di Giuseppe Orrù - 02 January 2023

La prova in mare del nuovo Fiart P54: quanto spazio

Lo abbiamo visto in anteprima al Salone Nautico di Genova e ora lo abbiamo provato in mare. Un’imbarcazione versatile che stupisce per i volumi interni e le doti di navigazione

Dopo averlo visitato a bordo durante il Salone Nautico di Genova, pochi giorni prima di Natale siamo tornati sotto la Lanterna per provarlo in mare. Il nuovo Fiart P54, progetto dell’eclettico Stefano Pastrovich, dopo aver suscitato tanta curiosità sin dal giorno della presentazione, ha stupito sin da subito per i suoi volumi interni e per le doti di navigazione.

Del resto non poteva essere altrimenti. Con la murata che si “impenna” verso l’alto, creando una prua slanciata e molto rialzata rispetto alla linea di galleggiamento, scendendo sottocoperta si trovano spazi inimmaginabili per un 54 piedi.

Assoluta cura del dettaglio, minuziosa scelta dei materiali, ambienti sofisticati arredati con pregiate essenze ed eleganti tessuti, fruibilità interna ed esterna, sono tra gli ingredienti del P54, già venduto in tre unità. La prima, quella che abbiamo provato, era diretta ai Caraibi, dove sarà destinata al charter.

La vivibilità, filosofia centrale di questo nuovo progetto, si esprime in tutti gli ambienti, a partire dai mobili esterni loose, dove gli spazi potranno essere arredati e configurati secondo le esigenze dell’armatore.

In soli 16,65 metri di lunghezza troviamo generosi volumi, capaci di offrire una sensazione di privacy e intimità attraverso un layout che collega in modo fluido le aree esterne e quelle interne. Grazie al portellone integrato al centro del parabrezza possiamo camminare dalla plancetta di poppa, area consacrata alla socializzazione, al sole o ombreggiata da un tendalino, fino alla prua, dove la cuscineria è predisposta anche in questo caso per chi ama la tintarella.

La luminosità degli ambienti, grazie ad una finestratura che attraversa tutta la murata e numerosi lucernari a centro nave, contribuisce alla sensazione di trovarsi in una vera casa al mare, avvolti da un ambiente caldo e confortevole.

Fiart P54 si distingue anche in navigazione, grazie alla carena planante e alla motorizzazione Volvo Penta Ips a partire da 950.

La novità del cantiere di Baia è disponibile in due versioni: con due cabine armatoriali ampie, oppure con cabina armatoriale a poppa e due cabine vip a prua, queste ultime divise da un sistema di armadiature scorrevoli che, all’occorrenza, permettono di mettere in comunicazione i due ambienti a creare una mini suite. In entrambe le soluzioni sono presenti tre bagni con box doccia dedicato e wc separato.

In navigazione Fiart P54 è piacevole da condurre e da vivere. A bordo gli ospiti godono di tranquillità a qualsiasi andatura e chi è al timone sa di avere sempre il controllo di una barca reattiva, in grado di tagliare le onde, senza mai sbatterci sopra, e che non si lascia infastidire dal mare al traverso o di prua.

Durante la nostra prova, a Genova pioveva e c’era un’onda corta da poche decine di centimetri di altezza. La velocità di crociera ideale l’abbiamo trovata a 25 nodi, a un regime di 2.000 rpm e un consumo di 195 l/h. La massima ha sfiorato i 33 nodi, ma solo perché le eliche erano sporche e necessitavano di una pulita. Le prove del cantiere, infatti, hanno portato il P54 a oltre 34 nodi.

Troverete la prova completa del Fiart P54 sui prossimi numeri di Vela e Motore.

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