Le più utilizzate sono: sardine, calamari e altre naturali, gli inneschi devono essere voluminosi soprattutto quelli rivolti alla cattura delle cernie, molto utile è montare sulla lenza una luce stroboscopica con lo scopo di attirare i pesci di profondità.
La piccola e media traina è molto praticata e può essere fine a se stessa, oppure volta a catturare esche vive per la traina in profondità. Le prede insidiabili variano da aguglie, occhiate, sugarelli e sgombri (ottimi come esche vive) a prede medio piccole, ma combattive e divertenti come tonnetti aletterati, palamite, lampughe e tombarelli. Se per le prime si usano attrezzature adattate allo scopo per le altre esiste tutta una serie di canne, mulinelli ed esche appositamente studiate.
Il combattimento con questi pesci per essere divertente ed emozionante deve essere portato avanti con libbraggi non troppo potenti, compresi tra le otto, per i più esperti, fino alle sedici libbre che permettono di divertirsi. La traina di profondità necessita di un metodo di affondamento che può essere il monel, lenza autoaffondante, il piombo guardiano, fissato direttamente sulla lenza, o l’affondatore che permette un combattimento con il pesce privo di “interferenze” create dal peso del piombo guardiano o del monel. Con l’affondatore si cala una palla di piombo fino a oltre i cinque chili collegata alla lenza pescante da una molla di sgancio che la libera in caso di ferrata. Si traina in prossimità di secche con esche artificiali, naturali morte o vive. Gli artificiali migliori sono i minnow oltre i 14 cm, le esche naturali sia vive che morte migliori sono: calamari, seppie, aguglie, occhiate, sugarelli e sgombri.