di Paolo Portinari - 28 February 2023

La prova di Elan E6: come naviga, pregi e difetti

Qualità di costruzione, spazi e prestazioni. Un modello di 46 piedi che si avvicina più alla filosofia semicustom che a quella della grande serie. Firmano il progetto Humphreys Yacht Design e Pininfarina

L’Elan 450 fu una barca memorabile. Era stata fra le prime da crociera veloce di produzione ad avere uno specchio di poppa largo quanto il baglio massimo, con doppia pala del timone e geometrie che richiamavano gli ocean racer dell’epoca. Ancora oggi è attuale, nonostante sia uscita di produzione da più di un decennio. A raccoglierne l’eredità è arrivato l’Elan E6: appena più lungo di 46 piedi, ha avuto una gestazione che, oltre allo studio di Rob Humphreys, ha coinvolto Pininfarina per il design generale e quello degli interni e Gurit per l’affinamento strutturale e la definizione dei piani di laminazione.

L’intervento di Gurit ha permesso, senza snaturare le qualità, di arrivare a soluzioni costruttive che hanno portato a ridurre il peso delle strutture pur incrementandone rigidezza e robustezza. Il risultato è una barca solida ma leggera, destinata ad un impiego per la crociera, con tanto di spazi per generatore, dissalatore, aria condizionata e riscaldamento.

L’Elan E6 si è dimostrato eccellente, sia sotto l’aspetto delle caratteristiche nautiche, sia per quanto riguarda la costruzione di ogni sua parte, confermando un deciso incremento generale della qualità realizzativa di tutta la produzione dal cantiere sloveno.

Grandi spazi in coperta

Questo 46 piedi ha linee inconfondibili definite non solo dallo spigolo di carena, che dalla poppa va a svanire verso mezza barca, ma anche da molti dettagli, come le particolari finestrature incassate nel bordo libero e la tuga arricchita da inserti neri che nascondono vetrate, anch’esse brunite. L’E6 della nostra uscita in mare era il primo esemplare della serie, utilizzato dal cantiere come barca test, quindi allestito nella versione da crociera e con tutti gli optional possibili.

Fra le innumerevoli dotazioni c’erano il ponte in teak sintetico, sei winch, il carrello randa incassato sotto al piano del calpestio, il bompresso in fibra di carbonio, il tavolo del pozzetto che si smonta rapidamente e si ripone nei gavoni del pozzetto e le sedute di poppa delle timonerie che nascondono gavoni allestiti con grill e frigorifero. L’allestimento più sportivo confida nella leggerezza e, oltre ad eliminare tutte dotazioni crocieristiche, ha una plancia di poppa di dimensioni più contenute, albero di carbonio e chiglia con torpedine in piombo al posto di quella monolitica in ghisa.

Merito anche di spazi di coperta enormi, si fanno apprezzare le dimensioni del pozzetto, i larghi passavanti e una zona prodiera, davanti alla tuga, ampia e libera da manovre. I volumi e le aree dedicate alla navigazione e quelle dedicate alle soste in rada o all’ormeggio sono distribuiti in modo armonioso ed equilibrato.


Fra le peculiarità che balzano all’attenzione in modo meno immediato, si fanno apprezzare il grande gavone di poppa sotto al piano di calpestio del pozzetto, i coperchi dei gavoni realizzati con tecnologia rtm con finitura lucida anche interna e la capiente cala vele di prua, accessibile e in grado di stivare gennaker e frulloni vari. L’attrezzatura di coperta gode di una distribuzione efficiente sia in crociera che in regata, le manovre corrono recessate fino ai winch e agli stopper, le bitte sono abbattibili e il sistema di movimentazione dell’ancora è efficace e ispezionabile.

Interni firmati da Pininfarina

Gli ambienti sottocoperta sono caratterizzati da forme che richiamano motivi dalle linee esagonali e poligonali, scelte che si palesano in modo più evidente nelle scale in composito, nel tavolo del quadrato, nei cielini, nelle basi delle panche e nel taglio delle cuscinerie. Un tema ricorrente, che crea spazi alla ricerca di un’originalità marcata e che vanno a sovrapporsi a una suddivisione classica e rassicurante.

Questo lavoro capillare sulle forme e sulla definizione delle superfici ha permesso di ottenere un interessante effetto di alternanza fra parti laccate e altre finite con essenze lignee: il risultato è un ambiente sempre accogliente, arioso e, soprattutto, funzionale.


L’organizzazione degli spazi sfrutta appieno le potenzialità offerte dai generosi volumi della carena con un’ergonomia ben pensata, percorsi poco tortuosi, passaggi larghi e disimpegni ampi. In particolare, nella versione della prova con layout a tre cabine, si apprezza la coerenza e l’equilibrio con cui sono stati sfruttati i volumi disponibili, nessun ambiente è troppo piccolo o troppo grande rispetto agli atri, tutti sono luminosi e dotati di sufficienti spazi di stivaggio. Il quadrato ha sedute che possono ospitare fino a dieci persone, mentre il pagliolo adiacente alla panca di dritta si solleva a formare un grande letto matrimoniale.

Ben ingegnerizzata la soluzione che, con un semplice e fluido movimento, vede trasformarsi in piano di carteggio una delle sedute della panca di sinistra. Le due cabine di poppa offrono letti matrimoniali a dimensione piena e i disimpegni garantiscono sufficiente spazio per muoversi con disinvoltura. A prua si può optare per una soluzione con grande armatoriale e toilette privata, oppure per un layout che vede ridurre le dimensioni della cabina armatoriale a favore di una quarta cabina con letti a castello ricavata sul lato di dritta.


In generale si apprezza la qualità delle finiture e dei materiali utilizzati, che rendono questo Elan non più paragonabile ad una normale barca di grande produzione in serie, piuttosto ad un oggetto di alta gamma. Un lavoro certosino nelle lavorazioni e negli assemblaggi che ripaga l’occhio anche non esperto e una notevole robustezza degli appigli e dei vari elementi. Ci ha impressionato anche l’attenzione all’allestimento degli impianti che si palesa anche nei cablaggi del quadro elettrico, organizzato in modo da avere tasti di back up che possono sostituire quelli frontali in caso di avarie al sistema.

In navigazione

Di questo 15 metri colpisce la reattività ai comandi nonostante dimensioni ragguardevoli e un dislocamento aggravato da dotazioni complete, albero in alluminio e sartiame in spiroidale. Abbiamo potuto navigare con onda bassa e vento reale che da 9 nodi è salito fino a 16: in queste condizioni l’E6 si dimostra sempre veloce, facile, intuitivo e in grado di mantenere stabilmente la rotta.

Con 9 nodi d’aria abbiamo potuto stringere un buon angolo di bolina senza mai scendere sotto i 7,2 nodi, abbiamo poi galoppato sotto gennaker raggiungendo con tutta semplicità 11 nodi con soli 12 di reale. Il tutto si ottiene mantenendo sempre un controllo perfetto, nonostante la barca arrivi a sbandare anche sensibilmente, merito di un centraggio delle superfici azzeccato e di volumi di carena ben distribuiti.


Sotto raffica l’E6 accelera senza esitazioni, rimane sensibile alle regolazioni e il controllo al timone è sempre ottimale, nonostante un comando un po’ duro dovuto ad un eccesso di tensione dei frenelli nuovi. Tutte queste qualità promettono di essere accentuate nella versione performance, dotata di albero in carbonio, chiglia più profonda e torpedine in piombo e lama in ghisa al posto della soluzione monolitica standard con lama e torpedine in ghisa.


L’esemplare della prova montava il motore offerto in opzione da 80 cavalli con saildrive ed elica a 3 pale abbattibili: una combinazione che, soprattutto per la versione crociera, risulta interessante poiché si riesce a navigare a 7,6 nodi a soli 2000 giri minuto, con vibrazioni e rumorosità contenute.

LUOGO PROVA: Portorose, Slovenia

METEO: Vento tra 9 e 16 nodi, onda bassa

Scheda tecnica

Lunghezza f.t.: m 15,30
Lunghezza al gall.: m 13,68
Lunghezza scafo: m 14,10
Larghezza: m 4,49
Pescaggio std/opt: m 2,80/2,40/2,90
Dislocamento a vuoto: kg 11.250
Zavorra: kg 3.267
Serbatoio acqua: lt 370
Serbatoio carburante: lt 240
Superficie velica bolina: mq 122,27
Motore: Yanmar 4JH-57
Omologazione CE categoria: A
Progetto: Humphreys Yacht Design/Pininfarina

Trovi la prova completa sul numero di Vela e Motore di Settembre 2022.

www.elan-yachts.com

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