Cantiere delle Marche: vi presento Audace

Lungo 43 metri, Audace è l’explorer più grande mai costruito da Cantiere delle Marche, con volumi paragonabili a un 60 metri e il primo di una serie di costruzioni one-off
Il suo armatore è Andrea Merloni, cinquant’anni, single, ex presidente di Indesit e figlio di Vittorio ex proprietario della Benelli, una delle più antiche e prestigiose case motociclistiche italiane. A bordo Merloni ha voluto un layout particolare con una penthouse a 15 metri a picco sul mare e tutta per lui, due discoteche, una Land Rover Defender e una motocicletta BMW GS 1200.

Il progetto K42 Audace è stato realizzato nel cantiere in collaborazione con lo stesso armatore, Andrea Pezzini (patron di Floating Life, società che si occupa di nautica dalla progettazione al noleggio, dalle vendite allo yacht management) che ha sviluppato la serie K in collaborazione con Mauro Sculli che ne ha sviluppato l’architettura navale mentre l’ingegnerizzazione è di Sergio Cutolo/Hydro Tec. Project.

Merloni intende passare a bordo almeno sette mesi all’anno e navigare in tutto il mondo “o meglio là dove il clima sia sempre caldo” – dichiara Ennio Cecchini co-foundatore e CEO di CDM di Cantiere delle Marche“insieme agli amici ai quali ha dedicato le cabine, personalizzate in base alle loro indicazioni. E ai molti amici che lo raggiungeranno per i quali è stata progettata una cucina per preparare pasti per 250 ospiti…”. Ai toys voluti a bordo non potevano mancare moto d’acqua e due tender, uno dei quali, lungo quasi 11 metri.

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Audace è sceso in acqua in un momento particolarmente felice per CdM. Dopo otto anni dalla fondazione i risultati raggiunti, in barba alla crisi, sono sorprendenti: il cantiere è leader mondiale con il 60 per cento di mercato nella fascia di explorer dai 31-43 metri in acciaio e alluminio.

Audace ha uno scafo dalle linee forti e decise con una prua quasi verticale. La sovrastruttura è particolarmente imponente con un top deck insolitamente grande, così come richiesto dall’armatore: “Volevo in primo luogo un vero explorer – le prime parole di Andrea MerloniIn secondo luogo, volevo un ponte tutto per me dove rilassarmi in totale privacy”.

Grazie alle notevoli riserve di combustibile, 62.000 litri, e ai motori Caterpillar C32 Acert, lo yacht ha un’autonomia di circa 5.400 miglia nautiche ad una media di 10 nodi. La velocità massima si attesta attorno ai 15 nodi. Nove membri di equipaggio hanno a disposizione cinque cabine.
Abbiamo visitato Audace nel corso di una navigazione da Ancona lungo la costa del Conero, in una giornata perfetta, mare calmo e assenza di vento.

La natura dell’explorer inizia dal tank deck che accoglie, sotto alla linea di galleggiamento, gli spazi tecnici divisi in quattro sezioni contigue in cui sono posizionati i macchinari, i quadri elettrici e gli equipaggiamenti. L’altezza dei locali è notevole e lo spazio generoso. Ciò rende agevole e sicuro il lavoro dell’equipaggio.Generosi gli spazi di stoccaggio di provviste e materiali e di aree di servizio. Grazie a grandi dispense e celle frigorifere, Audace può navigare per settimane senza dover fare scalo per gli approvvigionamenti. A bordo ci sono infatti quattro celle frigorifere che si aggiungono a frigo e freezer. Una stanza refrigerata consente lo stoccaggio dei rifiuti. Una lavanderia/stireria facilita il lavoro delle stewardess.

Lower deck
Salendo a bordo dalla piattaforma poppiera, la cui sezione centrale si abbassa sotto il livello dell’acqua, diventando una scaletta da bagno e che funge da passerella regolabile, si hanno due opzioni: si può salire sul ponte principale percorrendo una delle due scalinate simmetriche, oppure entrare (oltrepassando una porta stagna) in un locale multifunzionale che può essere usato come palestra, beach club o come discoteca. Il locale, insonorizzato, è attrezzato con sistemi audio potenti e una postazione per il DJ. L’impianto audio-video include anche uno schermo TV da 98” di Samsung.

A mezza nave, due cabine Vip dispongono di balconcini a ribalta. Lo stile e l’arredament,o molto marini, sono semplici e freschi. Sullo stesso ponte, la grande cucina è stata attrezzata da Marrone. Adiacente alla cucina c’è la dinette dell’equipaggio dalla quale è possibile controllare gran parte degli impianti e delle strumentazioni, motori, generatori, ecc. Dalla pantry, un montavivande porta i piatti sul ponte principale e sull’upper deck.
A prua del ponte inferiore ci sono 4 cabine doppie per otto membri di equipaggio.

Una buona metà di questo ponte è un enorme pozzetto. Il tender principale, lungo circa 10 metri, è alloggiato sul ponte e movimentato tramite una gru rossa con una portata di 8.890 kg. Una seconda gru – da 2.200kg – è a prua, destinata all’alaggio e al varo del tender di servizio, di una Range Rover Defender modificata da Tweaked Automotive, di una moto BMW GS 1200, e dei jet ski. L’ufficio tecnico del cantiere ha progettato una sorta di soppalco mobile in carbonio per razionalizzare in poco spazio la sistemazione di tutte questi oggetti. Il pavimento di questa parte del ponte è protetto da una resina super resistente Flexigel API.
Il main deck ha un layout insolito. Non c’è un salone, né una sala da pranzo interna. Protetto dall’aggetto del ponte superiore, presenta un bar attrezzato

Upper deck
Alle spalle della timoneria con plancia integrata Boning/Furuno, c’è una cabina per il comandante e, a poppa, un salottino attrezzato come cinema o media room. Dal salottino si esce sulla terrazza poppiera arredata.Questa è l’ultima zona accessibile agli ospiti.
Mentre il pozzetto viene all’occorrenza attrezzato come area soggiorno o pranzo utilizzando mobili e tavoli rimovibili realizzati con una struttura rinforzata con fibra di carbonio. L’area può essere protetta dal vento o dal sole con tendalini e tende laterali. Il pozzetto è attrezzato per trasformarsi in pista da ballo con casse e postazione del DJ.

Uno schermo TV scende, all’occorrenza, dal cielino e ruota a 360°. Un bagno per gli ospiti è sul camminamento laterale di dritta mentre una pantry, a sinistra, è collegata alla cucina
tramite un montavivande. Oltre alle due Vip sul Lower Deck, altre due suite Vip sono a disposizione degli ospiti su questo ponte. Vi si accede tanto da un corridoio interno che dai passaggi laterali.

Dall’upper deck, una scala dà accesso all’appartamento armatoriale. Una porta ai piedi della scala e un citofono evitano intrusioni casuali.

Owner deck
La zona notte è a prua ed ha accesso diretto all’esterno, al camminamento che circonda tutta la sovrastruttura e al terrazzino poppiero con jacuzzi.La suite comprende anche un salottino e una cucinetta collegata all’upper deck tramite un montavivande.
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