«La costruzione è basata su criteri di leggerezza derivati dalle nostre esperienze sugli yacht ad alte prestazioni, non è stato quindi un problema raggiungere le prestazioni di progetto richieste dalla Guardia di Finanza utilizzando circa la metà della potenza che sarebbe stato necessario installare se fosse stata concepita seguendo i metodi tradizionali di progettazione per tali navi - spiega Marco Arnaboldi -. Il pacchetto propulsivo e affidato quattro MTU 16V2000 da 2600 hp l’uno accoppiati ad altrettanti idrogetti MJP 650, il che permette anche un utilizzo frazionato della propulsione e quindi il raddoppio degli intervalli di manutenzione rispetto a sistemi tradizionali, infatti dopo oltre 2 mila ore di navigazione non abbiamo ancora dovuto procedere a nessuna manutenzione».
Un altro aspetto fondamentale è la carena a V profonda espressamente studiata per l’accoppiamento con propulsioni ad idrogetto. Quando è stata provata nella vasca di Krylov di San Pietroburgo e alla vasca navale di Vienna ed è stata certificata come la carena più efficiente che i tecnici di Krylov hanno avuto modo di testare fino a quel momento.
Quindi, pur garantendo eccellenti doti marine in condizioni di mare mosso, presenta anche una bassa resistenza all’avanzamento che garantisce una navigazione confortevole alla massima velocità di 47 nodi, mentre i 43 nodi richiesti dal bando sono raggiunti utilizzando solo il 90% della potenza. Ma alla velocità massima si naviga solo durante gli inseguimenti, mentre per i trasferimenti veloci sono sufficienti 37 nodi che, in pattugliamento, scendono a 14 nodi, quando appunto sono utilizzati due soli motori.
«In questi due anni di servizio per Frontex - ricorda Marco Arnaboldi - il CPV ha collaborato con la Guardia Civil spagnola ed ha ricevuto parole di grande apprezzamento. La leggerezza della costruzione ha permesso di allestire degli interni particolarmente accoglienti e confortevoli, decisamente superiori rispetto al naviglio militare esistente, per i 23 membri dell’equipaggi che devono navigare senza scalo mediamente per 14 giorni. Alcuni operatori hanno affermato che il pattugliatore trasmette talmente tanta sicurezza, che talvolta si rischia di eccedere con la velocità in relazione dello stato del mare, ma mai si sono trovati in situazioni limite».
L’Effebi 44M CPV è lungo 44 metri fuori tutto, 38,52 m al galleggiamento, per un baglio massimo di 8,60 m e un dislocamento a pieno carico di sole 202 tonnellate. I serbatoi di carburante possono imbarcare fino a 35 mila litri di gasolio e quelli dell’acqua 5 mila litri. Originale è anche la soluzione di uno scivolo a poppa che permette il veloce alaggio di un gommone di 7,50 metri in navigazione.
In questi due anni l’Effebi 44M ha completato con successo svariate missioni di controllo dell’immigrazione clandestina e il traffico di droga, contribuendo alla sicurezza dei confini e alla salvezza di vite umane.
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