08 May 2018

Dream Boats, il numero di primavera/estate è in edicola!

In edicola in tutto il mondo Dream Boats (Barche da Sogno), il periodico della casa editrice Edisport Editoriale dedicato al mondo dello yachting di lusso, pubblicato in inglese/italiano

Contenuti

È in edicola Dream Boats (Barche da Sogno), il periodico di Edisport Editoriale dedicato al mondo dello yachting di lusso, nella versione inglese/italiano per diventare ancora più internazionale.
In questo numero i vari e gli yacht più attesi della stagione.

Si comincia dalla protagonista della copertina: Sanlorenzo SX88, un crossover dei mari, lungo 27 metri, in cui Piero Lissoni riscrive totalmente gli spazi interni.

Vitters Ribelle. Lunga 32,64 metri, costruita dagli olandesi di Vitters su progetto di Malcom McKeon è una superba barca a vela in cui titanio, carbonio e rame sono i protagonisti.

Lürssen Areti. Ottantacinque metri di eleganza, rigore ed equilibrio formale e sostanziale. Filante e armonico, l’ultimo gioiello di Lürssen offre sensazioni forti, a partire dal contrasto classico moderno tra interni ed esterni ad opera di Winch Design.

Baglietto Andiamo. Primo quarantotto metri della flotta dislocante Baglietto, coniuga a un layout razionale soluzioni architettoniche d’avanguardia di grande effetto. Esterni e interni a firma Francesco Paszkowski.

Misurare il proprio status solo con le dimensioni non basta più. In questa direzione va Cloud 9 di CRN. Cinque ponti, settantaquattro metri di lunghezza, mille metri quadrati per gli ospiti. Questi i numeri di Cloud 9, immensa nei dettagli e superba nel design.

Per chi ama lo yacht “tagliato su misura”, ecco Harmony. Volumi interni e spazi abitabili invidiabili, tanta luce naturale e aree esterne godibili. Sono gli atout del nuovo 37 metri Raised Pilot House del cantiere toscano Maiora.

Wallycento Tango. Dalla collaborazione tra Mark Mills e Pininfarina nasce questo 30,48 metri per la crociera veloce. Un progetto radicale che unisce all’estrema pulizia della coperta un layout interno con un arredamento ultraleggero di grande impatto, perfetto equilibrio di prestazioni e comfort.

Nel numero in edicola di Dream Boats trovate questo e molto altro ancora….

Dream Boats è una pubblicazione Edisport Editoriale, scopri tutto il mondo di Edisport in un click www.edisport.it

Altre pubblicazioni nautiche della Casa editrice sono Vela e Motore e La Barca per Tutti.

Editoriale

Simbolo di successo
Nel nostro tempo si fa fatica a credere che esista un “inutile” utile. Anzi, facciamo spesso coincidere lo spreco con il lusso. Ma lo spreco è volgare, il lusso è invece una condizione particolare del proprio ambito psicologico. Possiamo quindi chiederci: le barche così costose sono un vizio? E sono necessarie alla società? Alla prima domanda rispondiamo così: sono fatti che gli armatori regolano con la loro coscienza e con la coerenza della loro vita privata. Alla seconda: la costruzione di questi yacht può sostenere l’economia di intere società. Vogliamo chiamarla retorica? No, è solo realtà. Uno yacht da sogno non è per tutti, ma sicuramente ha un impatto economico positivo sulla vita di molti. Una commessa milionaria per un cantiere si traduce in posti di lavoro, in occupazione indotta per centinaia se non migliaia di artigiani, aziende e addetti dei marina dove attraccherà per non dimenticare tutta la grande filiera turistica.

C’è una piccola ossessione nelle persone che comprano le barche da sogno, quasi tutte sostengono “non lo faccio per apparire, ma per il mio piacere personale”. Un appagamento che procura sicurezza come tutti gli oggetti di cui ci si circonda. Riempire le barche di giochi, tender, moto d’acqua, jacuzzi, palestre, pianoforti e caminetti è un hobby che gratifica. E quindi siete disposti a comprare una barca da sogno per tenerla nascosta? E i cantieri costruiscono prodotti di questo tipo per chi non li vuole mostrare? Difficile credere che questo godimento sia solo intimo.

Lo yacht è e resta un simbolo di successo, come è giusto che sia. È un traguardo della vita e quindi da condividere e anche, perché no, mostrare.

Marta Gasparini
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