28 November 2018

European Yacht of the Year, vota anche tu la tua barca preferita

Diciotto barche in gara da 10 a 17 metri tra monoscafi, catamarani e trimarani divisi in cinque categorie, nove le nazioni rappresentate. Dopo le prove in acqua ecco tutte le candidiate e le nostre impressioni. Le vincitrici saranno annunciate al salone di Düsseldorf nel corso della prima serata il 19 gennaio 2019.
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Tre barche nominate e una sfida anche geografica: due cantieri del Nord Europa contro uno mediterraneo.
Lo svedese ARCONA 435 ha spiccate doti velocistiche e una costruzione impeccabile con un feeling alla ruota perfetto. Paga però una linea molto classica, senza alcun guizzo estetico di rilievo, interni poco originali e alcuni dettagli troppo retró, come la rotaia del fiocco autovirante non integrata sul ponte. La proviamo a Ellös (Svezia) in condizioni di vento leggero tra 8 e 10 nodi e ci sorprende per le sue capacità: boliniamo a 8,4 nodi con randa e fiocco dotato di barber per stringerne il punto di scotta.
Il GRAND SOLEIL 48​ (prova nel numero di novembre 2018) è disponibile nelle versione Performance e Race: nel primo caso lo scafo è in fibra di vetro laminata a mano con resina vinilestere, nel secondo è invece in infusione con fibra di vetro o carbonio e resina epossidica. Abbiamo provato la versione Race a Barcellona (Spagna) con vele da regata: in 7/11 nodi di vento boliniamo a 6,5/7, mentre con il Code 0 tocchiamo gli 8,5/9 nodi. Con il gennaker e 10/15 nodi di vento superiamo senza problemi i 10 nodi. Non è la velocità di punta a impressionare, ma la facilità con cui può mantenere una velocità media elevata.
X-YACHTS X46. Il test in ottobre 2018, è il quarto modello della gamma X, che soddisfa le esigenze di armatori che non fanno delle regate il primo obiettivo. Un cruiser performance su cui X-Yachts ha costruito il suo successo. Navighiamo con albero di alluminio, fiocco autovirante e randa avvolgibile nel boma bolinando tra i 5,3 e 6,5. Pur essendo una barca da crociera, al timone ritroviamo la precisione e sensibilità di X-Yachts.
Austria, Francia e Svezia si sfidano in questa categoria dove le qualità tecniche si uniscono a quelle estetiche e funzionali. Il SUNBEAM 46.1 ha una carena che non esagera in larghezza a poppa e una sola pala del timone molto larga. Due soluzioni che esaltano il feeling al timone anche con vento forte e barca sbandata. Sottocoperta l'attenzione ai dettagli è maniacale. Boliniamo a 7 nodi con 11 di reale, mentre con il Code 0 e il vento salito a 13 siamo sempre tra i 7,5 e gli 8,3 con punte oltre i 9.
Il WAUQUIEZ PS 42 (prova nel numero di Luglio 2018) si distingue per la sua impostazione deck house e la protezione offerta dal pozzetto con tanto di parabrezza. Navighiamo sul prototipo con qualche dettaglio da rivedere, come la posizione delle due ruote e del paterazzo sdoppiato. Con vento sui 10/11 nodi boliniamo a 6 mentre con il Code 0 ci spingiamo fino a 7,5/8 nodi. Sottocoperta due cabine e altrettanti bagni con spazi di storage a volontà.
HALLBERG-RASSY 57. Il fattore dimensioni impressiona su un 18 metri dove tutto è "esagerato": prezzo, spazi, qualità di costruzione, attenzione alla sicurezza e anche le prestazioni. Con prua verticale e due pale del timone il 57 (così come gli altri nuovi modelli) si governa che è un piacere. Tra i dettagli da notare c'è la pompa di sentina dopo la paratia stagna di prua, in caso di collisione. Navighiamo a Ellös con lo scafo numero 1 (il 2°, 3° e 4° sono già in produzione) e Magnus Rassy a farci da guida. Con 13 nodi d'aria e piano velico intero boliniamo a 8,5 nodi. La barca sbanda senza perdere mai il controllo e la sensazione di potenza al timone è esaltante: L'HR 57 fila come un treno in corsa.
Barche comode e sempre più moderne distinguono la categoria Family Cruiser. La giuria ne aveva nominate cinque, ma il Mojito 10.98 non ha potuto partecipare alle prove di Barcellona ed è stato quindi eliminato.
Per l'OCEANIS 46.1 il cantiere ha lavorato con il progettista francese Pascal Conq. Easy sailing, volume negli interni, di Nauta Yachts, e prestazioni sono i suoi punti di forza. Una forma di scafo più efficiente con stabilità migliorata e due pale del timone permettono di esaltare l'esperienza alla ruota. Con 9 nodi di vento boliniamo a oltre 6 mentre con il Code 0 e 12 nodi d'aria filiamo a 8.
SWALLOW COAST 250 È un piccolo natante costruito in Inghilterra che si distingue per la sua capacità di planare a 15 nodi (55 miglia di autonomia) con un fuoribordo da 70 cavalli al centro del pozzetto. Ideale per velocizzare gli spostamenti con la famiglia, ha interni comodi e spaziosi e buone capacità veliche.
HALLBERG-RASSY 340 Due pale del timone e prua verticale l'HR 340 (la prova a pagina 38 di questo numero). Una barca che ha il merito di portare su scala più piccola il “sogno Hallberg-Rassy”. Con vento tra 10 e 14 nodi boliniamo sempre oltre i 6 nodi toccando punte di 6,9.
DUFOUR 390 GL Progettato da Felci Yacht Design introduce la nuova generazione della gamma Grand Large del cantiere (prova a pag. 32). Con un vento di circa 11 nodi e onda lunga che si fa sentire, il 390 esprime il meglio con randa e Code 0: navighiamo costantemente sopra ai 6,5 nodi arrivando diverse volte anche a 8. Con randa e fiocco e un vento salito intorno ai 12 nodi si viaggia tranquilli sui 6,6 nodi. Ottimi il feeling alla ruota e le prestazioni.
Dominio francese più che previsto nella categoria Multiscafi, dove ai due catamarani per la crociera si è affiancato un piccolo e dinamico trimarano.
FOUNTAINE PAJOT ASTREA 42 È l'ultimo sviluppo della gamma del cantiere e il progetto è di Berret-Racoupeau Yacht Design (la prova è nel numero di giugno 2018). Navighiamo sul primo modello attrezzato con albero di carbonio (optional) e vele performanti Incidence Sails. Con un vento di 10/12 nodi e gennaker procediamo a 7 nodi con punte fino a 7,7. Di bolina invece, con il vento calato a 8/9 nodi, siamo oltre i 5 nodi con qualche incursione a 6.
AVENTURA CAT 34 Porta nella categoria dei natanti tutte le migliori doti di spazio e comfort dei multiscafi, un modello quasi unico nel mercato, dominato da barche di dimensioni maggiori. Le 10 barche già vendute sono un'indicazione importante del suo gradimento. La qualità di alcuni dettagli e finiture non sono ancora al top, ma il 34 è un ottimo modo per entrare nel mondo dei cat con un mezzo gestibile. Con appena 7 nodi di vento boliniamo intorno ai 4 nodi mentre a motore, con 2x20 cavalli raggiungiamo gli 8 nodi a 3.500 giri. Sottocoperta ci sono tre cabine e un bagno.
ASTUS 20.5 È un trimarano con ottime doti acrobatiche capace di soddisfare tanto il velista sportivo quanto la famiglia a caccia delle prime emozioni. Il trimarano è molto grintoso e richiede una certa cautela soprattutto con vento forte: lo scafo sopravento si solleva facilmente e sotto raffica bisogna essere pronti a lascare per non scuffiare.Fatta l'abitudine, è un mezzo davvero capace di offrire tanto divertimento senza troppe complicazioni.
Astus 20.5 dispone di un rifugio ed è carrellabile.
Una delle selezioni migliori di sempre con cinque barche uniche per tutti i gusti e con budget molto differenti: ci sono due daysailer, due barche perfette per scuole vela e famiglie e una adatta ad esplorazioni costiere capace di muoversi anche con una coppia di remi.
DOMANI S30 La barca è entrata al posto dell'Ikone 6.50 che non si è presentato alle prove. È un daysailer di 9 metri made in Belgio spinto da un motore elettrico Torqeedo. Ha linee eleganti e buone doti marine, sebbene l'eccessivo sbandamento con vento forte non sia sempre il massimo. Sottocoperta quattro posti letto, bagno e cucina elettrica.
SAFFIER 37 L È un daysailer facile (prova ottobre 2018), divertente e bello, tre qualità spesso antitetiche, ma che qui trovano una felice sintesi. Una barca attrezzata per navigare da soli venduta già in 11 unità. Le qualità di costruzione sono il punto di forza della barca olandese, disegnata per avere lo stesso feeling, secondo il cantiere, di una Porsche.
AIRA 22 Perfetta per iniziare a navigare (prova a pag. 44/45), è facilissima da condurre, bella e mai nervosa. Anche il prezzo, 20.500 euro Iva inclusa con vele, fa la sua parte nel farci apprezzare questo modello. Pesa 750 kg e ha un bulbo retrattile da 1,20 metri per facilitarne il trasporto. Con il gennaker voliamo a 11 nodi con 16 di vento reale, mentre di bolina risaliamo il vento a 7 nodi. Bellissimo il motore elettrico retrattile studiato apposta per questo modello, uno dei migliori pezzi d'ingegneria della barca.
Doppia anima per l'RS SAILING 21 ha vele in dacron, motore elettrico retrattile, rig semplice da gestire e pozzetto per ospitare fino a sei persone. Una deriva a chiglia per regate di circolo e scuole vela che si distingue per le performance la semplicità di utilizzo.
LITE XP Costruita dal cantiere francese Lite Boat, il Lite XP è armato con albero di carbonio autoportante e randa con gennaker ed è dotato di una coppia di remi che lo rendono ideale per gite esplorative o quando il vento cala. Il progettista è Sam Manuard, autore di tanti progetti vincenti in oceano. La barca pesa 145 chili ed è costruita in sandwich di vtr e carbonio con anima di Pvc. Lite XP ha uno spazio sotto alla tuga dove è possibile stivare attrezzature varie e usarlo per il campeggio nautico. La barca è carrellabile e dotata di due ruote che permettono di trasportarla dal parcheggio fino al mare.
Il premio European Yacht of the Year è nato nel 2002 per iniziativa della rivista tedesca Yacht con l’obiettivo di premiare le barche che raggiungono meglio gli obiettivi per i quali sono state progettate e costruite. Tra le regole più importanti che governano l’EYOTY ci sono quelle che disciplinano la votazione: i giurati non possono votare per le barche prodotte nella propria nazione e ogni rivista ha diritto a un solo voto, quindi hanno tutte lo stesso peso. Le categorie Family cruiser, Performance cruiser, Luxury cruiser, Special e Multiscafi.
All’occorrenza una categoria può essere modificata, eliminata o può essere assegnato un premio speciale. I criteri con cui le barche vengono nominate sono: prestazioni, vivibilità e comfort, caratteristiche costruttive, rapporto qualità/prezzo, estetica, innovazione. Una volta nominate le barche, i cantieri sono invitati a metterle a disposizione in due sessioni di prove, di solito una in Mediterraneo e una al nord, quest’anno sono state scelte Ellös in Svezia (foto sotto), e ancora una volta a Port Ginesta, Barcellona, in Spagna (foto in basso). Le prove sono obbligatorie pena l’eliminazione dalle nomination. Il metodo di lavoro prevede turni serrati, perché i dodici giornalisti devono navigare con tutte le imbarcazioni nominate: si parte alle 9 di mattina e si torna alle 18 di sera. Ogni tester dispone di un paio di ore per navigare con ogni modello e i cambi avvengono grazie al supporto di un mezzo messo a disposizione da ciascun porto.
La parte più interessante è il metodo di lavoro: alla fine di ogni giornata ci si ritrova per condividere idee, sensazioni, esperienze e punti di vista che servono a iniziare a mettere nero su bianco una traccia che verrà poi usata per la decisione finale.www.europeanyachtoftheyear.com
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