24 August 2019

Hunter 41 DS, usato garantito

Una grande barca a vela che si manovra con la facilità di una piccola, garantisce veleggiate emozionanti con venti moderati. Interni accoglienti e spaziosi con due cabine e due bagni. C’è anche una più rara versione a tre cabine
I costruttori di barche in America sono pochi se paragonati alle coste e alla popolazione, tuttavia i cantieri sono diventati famosi per la solidità e la bellezza delle loro barche.
Nel passato erano famosi Columbia, Morgan, Bristol e i più recenti Morris e Island Packet. Le loro barche, con un carattere deciso e un design più “oceanico” che mediterraneo facevano parte di produzioni modeste se non addirittura custom.
Hunter Marine è l’eccezione: è un cantiere industriale paragonabile a Bénéteau e Jeanneau, con linee di prodotto dedicate al charter e alla crociera. Il suo concorrente a stelle e strisce più diretto è Catalina.
L’azienda inizia la sua attività nel 1973 e nel 2012 è stata venduta a David Marlow, fondatore della serie di yacht a motore Marlow Yachts, ma prodotta in Cina.
Hunter non ha mai avuto un designer di spicco e molte carene sono nate nell’ufficio tecnico del cantiere con la collaborazione di Glenn Henderson. La produzione era di circa 1.000 barche all’anno prima della crisi, con un picco di 2.000 di unità quando i dipendenti erano oltre 450. Oggi si punta sulla qualità e vengono costruiti circa 50 modelli all’anno e i dipendenti sono scesi a 60. Vendere un Hunter in Europa non era e non è facile.
Nel passato il costo e il trasporto incidevano notevolmente sulle vendite e solo quando il dollaro scendeva si creava una certa regolarità di acquisti, ma sempre piuttosto oscillante.
Questi yacht, quando sono in navigazione si riconosco facilmente, perché hanno le sedute a poppa, finestrature imponenti sulla tuga e rollbar per la scotta della randa.
Molto spesso, di primo acchito, vengono definiti “bruttini”, ma di fatto Hunter premia la comodità in crociera e, una volta a bordo, si dimentica quell’estetica un po’ da Suv che li caratterizza.

NEL CUORE DEL 41 DS

Prodotto dal 2005 al 2012 con la stessa carena del 41 AC, è stato eletto nel 2006 Cruising World Boat of the Year.
La costruzione dello scafo è monolitica laminata a mano per il fondo, murate in sandwich, controstampo per gli interni, mentre la coperta è in sandwich di balsa con falchetta strutturale (niente teak).
Le manovre passano sopra alla deck house, attrezzata con vetri fissi e un osteriggio apribile. Il pescaggio negli Hunter è quasi sempre contenuto: la barca della nostra prova era a pescaggio corto (1,52 metri contro 1,98 m della versione standard) con bulbo e alette ed era l’ideale per navigare nella Laguna veneta, dove si è svolta la prova in navigazione.
A differenza di alcuni modelli europei non mancano i gavoni (ve ne è uno di dimensioni ragguardevoli a poppa) e ci sono un solo timone, la discesa verso il mare, un tavolino, ampio bimini e capottina.

INTERNI E IMPIANTI

Nulla è lasciato al caso. La sensazione è di una barca completa, con finiture di livello medio-alto, pagliolo in laminato e piano cucina in corian. L’altezza interna è di ben 2,13 metri.
La versione più diffusa prevede due cabine, con quella di prua che ha bagno dedicato, molto ampio, mentre la versione a tre cabine è più rara. Ben studiato tutto l’ambiente interno che è molto vivibile (e quindi adatto per lunghe crociere), grazie all’abbondanza di luminosità e spazio. Da segnalare il grande divano della dinette con tanto di cassetto sottostante.
Gli impianti sono molto razionali e curati, in particolare quello elettrico (a 220 V).
Bene anche il posizionamento del motore, ben accessibile sotto alla scaletta di ingresso. Secondo le nostra esperienza la versione con Yanmar da 54 cv rispetto al 40 cv e con la maggiorazione dei serbatoi carburante rappresenta la scelta migliore.

LA PROVA

La barca ha un albero Selden da 16 metri con avvolgiranda, per cui soffre un po’ con le brezze e predilige un vento dai 13 ai 18 nodi. La randa avvolgibile, infatti, è più comoda, ma sottrae circa 7 metri quadrati dal piano velico standard. La pala del timone non va mai in stallo e l’angolo di bolina è dignitoso sui 47°. La velocità media si attesta sui 5,5 nodi.

HUNTER 41 DS in sintesi

L’armatore tipo
Semplice e funzionale è l’deale per chi ama la vela, la comodità e vuole navigare con la famiglia.

I dati
Lunghezza f.t.m 12,29
Larghezz am 4,04
Pescaggio m 1,52/1,98
Dislocamento kg 8.800
Superficie velica78 mq (R+G 100%)
Alberi 1
Motore 1x 40 o 54cv
Carburante lt 136
Acqua lt 350

I difetti
Boiler con corrosione
Ossidazione prese a mare

LA QUOTAZIONE

Da 70.000 per i modelli più datati e con qualche lavoro di manutenzione da fare a 90.000 euro per un modello più recente e ben tenuto.
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