di Giuseppe Orrù - 27 February 2023

Vela e Motore di Marzo è disponibile online e in edicola

Vela e Motore di Marzo è online e in edicola. In questo numero troverete un ampio servizio dedicato alle barche premiate dalla giuria dell'European Yacht of the Year 2023, di cui fa parte anche la nostra rivista, con prove e interviste. Inoltre spazio a un focus sulla cantieristica francese, con la presentazione di alcune novità e prove di barche a motore. Questo mese troverete anche le interviste a Pierangelo Andrani e a Charles Caudrelier

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Vela e Motore di Marzo è in edicola! In questo numero troverete due grandi approfondimenti. Il primo è dedicato all’European Yacht of the Year 2023, con tutte le barche a vela premiate al Boot di Dusseldorf da una giuria formata dalle più prestigiose riviste europee, di cui Vela e Motore rappresenta l’Italia.

Oltre a tutte le motivazioni dei giurati, vi presenteremo anche le prove delle barche vincitrici e le interviste ai manager dei cantieri: Oyster 495, Linjett 39, First 36, il catamarano Nautitech 44 Open ed Ecoracer 25.

Il secondo grande approfondimento riguarda i cantieri nautici francesi, con interviste, opinioni e ovviamente le prove e tante news di barche prodotte Oltralpe, così vicine ma così diverse da quelle italiane: la cantieristica francese, infatti, trova nella produzione in serie la sua forza, ma come scopriremo dalle parole di Camillo Garroni e Gianguido Girotti non rinuncia al know how e al design italiano.

Nella prima puntata dello speciale “Cantieristica francese”, dedicato al motore, abbiamo provato il catamarano Prestige M48, il Beneteau Flyer 8 Spacedeck, il Jeanneau M 795 Sport S2 e il Wellcraft 355.

Nel numero in edicola spazio anche al Marina di Imperia e a un’intervista al designer di auto e barche Pierangelo Andreani. Infine, per lo sport, spazio a The Ocean Race e a un’intervista a Charles Caudrelier.

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L'editoriale

Una nautica che piace a tutti

Qualche settimana fa abbiamo ricevuto in redazione una lettera appassionata. A scriverla, il signor Mimmo Pappalardo da Giarre, Catania, nella bella Sicilia. Non ha mandato una mail o un messaggio via social, ma ha scritto a mano e spedito una missiva educata, come si faceva una volta, di rimostranze. Senza giri di parole, palesa il suo amore verso il settore ma denuncia una mancanza sempre più palpabile di argomenti e media (citando anche Bolina) riguardanti la piccola nautica, le imbarcazioni senza patente, “dal prezzo inferiore ai 50mila euro”, i validi usati “sotto ai 10 metri di lunghezza”, gli itinerari, gli accessori. Sono temi per i quali auspica più attenzione e le sue obiezioni, lecite, meritano risposta.

Con Vela e Motore, che si occupa da oltre 100 anni di nautica e diporto a 360° avevamo concepito una rivista dedicata ai “piccoli”, La Barca per Tutti, la cui uscita è al momento sospesa. Le motivazioni, una legge di mercato (anche pubblicitario) piuttosto chiara e semplice: il mercato chiede, le aziende rispondono. Questo non vuol dire che abbiamo smesso di interessarci a questo settore. Continueremo a farlo, come abbiamo sempre fatto, nonostante i cantieri si stiano posizionando sempre di più verso l’alto per dimensioni delle imbarcazioni, prezzi e servizi, rispondendo anche ai mercati esteri e alle aspettative di molti clienti e armatori.

Compito delle riviste di settore come la nostra, oltre ai saloni nautici (Genova in primis insieme a tutte le iniziative territoriali di Confindustria Nautica dedicate ai piccoli, ai charter e all’usato) è continuare a far vivere la nautica “popolare”, quella della prima barca, dei natanti senza patente che affollano le coste, dei modelli che costano quanto un’automobile di media cilindrata. Per non parlare delle derive a vela.

La stessa comunicazione si concentra spesso sul sogno delle “ammiraglie”, come lo splendido Admiral 72 metri appena presentato da The Italian Sea Group di Giovanni Costantino con la regia e la firma di Giorgio Armani, capaci di influenzare nuovi appassionati, un sogno che possiamo e dobbiamo alimentare per un’industria che nell’alto di gamma macina numeri importantissimi, mantenendo intatta una preziosa filiera. Accade anche nell’automotive: i Suv rappresentano la principale fetta di ricavi per le case automobilistiche, ma le city car resistono e continua ad esistere uno spazio per loro. E per entrambi c’è la sfida elettrica che rappresenta l’innovazione del prossimo futuro.

Quindi, se da una parte il nostro compito è continuare a raccontare le novità (anche i magazine sono aziende), allo stesso tempo è nostro dovere, e piacere, alimentare la passione di chi va per mare con ogni tipo di mezzo. Il delicato equilibrio da raggiungere riguarda i tantissimi signori Pappalardo, che ringraziamo per averci fatto riflettere ancora una volta sul tema, noi media e i cantieri: a Vela e Motore il compito di lavorare nel nome di una nautica che piace a tutti e che anche all’estero, dove con poche coste (Germania) o con oceani a disposizione (Francia), è celebrata dalle fiere e da una florida economia di imbarcazioni per tutti i gusti e tasche.

Alberto Mariotti

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