23 January 2018

Nel Covo dei Fratelli della Costa

L’Associazione Fratelli della Costa - Italia inizia una collaborazione con Vela e Motore nella rubrica “Tortuga” che troverete nel numero di febbraio in questi giorni in edicola. I Fratelli sono un gruppo di appassionati animati dal comune obiettivo di rafforzare gli ideali e i valori che uniscono gli uomini di mare. Nella prima puntata la storia e l'ottagolo della Confraternita
Nella storia, la Fratellanza della Costa, era una confraternita ben definita di bucanieri e filibustieri che vivacizzarono le acque dei Caraibi con le loro scorrerie per buona parte del ’600 e l’inizio del ’700. Il loro Covo principale fu sull’isola di Tortuga al largo delle coste d’Hispaniola (Haiti).

Le loro gesta sono entrate nella leggenda della pirateria, coraggiosi, impavidi, abili nelle arti marinaresche, avevano raggiunto una tale reputazione che, francesi e inglesi, li assoldavano per ostacolare, in quella parte di mondo, i commerci marittimi della Spagna.

Alcuni di loro vennero insigniti di riconoscimenti ufficiali, come il terribile Henry Morgan, il saccheggiatore di Panama, nominato Sir da Carlo II d’Inghilterra. Tra i più famosi si ricordano, anche, lo spietato “l’Olonese”, Edward Teach il terribile Barbanera, Bartolomeu il portoghese e Roche Braziliano. Soldati ma al contempo feroci predatori, conducevano una vita piena di privazioni ed esagerata nei vizi, sprezzanti del pericolo non rispettavano le leggi di nessuna nazione ma accettavano delle regole, fraternamente condivise, intrise di valori di solidarietà, giustizia e libertà, che vennero anche codificate in un vero e proprio Codice Etico dei Pirati, dividevano il bottino in parti stabilite di comune accordo, premiavano i più valorosi, assistevano e risarcivano i feriti e i mutilati in combattimento, punivano in modo esemplare chi contravveniva alle regole della Fratellanza.

I Fratelli oggi

Il credere in questi fondamentali valori, portarono il 4 aprile 1951, a Santiago del Cile, sette appassionati di mare, a fondare la moderna Fratellanza della Costa. I Fratelli della Costa costituiscono una Comunità spirituale che unisce uomini e donne, che indipendentemente dalla loro appartenenza etnica e culturale, dal loro credo religioso e politico, amano intensamente il mare e ne fanno la loro ragion d’essere. Per loro questo amore non è solo il fine dello stare insieme, ma anche il mezzo per incentivare e rafforzare l’amicizia e la solidarietà fraterna.

Come gli antichi pirati anche i nostri sette Fratelli cileni dettarono un codice di comportamento, l’Ottalogo, con otto regole ben precise da rispettare ed applicare con convinzione.
Il dovere della Fratellanza è, inoltre, quello di rafforzare nei suoi adepti, con opere e comportamenti adeguati, le nostre regole e di divulgarle a tutti con semplicità e chiarezza.

Dal Cile l’Associazione si è diffusa nel mondo e oggi il “Banderin Negro”, vessillo dei Fratelli, issato “in crocetta”, sventola su numerose imbarcazioni battenti bandiera di molte nazioni nel mondo. Non hanno a bordo spingarde e falconetti, né sono inseguiti da navi spagnole, né impegnati in arrembaggi predatori, ma sono carichi delle regole e dei principi dell’Ottalogo.
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