07 May 2022

Ingemar per Venezia: gli interventi al prossimo Salone Nautico e in città

La superfice espositiva sull’acqua nello storico bacino dell’Arsenale si sviluppa su oltre 1 Km di pontili e strutture galleggianti e nel capoluogo lagunare sono innumerevoli gli inteventi pubblici e privati che si sono avvalsi del know-how ingegneristico del Gruppo di Casale

Anche per il 2022 il Salone Nautico veneziano si sviluppa sui 30.000 mq all’aperto e sui 5.000 mq al coperto dell’Arsenale ma soprattutto sui 50.000 mq di superfice acquea dello storico bacino, dove le strutture galleggianti Ingemar (oltre 1.000m lineari) ospiteranno 240 imbarcazioni fra yacht, super-yacht e proposte diverse, dalla vela alla propulsione elettrica.

Il layout dell’edizione 2022 prevede di ampliare le precedenti installazioni con un fronte unico di ormeggio per le barche in esposizione con nuovi accessi dalla banchina, per la cui realizzazione sono stati aggiunti cinque nuovi moli galleggianti larghi 5 metri e dotati di parapetti, scalette, bitte e passerelle di collegamento. Uno show-room a cielo aperto sia per le tante anteprime mondiali preannunciate dalle eccellenze della nautica internazionale che per le strutture galleggianti realizzate per ospitarle con il tradizionale glamour italiano.

Tutti i pontili installati sono costituiti da elementi galleggianti inaffondabili in cemento armato con nuclei in polistirolo ad alta densità, strutture in acciaio zincato e piani di calpestio a doghe in legno esotico pregiato certificato FSC.

Durante il Salone Nautico 2022 Ingemar disporrà anche di uno spazio informativo/espositivo all’interno della Nappa 89 che, come per l’edizione passata, sarà arredato con una serie di complementi d’arredo unici realizzati dalla designer veneziana Annalisa Bonsuan e ottenuti dal recupero e dalla lavorazione artigianale di resti di briccole e di pali di contenimento trasportati dai flutti in laguna.

Venezia è sempre stata il luogo ideale per l’impiego delle strutture Ingemar per le sue particolari caratteristiche morfologiche e i sistemi di ancoraggio con pali infissi, che ricordano le antiche briccole, hanno contribuito al progressivo successo delle installazioni galleggianti in molteplici ambiti cittadini e lagunari: dai moli per le grandi navi da crociera ai pontili speciali per il rimessaggio delle imbarcazioni per i servizi alla collettività, dai padiglioni galleggianti per la Biennale d’Arte fino ai ponti mobili temporanei per le Festività della Madonna della Salute e del Redentore e ai moderni porti rifugio per le imponenti strutture del Mose.

«Le acque della Serenissima - spiega l'ingegner Sebastiano Pulina, amministratore delegagto di Ingemar e profondo conoscitore dell’area - costituiscono un patrimonio unico da tutelare e proteggere ma anche da rivitalizzare e recuperare con interventi oculati; le caratteristiche uniche della città e della sua laguna e i forti squilibri delle maree sono sempre state per noi

una sfida al miglioramento e continuano a testimoniare negli anni la validità delle nostre soluzioni e la capacità di proteggere e rendere fruibili gli spazi acquei con progetti rispettosi degli ecosistemi ospitanticostituiscono un patrimonio unico da tutelare e proteggere ma anche da rivitalizzare e recuperare con interventi oculati; le caratteristiche uniche della città e della sua laguna e i forti squilibri delle maree sono sempre state per noi una sfida al miglioramento e continuano a testimoniare negli anni la validità delle nostre soluzioni e la capacità di proteggere e rendere fruibili gli spazi acquei con progetti rispettosi degli ecosistemi ospitanti».

www.ingemar.it

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