Ma facciamo un passo indietro. Mimì la Sardine è un tre ponti più sun deck, costruito da Cantiere delle Marche. Lungo 33,40 metri, ha un baglio di 7,50 metri e un dislocamento di 280 tonnellate. Alle linee pulite ed eleganti del profilo si uniscono una carena in acciaio, estremamente efficiente, disegnata da Sergio Cutolo di Hydro Tec, sormontata da una sovrastruttura leggera in alluminio, per percorrere grandi distanze in ogni condizione di mare grazie a serbatoi carburante da 48mila litri e a una coppia di motori Caterpillar C18 Acert da 533 kW. L’autonomia è di 5.500 miglia nautiche alla velocità economica di 9 nodi. È la scelta di chi ha deciso di non pagare l’alto prezzo della velocità, di chi ha tempo e non ha fretta.
È il momento di salire a bordo per calarsi nello spirito dello yacht dove ogni dettaglio ha un suo perché e una storia da raccontare. Ovunque si ha la rassicurante percezione di luoghi vissuti, di ricordi, di mete raggiunte, eco di viaggi lontani.
Iniziamo dal ponte principale su cui si apre il living e, sul lato di sinistra, la cucina professionale. Spostandoci verso prua ecco l’armatoriale con ufficio, cabina armadio, zona notte e sala da bagno con una grande vasca sormontata da un originale specchio custom a foggia di “occhio” messo in risalto da un efficace sistema di retroilluminazione.
La sala da pranzo è stata volutamente spostata sull’upper deck; qui la “scena” è occupata da un tavolo in legno massello servito da una cucina informale alle spalle.
Agli ospiti sono riservate quattro cabine nel lower deck a mezza nave (due Vip, una matrimoniale e una a letti gemelli) tutte con bagno e arredate con lo stesso décor del resto dello yacht che privilegia l’utilizzo diffuso e coerente di materiali naturali.
Ai membri dell’equipaggio, composto da sette persone, sono assegnati tre alloggi, la cabina del comandante e una crew mess.
Uguale attenzione è stata posta alle aree esterne, organizzate per la massima funzionalità e il relax. Mimì è stata allungata di quasi un metro rispetto alla sistership Narvalo (il Nauta Air varato nel 2016) per creare un beach club più esteso e accogliere la grande scalinata che scende “quasi fino all’acqua”.
A poppa dell’upper deck il tender, una volta varato, lascia spazio a un’area lounge all’aperto, parzialmente riparata dal sun deck. Quest’ultimo “teatro” dei momenti più conviviali della famiglia grazie alla presenza di una piscina, solarium, living e zona pranzo ombreggiata dove trova posto anche un grande barbecue.
Da vero explorer che si rispetti, Mimì la Sardine è molto ben equipaggiata e gli spazi tecnici, attentamente configurati, semplificano le operazioni di manutenzione. Ultima caratteristica rilevante, considerata la funzione dell’unità, è la quantità di volumi ottenuti in poco più di 33 metri di lunghezza per lo stoccaggio dell’occorrente per lunghe navigazioni senza sosta e rifornimento.