: “Cantieri Navali Leopard nascono dall’idea della molteplicità di azione, per una nautica che deve essere a 360 gradi. Come cantiere, se realizzo un’imbarcazione devo anche possedere i mezzi, le strutture e l’efficienza operativa per poterla seguire nel corso di tutto il suo ciclo di vita. La sede produttiva polivalente di Cantieri Navali Leopard, che fa anche rimessaggio e refit oltre all’ordinaria assistenza, mi permette di garantire al cliente una soddisfazione globale. Al giorno d’oggi, inoltre, un cantiere non ha necessità di focalizzarsi solamente su un unico progetto, ma può ampliare il suo raggio di azione su differenti fronti. Per questo i Cantieri Navali Leopard si sviluppano da una parte con l’esigenza di valorizzare un brand storico, riprendendo quello che è sempre stato “marchio di fabbrica” delle navi da diporto di Leopard, dall’altra di proporre al mercato una linea nuova che utilizzi parametri concettuali e costruttivi innovativi”.

La struttura produttiva di Cantieri Navali Leopard sorge a Pisa, lungo il canale dei Navicelli, la sede originale dei Cantieri Arno e quella in cui nacque Leopard, conta di 5000 mq coperti e 7.500 mq di piazzali dotati di travel lift e darsena privata. Al suo interno, a oggi, sono già operative 15 persone al cui lavoro si aggiunge quello di maestranze specializzate legate a ditte esterne facenti parti della filiera produttiva dell’area pisana, rinomata in tutto il mondo per qualità e know-how.

La Società Cantieri Navali Leopard svilupperà due proprie linee di imbarcazioni:

La linea Navi da Diporto, che comprenderà due serie distinte, entrambe brandizzate Leopard: la serie History, imbarcazioni di alluminio da 28 a 38 metri, disegnate da Paolo Giordano all’interno delle quali ritroveremo lo stesso family feeling delle imbarcazioni veloci e performanti dello storico marchio. La serie Classic, navi dislocanti o semi plananti totalmente Custom di 45 e 55 metri pensate per quegli armatori che ricercano l’unicità e una qualità superiore di prodotto e che nasceranno dalla matita di un architetto di fama internazionale ancora top secret.

La linea Evolution by Leopard, comprende imbarcazioni in vetroresina da 16 a 24 metri, che prevedono soluzioni originali e tecnologie innovative non ancora adottate fino ad oggi nella nautica.

Il primo modello della serie Evolution, il 6.0 – che farà il suo debutto mondiale il prossimo autunno – nasce e da un concept originale e grintoso: si tratta di un’imbarcazione di 20 metri fuoritutto per 5 metri di larghezza e 6,5 m in altezza a sarà motorizzata con potenti fuoribordo. “Sicuramente è una novità a livello mondiale – afferma Michele Parini. Se pensiamo a una imbarcazione così imponente, di quasi 30 tonnellate, spinta da motori fuoribordo possiamo subito comprendere l’entità innovativa del progetto, unico al mondo. Questo modello sarà poi l’apripista di un modello più grande, di 75/80 piedi”.

Accanto alla versione fuoribordo di propulsione, lo scafo avrà poi la possibilità di avere altre due tipologie di motorizzazione: IPS e linea d’asse. Tutte le soluzioni non andranno a modificare il layout della zona dedicata agli ospiti che rimarrà invariata, con tre cabine molto spaziose con altezze a cielino di 2,15 metri, un grande salone e aree esterne estremamente godibili a partire dal flybridge, “una vera e propria piazza d’armi”, conclude Parini.

Oltre alla produzione delle linee firmate Leopard, il Cantiere realizza e realizzerà anche imbarcazioni per il corpo dei Vigili del Fuoco ed altre unità destinate alle lavorazioni portuali.

Nelle aree del cantiere Leopard non mancherà l’attività di refitting. Si opereranno infatti anche interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su yacht e superyacht con l’obiettivo di rispettare i tempi richiesti, mantenendo i più alti standard di qualità.

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