13 June 2015

Cranchi Acquamarina 31 usato

Open sportivo dal fascino senza tempo che mantiene il suo valore negli anni. Sottocoperta quattro posti letto e un bagno. Diffusa (e preferibile) la versione con i diesel da 200 cv.

Cranchi acquamarina 31 usato

In questo scenario di crisi economica l’appassionato è tornato a valutare il rapporto tra costi e benefici molto attentamente. E non sono molte le barche che sono passate attraverso le acque agitate del crollo del mercato mantenendo inalterato il proprio posto nell’interesse dei diportisti e, conseguentemente, una buona quotazione al momento della vendita. Tra i modelli evergreen che vincono questa sfida abbiamo selezionato il Cranchi Acquamarina 31, barca “cult” tra gli intenditori.

Reggere la sfida degli anni tra gli open sportivi in una fascia dimensionale decisamente inflazionata di decine e decine di proposte è già una impresa e il 31 è rimasto addirittura uno dei riferimenti del mercato a distanza di 15 anni dalla cessazione della produzione.

PROVA

La prova si è svolta nel golfo di Follonica in condizioni meteo piuttosto avverse e l’unico rammarico è stato di non aver potuto testare fino in fondo le doti di una carena che dichiara grandi qualità.

Un primo fattore positivo è stato salire a bordo da poppa in modo semplice grazie all’ampia spiaggetta che equipaggia buona parte degli esemplari più recenti (si tratta di un optional). Attraversare il prendisole per raggiungere il pozzetto è però meno agevole, in quanto il materasso di serie non è realizzato in modo da poter essere rimosso nella parte centrale. Abbiamo notato, su alcuni esemplari, i cuscini realizzati in tre parti: questa è un’opzione da tenere in considerazione quando sarà necessario rinnovare il prendisole di poppa, anche se resta comunque la necessità di scavalcare il divano.

Arrivare a prora è abbastanza agevole in quanto, pur con corridoi laterali di dimensioni contenute (comunque nella media per questo tipo di barche), il parabrezza offre una presa sufficiente.

La seduta del pilota è solida e confortevole e il posto di governo ha una buona ergonomia con strumenti facilmente visibili, anche se la consolle risulta un po’ “affollata”.

La barca della nostra prova era dotata di due Volvo AD41PA Duoprop diesel da 200 cv, i motori meno potenti ma più diffusi su questo modello.

Anche se la velocità massima non è ovviamente la più alta per Acquamarina 31 (le barche che montano Volvo a benzina da 275 cv superano i 40 nodi) non abbiamo notato particolare pigrizia nella risposta.

La barca accelera con gradualità e senza vuoti di potenza fino a oltre 35 nodi.

Il risultato, tenuto conto del dislocamento di oltre 5 tonnellate e dei consumi ridotti anche ad alta velocità, non è affatto da sottovalutare.

Certamente i motori a benzina hanno un temperamento più sportivo e l’incremento di potenza rispetto ai motori della nostra prova aggiunge pepe alle caratteristiche di questo scafo che, con la motorizzazione “piccola” fatica di più in condizioni di carico eccessivo e scarsa pulizia della carena. Anche la rumorosità dei motori a benzina è certamente più contenuta rispetto a quella diffusa dai diesel ma è da segnalare che la coibentazione della sala macchine del modello in prova, dopo una quindicina di anni di vita, tende a deteriorarsi ed è opportuno sostituirla con materiali nuovi e più evoluti rispetto a quelli del tempo di costruzione.

E’ quindi da preferirsi la versione con i motori a benzina? La maggiore disponibilità di usato motorizzato con i 200 cv, la sicurezza ed affidabilità dei diesel abbinate a un comportamento appagante anche con i motori relativamente “piccoli” spostano l’ago della bilancia a favore di questi ultimi.

 

COSTRUZIONE

Acquamarina non è una barca leggera e questa caratteristica le dona stabilità in navigazione, senza tuttavia penalizzare i consumi. Il lavoro di Andreani, che ha progettato la carena, è un grande risultato di equilibrio. Inoltre la qualità del cantiere di progetto e realizzazione pone Acquamarina 31 su un piano superiore rispetto ai vari modelli che dopo tre anni di vita sono costellati di microfratture e cedimenti vari.

La struttura dello scafo è quella tradizionale di Cranchi con il grosso tubo a rinforzo della linea di chiglia e i consueti longheroni in vtr a Ω. Tutta la sentina è accuratamente verniciata ed è semplice tenerla pulita.

 

INTERNI

Gli interni sono organizzati in un open space un po’ affollato con tre zone divise da tende: a prua una cabina cui si accede scavalcando il divano del salottino con divano a V e tavolo centrale, a sinistra il mobile cucina con un fornello tipo campeggio e un lavello, a dritta il bagno di dimensioni accettabili e, sotto al pozzetto, un altro letto orientato per baglio con una poltroncina a murata.

 

QUOTAZIONE
Gli esemplari in vendita non sono molti e, quelli in ordine, non rimangono a lungo negli annunci.
Le offerte per le barche meno recenti partono da circa € 40.000 ma per le più belle si possono trovare richieste fino ad oltre € 80.000.

I DATI

Lunghezza f.t. m 9,69

Larghezza max m 3,07

Dislocamento t 5,35

Massima potenza installabile cv 280 x 2

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