Heron 38, il varo tra qualche mese

La novità, rispetto ad Heron 56, è l’inserimento nell’opera viva dei pattini di sostentamento idrodinamico, da mezza nave fino a poppavia.

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Si allungano di qualche mese i tempi per il varo del primo modello di Heron 38. Un “ritardo” voluto dal Ceo di Heron Yacht, Roberto Bello, che non ama la corsa al completamento dello yacht a ogni costo, ma preferisce che ogni unità del cantiere romano «abbia un anima e si identifichi con un’emozione». Heron 38 avrà linee d’acqua ridisegnate, al meglio le diverse propulsioni previste che, nel primo modello, saranno fuoribordo e di ultima generazione. La novità, rispetto ad Heron 56, è l’inserimento nell’opera viva dei pattini di sostentamento idrodinamico, da mezza nave fino a poppavia, per agevolare la planata e sfruttare appieno la potenza dei motori. È stato ridotto inoltre il peso totale dell'imbarcazione, aumentando velocità e autonomia. Lo studio degli arredi ha subito rallentamenti per trovare soluzioni pratiche, in grado di sfruttare la volumetria interna al millimetro. La versione standard avrà una cabina con letto doppio, bagno separato con doccia integrata. A richiesta si potranno avere due letti di dimensioni ridotte al di sotto del piano di coperta, in corrispondenza della zona di guida.

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