I magnifici 7 della Volvo Ocean Race

Vi presentiamo i 7 team in gara nella Volvo Ocean Race, il giro del mondo a tappe appena partito da Alicante in Spagna

Mapfre (Spagna)

Seconda partecipazione per il team che porta i colori del colosso assicurativo spagnolo guidato da Xavi Fernandez che vanta un’esperienza poliedrica tra Olimpiadi e oceano. Guida un team di talento e medaglie grazie al fedele navigatore Juan Vila, il veterano Rob Greenlagh e le stelle olimpiche Blair Tuke (stesso curriculum olimpico di Xavi, ma una America’s Cup appena vinta con Team New Zealand) e Támara Echegoyen, oro a Londra nel match race e campionessa mondiale di 49er FX. Che sia la volta buona?

Dongfeng (Cina/Francia)

Anche per Dongfeng si tratta della seconda partecipazione con lo zoccolo duro dei velisti rimasto invariato. Finanziato dalla join venture cinese di Volvo, ma animato dalla lunga esperienza oceanica francese, il team guidato dallo skipper Charles Caudrelier ha ambizioni serie. L’atleta transalpino, infatti, vanta già una vittoria con Groupama e insieme ai fidati Pascal Bidegorry, Kevin Escoffier e Jeremie Beyou, i cinesi Wolf, Horace e Black e le stelle olimpiche Marie Riou e Caroline Browner hanno tutte le carte in regola per giocarsi la vittoria finale.

Team Brunel (Olanda)

Uno degli sponsor più longevi del circuito, anche in questa edizione la società olandese si affida allo skipper Bowue Bekking per conquistare l’ambito trofeo. Bowue, alla sua ottava Volvo, ha raccolto un team che non nasconde le sue ambizioni, anche solamente per la presenza della star del momento Peter Burling (foto sopra). Insieme a Blair Tuke ha conquistato l’oro a Rio nel 49er e l’America’s Cup con Emirates Team New Zealand ed ora su un’imbarcazione diversa dal suo prodiere cerca la tripletta nella vela. C'è anche un nucleo italiano con il triestino Alberto Bolzan e l’italoargentino Maciel Cicchetti.

Team Vestas 11th Hours Racing (Danimarca/USA)

Lo skipper Charlie Enright insieme a Mark Towill dopo la scorsa esperienza su Alvimedica ereditano lo sfortunato Team Vestas cercando il riscatto dalla passata edizione. Supportati da 11th Hours Racing, un programma della fondazione Schmidt Family per spingere un cambiamento nella salute degli oceani, si propongono di fare una campagna totalmente sostenibile. Assieme a loro alcuni veterani, due ragazze olimpiche come Hannah Diamond e la danese Jena Mai Hansen, bronzo 49er FX a Rio e dei giovani “esperti” come Nick Dana e Tom Johnson.

Turn the Tide on Plastic (Nazioni Unite)

Prima imbarcazione a gareggiare sotto la bandiera delle Nazioni Unite, finanziati dalle fondazioni Mirpuri e Ocean Family portano un messaggio molto forte di sostenibilità degli oceani sotto la guida dalla veterana skipper inglese Dee Caffari. Team più giovane della flotta e con la maggior presenza di donne, vede a bordo l’unica italiana Francesca Clapcich. Insieme a lei molti altri esordienti tra cui la laserista irlandese Annalise Murphy (argento a Rio nel laser) e un tocco di esperienza con Martin Strömberg , alla terza Volvo (una vittoria con Groupama) e Liz Wardley, al suo terzo giro del mondo.

Team AkzoNobel (Olanda)

Il team più discusso di tutta la flotta a causa delle vicende avvenute la settimana prima della partenza. Primo a dichiarare la sua partecipazione sotto la guida dello skipper olandese Simeon Tienpont, ha raccolto intorno a sé un team invidiabile di veterani con Brad Jackson, Jules Salter e Joca Signorini (12 Volvo Ocean Race e quattro vittorie in tre) e giovani promesse come la brasiliana Martine Grael. La situazione è esplosa un paio di giorni prima della inport race di Alicante, quando lo skipper è stato licenziato per un’imprecisata violazione contrattuale, e la guida dell’equipaggio affidata a Brad Jackson. Sembrava questa la formazione finale quando il giorno prima della partenza Simeon Tienpont è riuscito a vincere la controversia con AkzoNobel e tornare ad Alicante in tempo con il diritto di riappropriarsi del suo ruolo. Senza, però, i veterani Jackson, Slater, Signorini e Kirby e con un membro dell’equipaggio in prestito da Scallywag (Antonio Fontes) AkzoNobel ha lasciato Alicante alla volta di Lisbona in un clima di stupore generale, ed è facile immaginare che la vicenda sia ben altro che chiusa.

Team Sun Hung Kai Scallywag (Hong Kong)

Ultimo arrivato della flotta, il team di Hong Kong raccoglie lo zoccolo duro dell’esperienza SuperMaxi 100 Scallywag guidato dall’istrionico David Witt, esperto velista australiano con diverse Sydney Hobart alle spalle. Autoproclamatosi outsider della flotta, convinti a navigare con un equipaggio inferiore rispetto agli altri team per risparmiare peso e perché (parole dello skipper) “la barca è estremamente sottopotenziata”, promettono sorprese dal punto di vista della navigazione. A bordo un giovane vincitore della Volvo come Luke Parkinson, il veterano Steve Hayles e Annemieke Bes, argento nel match race a Pechino 2008.
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