18 January 2021

Vela e Motore di Gennaio/Febbraio è in edicola!

Il nuovo numero di Vela e Motore è arrivato nelle edicole!

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Editoriale

IL ROSSO E IL GIALLO I COLORI PER SVOLTARE

DI ALBERTO MARIOTTI


Mentre trascorrevamo le festività distinguendo giorni gialli, arancioni e rossi per spostarci tra le regioni, un’altra Italia, agli antipodi, con il rosso di Prada e il giallo di Pirelli regatava ed esultava senza paura né restrizioni. Parlo di Luna Rossa in Coppa America, a Auckland, Nuova Zelanda, Paese quasi “Covid free” dove si sono svolte le Prada America’s Cup World Series e la Prada Christmas Race (poi annullata per mancanza di vento) di fine dicembre, regate di preparazione alla XXXVI edizione della Coppa, le prime con la nuova classe volante AC75.

Incollato insieme a me allo schermo del computer, mio figlio di dieci anni notava non solo la velocità delle barche o i foil che le fanno decollare, ma il pubblico libero di tifare a volto scoperto. Così la Coppa America oltre a essere il trofeo sportivo più antico del mondo, è anche il primo evento “mondiale” mask free dell’era Covid e dopo un anno di sport privo di pubblico, cori o boati di felicità ora ci attendono (con la Prada Cup in corso e il match finale a marzo) due mesi di regate senza limitazioni. Così dai colori di Luna Rossa Prada Pirelli Team ci aspettiamo di svoltare.

Allo stesso modo sono in molti ad augurarsi che il 2021 sia migliore di quello passato. Sicuramente su Vela e Motore continueremo a raccontarvi il mare senza limitazioni, insieme alle barche e ai suoi protagonisti. L’obiettivo è farlo con maggior intensità e su più media: oltre al magazine, che resta il cuore della nostra offerta, anche sui social, con contenuti video e storie sempre nuove.

Fin da questo numero vi proponiamo uno Speciale Accessori di 30 pagine con 60 novità per navigare comodi e sicuri. E nei mesi successivi troverete un ricco programma di servizi speciali sui maggiori trend: elettrico, multiscafi, motori fuoribordo da 40 cv o super potenti, noleggio online, navette explorer per un diporto “slow” oltre, naturalmente, ai foil nella vela. Non vi resta che continuare a seguirci.

Dalle aziende che chiedono nuove misure sono arrivati i numeri elaborati dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica e frutto di un'indagine condotta fra gli Associati. La porzione di imprenditori che stimano una contrazione o, al contrario, una crescita per l’anno trascorso è equilibrata (il 41 per cento conto il 44 per cento). Dai segmenti di accessori e motori si stima una stabilità del 35 per cento, mentre la riduzione di fatturato è analoga a quella della cantieristica. L’industria nautica potrebbe chiudere il 2020 con una sostanziale stabilità. Ma pesa un altro rosso sui conti. È quello dell’indotto a valle del turismo nautico con tutte le criticità derivanti dagli effetti della pandemia sugli spostamenti internazionali: nella portualità e nei servizi il 57 per cento del campione ha segnalato una riduzione di fatturato, percentuale che è salita a quota 82 per cento nel charter nautico, dove due terzi delle imprese hanno registrato un’importante contrazione degli affari (-20 per cento). Da qui occorre ripartire. Le barche e i cantieri prestigiosi per farlo non mancano certo all’Italia.

Buon vento e buona lettura!

Opinione

FOILING, STORY TELLING E FUTURO

di Antonio Vettese

È un inverno di sport: in Nuova Zelanda si corrono le regate di selezione degli sfidanti Prada Cup, la grande flotta del Vendée Globe sta risalendo l’Atlantico: le due regate sono una buona scusa per discutere sui social in termini molto coloriti, forse troppo, sul futuro delle grandi manifestazioni, su come raccontarle al pubblico, su che barche usare. Il popolo dei velisti soprattutto fa una grande fatica a dividere lo spettacolo delle barche dalla relazione con il pubblico, una relazione a volte misteriosa eppure mica tanto difficile da comprendere. In fondo, di relazione tra pubblico ed eroi si comincia a scrivere nell’Odissea, se ne parla tanto nel Medio Evo dei cantastorie dove si inventa lo “story telling” che piace tanto ai pubblicitari contemporanei (ma sanno chi sono Lancillotto e Ginevra o i pupi siciliani?). Joan Huzinga definisce il cavaliere medievale che partecipa al torneo un “homo ludens”: dopo le Olimpiadi dell’antica Grecia, il ruolo del guerriero muta verso una identificazione più sportiva. Il pubblico ha il suo eroe, che tuttavia non muore ogni volta che scende in campo: magari si acciacca un po’, si ferisce, casca da cavallo. È questa in definitiva la nascita dello sport e spiega la relazione tra pubblico e atleta. Una relazione che le neuroscienze moderne possono in qualche modo spiegare con i neuroni specchio, che mettono in relazione le azioni di diversi individui. Tranquilli, non ci addentriamo nella spiegazione, vogliamo solo fermarci ad affermare che il pubblico non si connette agli oggetti, ma agli uomini. La relazione pubblico evento non è completa tra uomo e barca, ma lo è tra uomo e uomo. Non si può perdere di vista questa fondamentale “legge dello sport”. Perfino quello che consideriamo l’oggetto più tecnologico ci sia, la Rossa Ferrari, contiene una leggenda umana, Enzo Ferrari, e senza pilota è buona per soddisfare qualche curiosità.
Arriviamo al foiling, considerato ormai la frontiera del futuro. Il foiling è affascinante, bello, rende veloce ogni cosa. Ma va ingabbiato nella giusta posizione linguistica: il foiling è uno strumento, non è il fine della rappresentazione. Da sole le barche foiling hanno poche speranze di cambiare la percezione della vela e soprattutto di dimostrare beneficio per gli sponsor, anche perché tra poco saremo assuefatti ai 50 nodi e alle 600 miglia al giorno e vorremo barche più estreme. Senza un nuovo contesto, una nuova comunicazione che non si aggrappi ai follower, ragazzini che si fermano dieci secondi sulla foto di una barca rotta, non si faranno passi avanti. Bisogna ri-cercare le solide passioni. In questo, qualche vantaggio lo ha il Vendée Globe, che espone, anche se Hugo Boss ci ha provato, invece che nascondere dentro una carenatura i suoi timonieri.

Contenuti

Il nuovo numero doppio Gennaio|Febbraio è in edicola con uno Speciale Accessori di 30 pagine per navigare meglio, più comodi e sicuri. Abbiamo raccolto sessanta novità dividendole nelle categorie Accessori di coperta, Comfort, Impianti, Elettronica e Varie. Troverete poi una lunga e completa guida alla manutenzione. Che voi abbiate uno yacht, un gommone o una barca a vela troverete tutti i consigli per rimettere in forma la barca dopo i freddi mesi invernali. Passiamo al premio Best of Boat Award con la presentazione della cinque barche che hanno vinto nell’edizione 2021 e tra le quali spicca l’italiana Absolute Navetta 64 nella categoria Best for Travel. Immancabile l’appuntamento con il giro del mondo in solitario e senza scalo, il Vendée Globe. Tra meteo sfavorevole, avarie e ritiri battere il record sarà impossibile, leggete perché.

E poi ecco la sezione test, con sette barche per sognare. Il Baglietto Panam è firmato da Francesco Paszkowski e ha scafo in alluminio. Filante e aggressivo, si caratterizza per la spiccata attitudine alle performance che piace al suo giovane armatore dallo stile di vita dinamico e informale. Con il De Antonio D46 Cruiser la crociera è servita: elevate performance, carattere sportivo e stile originale. La versione cruiser dell’ammiraglia del cantiere catalano ha ampi spazi esterni e tre layout per gli interni con due o tre cabine e relativi bagni. Originale la plancia poppiera, modellata per nascondere i quattro fuoribordo.

Il Fiart 43 Seawalker è un classico nato per il Mediterraneo, ma anche come mega tender per un super yacht a motore. Con i suoi 13,84 metri ha una lunghezza media che piace al mercato grazie anche alla grande vivibilità degli interni. Il Parker Monaco 1100 Fly è un flybridge versatile made in Polonia. Pensato per lunghe crociere con molto spazio a disposizione, interni all’insegna del comfort senza dimenticare le prestazioni. A poppa possono essere installati fino a 800 cavalli fuoribordo. E ora passiamo alla vela, con il Pegasus 50, un bluewater performante. Ha salone basculante, distanza ridotta tra pozzetto e interni e tanto spazio di stivaggio. Il 15 metri sloveno si distingue per il layout originale e le doti di comfort e sicurezza. È stato nominato per l’European Yacht of the Year 2021 nella categoria Bluewater.

Il Grand Soleil 44 Performance è un cruiser/racer di razza progettato da Matteo Polli. È disponibile anche nella versione Race con sei winch, albero di carbonio e chiglia ottimizzata per la stazza ORC. Gli interni sono firmati da Nauta Yachts e hanno tre cabine e due bagni.

E infine il Fareast 28R, una familiare sportiva nata nel 2015 come barca da regata. È utilizzata nel World Match Racing Tour e in circuiti One Design, ma è godibile anche come daysailer. Si propone sul mercato italiano con un eccellente rapporto qualità-prezzo.

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