19 September 2016

Fountaine Pajot Saba 50

Lungo 14,98 metri il nuovo Saba 50 è disponibile nelle versioni Quintet e Maestro, rispettivamente con cinque cabine (più una per lo skipper) e quattro, per meglio adattarsi a chi fa charter e agli armatori privati

Fountain Pajot si rivolge a una clientela che in barca vuole stare comoda, ma senza troppi fronzoli. Saba 50, prodotto di questa filosofia, è un catamarano che, pur avendo dimensioni importanti, ha una linea tutto sommato leggera grazie alla posizione della timoneria a mezza altezza a vantaggio di un sundeck sul fly che è il punto più alto della barca.

Il design con spigoli vivi, caratteristico del cantiere, ha murate non troppo alte e un dislocamento moderato che premia le prestazioni.

Gli spazi sia esterni che interni sono abbondanti con un equilibrio aree al sole e protette.

Ad esempio, il taglio alto del genoa non pregiudica la fruibilità del prendisole di prua. I passaggi delle manovre sono concentrati sopra la tuga con l’effetto di mantenere liberi tutti gli altri spazi, permettendo agli ospiti di spostarsi in maniera sicura anche in navigazione.

Interni

La cucina divide alla pari con la zona del divano lo spazio del salone, è quindi confortevole come quella di una villa sul mare ed è in grado di soddisfare anche i cuochi più esigenti. Un mobile ad isola, con due voluminosi frigoriferi a cassetto ne delimita l’area. Un altro frigorifero ad armadio è posizionato sotto il piano di lavoro. Ben organizzato lo spazio per lo stivaggio così come l’ergonomia generale.

Il mobile a poppa davanti al divano alloggia il televisore a scomparsa. La configurazione dell’accogliente divano e del tavolino confermano una vocazione estiva del progetto che privilegia l’area del pozzetto come principale zona pranzo.

Il tavolo da carteggio con il pannello degli strumenti, che usa come seduta l’angolo finale del divano a L, è un po’ sacrificato dalla presenza del puntale dell’albero. Peccato che la mancanza di finestre laterali riduca la possibilità di aerazione.

La configurazione delle cabine può essere a quattro (con una cala per l’equipaggio nella prua dello scafo sinistro, opzionale) o a sei, di cui una sacrificata a mezzo scafo per l’equipaggio e un’altra con un accesso esterno da poppa.

Se il design è improntato alla semplicità, non  si può comunque non considerare lussuosa la zona armatoriale (nella versione a 4 cabine) dotata di cabina doccia, locale wc indipendente, scrittoio e guardaroba.

Tutte le cabine (nella versione a quattro) hanno letti comodi (larghi 1,60 m) accessibili da due lati con una generosa illuminazione naturale, ma con un’areazione un po’ limitata nonostante il numero di oblò apribili. Gli altri bagni, benché spaziosi, mancano di box doccia.

In navigazione

Abbiamo provato il Saba 50 in condizioni di mare mosso, che hanno reso la navigazione poco confortevole. Inoltre la mancanza di vento ci ha costretti a un lungo tratto a motore durante il quale abbiamo mantenuto una velocità di poco sotto i 7 nodi a 2.200 giri.

Quando però finalmente il vento fresco (25 nodi) ha iniziato a soffiare permettendoci di alzare le vele, il catamarano si è immediatamente stabilizzato rivelando una grande decisione nel tagliare l’onda e un passo invidiabile. Il design della carena permette allo scafo sottovento di avere una buona spinta di galleggiamento che lo aiuta a rimanere fuori dall’onda.

La velocità ha raggiunto anche picchi di oltre 10 nodi di bolina larga e 11 al traverso con le sole “vele bianche”. La struttura ha una notevole rigidità che abbiamo avuto modo di apprezzare anche in condizioni tese e che conferma la solidità del progetto.

Tutte le manovre sono concentrate nella postazione di timoneria da dove, grazie a tre winch, si controllano tutte le scotte e le drizze. Uno dei winch è elettrico (optional) ed è molto comodo soprattutto quando si issa l’imponente randa (benché scorra agevolmente sui suoi carrelli) o occorre cazzarla quando il vento preme.

L’armo sembra ben calibrato, con il genoa che si sovrappone alla randa fornendo una buona potenza sull’onda. Si riesce a mantenere tutta tela fino 25 nodi prima di ridurre. Chi timona, vista la posizione “ammezzata” riesce a condividere sia la vita del pozzetto che quella del prendisole. Una volta impostata la rotta, quando piove o fa freddo, si può gestire la navigazione comodamente dal salone.

 

Dati

Lunghezza f.t. m 14,98

Larghezza m 7,99

Pescaggio m 1,25

Dislocamento kg 15.700

Serbatoio acqua lt 700

Serbatoio carburante lt 2 x 470

Motori 2 x Volvo Penta D2 55 cv SD

Superficie velica totale mq 141

Omolog. CE categoria A/14

Progetto Berret-Racoupeau Interni Isabelle Racoupeau

www.fountaine-pajot.com 

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