Quando usciamo dal porto di Punta Ala il vento è molto leggero ma subito dopo averle issate e messe a segno si stende sui 10/11 nodi, quanto basta per apprezzare le doti di questa versione “spinta”. Abbiamo vele Incidence Sails e una piccola noia alla batteria di stopper sulla tuga che non tiene allentando la tensione delle drizze di randa e fiocco, nulla di grave e aiutandoci con il winch di dritta risolviamo.
La barca guadagna subito velocità e troviamo il nostro ritmo sui 6,5 nodi e un buon angolo al vento La pala singola risponde bene e il controllo della barca è un piacere. Purtroppo non abbiamo un Code 0 per divertirci al traverso, dobbiamo quindi “accontentarci” di bolinare fin sotto all’Elba per poi tornare indietro lascando semplicemente randa e fiocco La postazione al timone è comoda grazie alla posizione dei due winch randa a portata di mano.
Molto interessante il passaggio ricavato davanti alle ruote per accedere ai passavanti, una soluzione che semplifica la circolazione e riduce la fatica di dover scavalcare il paramare. Inoltre i due gradini di aprono per stivare le code delle cime e avere un pozzetto libero e ordinato.
A motore, con un’elica a 4 pale abbattibili, navighiamo a 7 nodi a 2.000 giri e tocchiamo la massima di 9 nodi a 2.700 giri.
In barca con noi c’era Domenico Furci, responsabile italiano prima di Fountaine Pajot e ora anche di Dufour Yachts, che ci spiega la strategia futura: «la nuova pagina di Dufour Yachts è iniziata con le caratteristiche del corso industriale: nel momento in cui Fountaine Pajot ha acquisito il cantiere ha subito creato un effetto virtuoso di economie di gruppo. Queste si sono tradotte in investimenti rivolti tanto al prodotto quanto al mercato e hanno dato risultati importanti, il numero di barche che riusciamo a produrre è infatti superiore a quello del passato, e crescerà in funzione di queste logiche di investimento.
Siamo passati da una capacità di 400 unità/anno a una di quasi 500, una crescita notevole che deve essere ovviamente accompagnata da un mercato a sostegno e i nostri modelli fanno la differenza. Oggi abbiamo rinnovato la gamma in modo costante, ogni anno, e attraverso le novità, riusciamo a essere versatili. Il segmento su cui puntare è tra 46 e 55 piedi e in questa fascia devi esserci ed essere molto forte: il motivo per cui abbiamo progettato il 530».