19 September 2015

Grand Soleil 43

Elegante e molto performante, riesce a unire in modo intelligente tradizione e innovazione. È uno yacht che si presta anche a lunghe crociere grazie ad una vivibilità eccellente sia sopra che sottocoperta...

Grand soleil 43

 

Elegante e molto performante, riesce a unire in modo intelligente tradizione e innovazione. È uno yacht che si presta anche a lunghe crociere grazie ad una vivibilità eccellente sia sopra che sottocoperta.

 

Continua il rinnovamento della gamma dei Grand Soleil nella direzione dell’eleganza e delle prestazioni. Il Cantiere del Pardo, dopo il successo del Grand Soleil 39, ha affidato nuovamente a Claudio Maletto il compito di disegnare linee d’acqua, piano velico ed appendici, mentre ha commissionato ad Harry Miesbauer e ad Attivo Design il progetto degli interni e, in generale, la definizione dello stile della barca.

Frutto dell’evoluzione del riuscito family design che il cantiere aveva introdotto con Grand Soleil 54 del 2009 firmato da Luca Brenta, il Grand Soleil 43 è uno yacht estremamente performante, ma anche raffinato, dalle linee pulite che miscela sapientemente sportività ed eleganza.

Caratterizzato da una costruzione raffinata di scafo, coperta e allestimenti interni e impreziosito da assemblaggi curati e buone finiture, offre un comfort di bordo eccellente grazie ad interni luminosi e ben organizzati e a superfici di coperta ampie e poco ingombre di manovre.

 Interni

Lo stile degli interni riprende i motivi caratteristici già introdotti sul 39 e sul 47, dove convive un’impronta minimalista arricchita da diversi richiami classici. Su tutto spiccano i lunghi pensili laccati chiari della dinette che corrono sopra grandi finestrature a murata, a contrasto con le essenze lignee dalle venature marcate.

Molto luminosi, tutti gli ambienti paiono più grandi di quello che realmente sono, così è anche per la dinette, caratterizzata da un largo corridoio continuo che unisce la discesa alla cabina di prua. Il quadrato ha dimensioni generose e dispone di una panca centrale scorrevole a scomparsa sotto al piano del tavolo che può essere utilizzata anche come stivaggio. Un difetto riscontrato pure sulla sorella più grande è la presenza dell’albero passante che impedisce l’accesso dal lato prodiero della panca a C. Il divano sulla murata opposta ha una lunghezza non sufficiente per un utilizzo come cuccetta, poiché cede spazio al carteggio che, per contro, offre buone superfici di lavoro con vista sul mare garantita dalle finestrature all’altezza degli occhi.

La cucina disposta a C ha superfici di lavoro ben sviluppate, con stipi e stipetti organizzati a creare uno spazio di stivaggio eccellente. Sulla murata opposta è ricavata la toilette centrale che, nonostante dimensioni contenute, risulta fruibile grazie ad un’ergonomia ben pensata.

Ci sono piaciute le cabine gemelle di poppa con sufficiente disimpegno e cuccette grandi, pur se non eccessivamente larghe ai piedi. L’armatoriale di prua ha un letto ampio e un generoso disimpegno dal quale si accede al bagno con box doccia separato.

In generale, sia nel mobilio, sia nella scelta della ferramenta di bordo, si nota una pregevole attenzione al dettaglio, con materiali di qualità e finiture curate tanto negli assemblaggi come nella realizzazione delle varie parti.

Buona l’accessibilità da tre lati al vano motore.

 LA PROVA COMPLETA SUL NUMERO DI MAGGIO 2013 DI VELA E MOTORE

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