02 January 2017

Rolex Sydney Hobart: bravo Francesco Mongelli, che bella vittoria!

Il Vor 70 Giacomo ha vinto la classfica overall in tempo compensato grazie anche al "nostro" navigatore Francesco Mongelli. Il Maxi 100' Perpetual Loyal stravince in tempo reale abbattendo il record precedente

Rolex sydney hobart: bravo francesco mongelli, che bella vittoria!

 

 

 

 

 

Perpetual LOYAL di Anthony Bell e Giacomo di Jim Delegat sono i due vincitori della 72° Rolex Sydney Hobart Yacht Race, la regata di 628 miglia tra l’Australia e la Tasmania che si prende il via il 26 dicembre di ogni anno dal 1945. Il primo, un maxi di 100 piedi, ha tagliato per primo, in tempo reale, il traguardo di Hobart. Non solo, ha anche disintegrato il record precedente di Wild Oats XI (otto volte vincitore in tempo reale), che durava dal 2012, abbassandolo di quasi cinque ore. Il nuovo tempo di riferimento è 1 giorno, 13 ore, 31 minuti e 20 secondi.

 

Il secondo yacht è invece il Vor 70 neozelandese (ex Groupama, vincitore della Volvo Ocean Race 2011-2012) che ha vinto in tempo compensato, aggiudicandosi così la Tattersall’s Cup. Giacomo è stato anche il secondo yacht a finire la regata a meno di due ore dal maxi Perpetual LOYAL. Con un tempo di 1 giorno, 15 ore, 27 minuti e 5 secondi Giacomo ha navigato più velocemente dell’ormai vecchio record di Wild Oats XI. A bordo di Giacomo anche l’italiano Francesco Mongelli nel ruolo di navigatore. Una bella notizia per la vela italiana, protagonista di una grande performance in una delle regate d’altura più importanti e dure al mondo.

 

E sono quindi proprio le sue dichiarazioni a fine regata che ci piace riportare per prime: “battere il vecchio record e vincere in overall è il risultato migliore che puoi aspettarti da una regata. Vincere questa regata è come laurearsi per la vostra professione. L’equipaggio ha lavorato senza sosta dall’inizio alla fine per tirar fuori il meglio dalla barca. In ogni situazione meteo abbiamo lavorato alla grande per reagire in tempo reale. Questo equipaggio la le qualità perfette per questo tipo di regata. Non ho mai visto un gruppo di persone con così tanta esperienza di vela insieme".

 

Complimenti a Francesco Mongelli, velista romano ormai basato a Viterbo da anni. Questa è stata la sua seconda partecipazione alla Rolex Sydney Hobart: la prima fu nel 2014 sempre a bordo di Giacomo ma finì con un disalberamento che costrinse barca ed equipaggio al ritiro. Per la cronaca, lo yacht è il primo non australiano a vincere la regata dal 2007, quando vinse la barca americana Rosebud di Roger Sturgeon.

 

Dopo la vittoria, l’armatore Jim Delegat ha raccontato “abbiamo capito velocemente che le prime 18-20 ore sarebbero state la parte cruciale per vincere la regata. Siamo andati fuuori incontrando condizioni eccezionali con il vento alle spalle. Abbiamo doppiato l’isola Tasman Light con un buon tempo di riferimento per buttarci nella sifda finale, attraversare Storm Bay e risalire il Derwent River prima che il vento mollasse”.

 

Per quanto riguarda la super prestazione di Perpetual LOYAL, questa è stata la dodicesima volta nella storia della regata che il record viene battuto. Il maxi ha lottato ad armi pari con  Wild Oats XI, restandole anche dietro durante la discesa delle coste del Nuovo Galles del Sud nel Mar di Tasmania, fino a un’avaria idraulica che ha messo fuori gioco il maxi della famiglia Oatley con Mark Richards al timone. “Peccato – ha commentato l’armatore Anthony Bell –, è stato triste vederli rompere, avremmo voluto giocarcela contro di loro. Ma queste sono le regate”. A bordo di Perpetual LOYAL erano impegnati velisti come Brad Kellett, alla sua 25° regata, Pablo Arrarte e Justin Clougher già a bordo del maxi Comanche vittorioso lo scorso anno e il velista olimpico Tom Slingsby. Il navigatore era Tom Addis, a bordo di Wild Oats XI durante il record del 2012.

 

Lontano dai riflettori della vittoria ci sono le storie di decine e decine di imbarcazione e centinaia di velisti che ogni anno prendono parte a questa regata, e il loro obiettivo principale è terminarla. E quest’anno è andata bene, i ritiri sono stati soltanto cinque e barche ed equipaggio sono sani e salvi. Qui condizioni meteo e avarie ogni anno decimano la flotta  e tagliare il traguardo è il primo e decisivo obiettivo. Delle 88 barche che hanno preso il via ben 83 hanno terminato la regata. Da notare un’altra curiosità: dal 1965 nessuno è più riuscito a difendere la Tattersall’s Cup, il trofeo assegnato a chi vince la regata in tempo compensato. L’ultima barca a riuscire nell’impresa è stato il 38 piedi Freya dei fratelli norvegesi Halvorsen, che vinse tre volte di fila tra il 1963 e il 1965, un’epoca lontana quando la flotta era composta da imbarcazioni lunghe la metà di quelle attuali.

 

L’appuntamento per il prossimo anno è fissato per martedì 26 dicembre 2017: chi vorrà vincere sarà sicuramente già al lavoro!

 

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