12 October 2010

Azimut, nuova gestione a bordo

Il cantiere presenta una serie di novità per rendere più facile e comoda la vita di armatori e ospiti. Dalle manovre in porto alla navigazione al comfort...

Azimut, nuova gestione a bordo

Ricerca e sviluppo secondo Azimut-Benetti. Ovvero il lavoro della divisione Research & Development del cantiere italiano, un lavoro mirato agli scafi e all’ambiente in cui navigano: elettronica, idrodinamica, strutture e materiali, propulsioni e impianti. Il prodotto finale si concretizza in una serie di sistemi per migliorare la vita del diportista che spaziano da quelli in uso ormai da anni, ma sempre in evoluzione, a quelli che rappresentano una novità.

 

 

E’ una novità, e non solo per la gamma del cantiere, il sistema Seakeeper, la nuova generazione di stabilizzatori giroscopici che ha ancora una diffusione limitata. Un volano che ruota ad altissima velocità, sigillato all’interno di un involucro sottovuoto, genera un potentissimo momento di contrasto al rollio, fino all’80 per cento, anche quando la barca è ferma.

Un sistema che, a differenza di altre apparecchiature, non ruba spazio ai volumi interni, è alloggiato in sentina, non provoca resistenze idrodinamiche e soprattutto è efficace anche a barca ferma. Realizzato in partnership con Seakeeper inc., è disponibile sulla gamma Azimut dal 47 Flybridge al 74 Magellano.

 

 

Con Easy docking, invece, diventa un gioco ormeggiare anche in spazi ristretti. Il sistema è stato concepito per barche con trasmissione a linea d’asse e viene gestito tramite un semplice joystick. Coordinando le eliche principali e il bowthruster, è possibile compiere qualsiasi manovra di traslazione e rotazione e senza preoccupazioni per l’eventuale effetto del vento e del mare.

 

 

Con Easy handling anche la virata viene controllata elettronicamente. Con questo controllo vengono automaticamente diversificati i giri motore durante la virata: quelli del motore interno alla curva di virata vengono abbassati leggermente in modo da seguire meglio il raggio di curva. L’effetto produce un notevole incremento della manovrabilità con una riduzione dei raggi di curva fino al 30 per cento. E con una maggiore sicurezza nelle manovre di emergenza.

 

 

Con il sistema Ucs (Unique control sistema) sull’Azimut 72 S scompare la ruota del timone dal flybridge sostituita da un joystick integrato che permette il controllo della barca in tutte le fasi operative. Il sistema, che integra pure la funzione Easy handling permette di condurre la barca con una sola mano comandando l’avanzamento, la traslazione a 360 gradi e la rotazione.

 

 

Con Amx Proteo, invece, lo yacht è completamente sotto controllo. Questo sistema, infatti, effettua il monitoraggio la produzione e la distribuzione di energia elettrica, allarma se scatta un interruttore di protezione o se va fuori uso un fusibile: la gestione della barca diviene semplice e automatica grazie alla routine di controllo. E, con l’interfaccia iPod touch, il sistema di controllo è anche portatile. Amx Proteo è essenzialmente costituito da un controller, da una serie di moduli in grado di acquisire i dati e dare ordini  alle utenze e da uno schermo interattivo posizionato nella dinette da cui si controlla tutto l’impianto elettrico che è di tipo misto, in parte tradizionale ed in parte digitale. Dallo schermo è così possibile comandare tutte le utenze che abbiano necessità di essere accese o spente mantenendo il monitoraggio di tutto l’intero impianto. 

Per giungere alla semplicità più estrema, il sistema è attivabile tramite un interruttore che, selezionando la funzione “unattended” mette a riposo tutte le attrezzature dell’imbarcazione ed è particolarmente adatto alle temporanee e brevi assenze dell’armatore a bordo. Al suo ritorno sarà sufficiente un clic per riportare tutti i sistemi allo stato in cui erano stati lasciati.

Non mancano innovazioni su “strumenti” consolidati dall’uso ormai secolare. Anche gli assi e le eliche hanno subito le attenzioni del reparto Research & Development con la possibilità, per il cliente Azimut, di averli in carbonio. Si tratta di appendici con un peso notevolmente inferiore a quello offerto dai materiali tradizionali con la conseguente riduzione dei consumi e dei momenti di inerzia oltre a presentare vantaggi sotto l’aspetto delle corrosioni galvaniche.

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