Il concept del MIA 6.3, elaborato dall’architetto Massimo Franchini è definito da linee tese, superfici diamantate e diedri slanciati che offrono volumi generosi e garantiscono un elevata abitabilità, pur mantenendo la linea di cintura bassa e slanciata.
I layout interni, elaborati dall’architetto Marco Veglia, sono disponibili in varie versioni con o senza cabina equipaggio e tutti altamente personalizzabili secondo i gusti e le esigenze dell’armatore. E altrettanto personalizzabili sono i décor, su proposta articolata e flessibile del cantiere.
Il layout del primo esemplare di MIA 6.3 è basato su tre cabine doppie con tre bagni, per una superficie complessiva di 55 metri quadrati abitabili e calpestabili sottocoperta, mentre gli spazi utilizzabili dagli ospiti in coperta salgono a 68 metri quadrati.
L’armatore dispone di una suite a tutto baglio, con spogliatoio walk-in separato, beauty corner e salottino indipendente che si estende a 26 metri quadrati, espandibili a 30 con lo studio a dritta nave al posto del bagno della cabina ospiti. La cabina Vip a prua di 16 metri quadrati è arredata con lo stesso stile della suite armatoriale. La cabina ospiti di 14,5 metri quadrati è a letti singoli sovrapposti a L, ma può essere arredata con un letto matrimoniale queen size. MIA 6.3 dispone di cabina equipaggio con bagno, allestibile a uno o due letti, e ingresso indipendente dalla coperta.
La carena è stata sviluppata dall’ingegnere Roberto Prever dello studio Naos di Trieste ed è stata ottimizzata per l’applicazione della propulsione di due motori Volvo Penta IPS 950 di 725 cavalli ciascuno, con cui MIA 6.3 può navigare a 34 nodi di velocità massima, con un consumo di soli 140 litri orari complessivi a 22 nodi di crociera, per un’autonomia a questa velocità superiore alle 450 miglia.
Larga 5,24 metri MIA 6.3 si è rivelata sin dai primi studi in CFD molto stabile, morbida sull’onda e confortevole in navigazione.
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