18 October 2020

Ieri la partenza del GP D’ITALIE – Coppa Alberti

25 Mini 6.50 alla partenza del Grand Prix d’Italie in programma da ieri al 23 ottobre, 500 miglia in coppia con partenza e arrivo a Genova. Flotta quanto mai eterogenea con i ‘soliti noti’ e molti emergenti nelle due Classi Serie e Proto

L’inedita e numerosa flotta dei ministi ha popolato le banchine dello Yacht Club Italiano per la partenza del GP d’Italie - Coppa Alberti che si è svolta ieri. Numeri in crescita per questa Classe che tante soddisfazioni ha dato al nostro Paese; giova ricordare che proprio nel 2019, Ambrogio Beccaria ha vinto – primo italiano – la MiniTransat aggiudicandosi nella classe dei Serie l’edizione numero 22 della transatlantica in solitario dei Mini 6.50, da sempre palcoscenico dei grandi campioni.


A Genova, le miglia sono meno e la regata si corre in coppia, ma la bellezza del percorso e le condizioni meteo imprevedibili l’hanno resa un appuntamento immancabile per i ministi del Mediterraneo – anche in vista della prossima MiniTransat che si terrà nel 2021.


"Lo scorso inverno ci siamo allenati a Genova con una parte della flotta Mini – spiega proprio Ambrogio Beccaria, presidente della Classe Italiana Mini 6.50 – e sono molto contento dei progressi e della consistenza dei navigatori che frequentano la nostra classe. Regate come questa sono molto impegnative: non hai i ritmi lunghi dell’oceano, ma sono estremamente tecniche, complicate dal punto di vista tattico e particolarmente faticose perché su percorsi così ‘corti’, alla fine non molli mai”.


Con 25 equipaggi iscritti, la regata si preannuncia interessante e molto aperta, particolarmente nella categoria dei Mini di Serie, di gran lunga la più rappresentata con 23 barche in partenza. In questa classe sono presenti tutti gli ultimi modelli omologati, compresi il Pogo 3 che domina il circuito da cinque stagioni, gli Scow a prua tonda come il Vector o il Maxi, e il Wevo, nuova proposta tutta italiana costruita il cantiere Cima Boats su progetto di Oris D'Ubaldo. È proprio a bordo di un'esemplare di Wevo che, presso il cantiere dello Yacht Club Italiano, il giovane Matteo Sericano si sta preparando all'esordio con la nuova barca.


Nella lista degli iscritti ritroviamo veterani della classe Mini come Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi, l'equipaggio della Marina Militare sempre a bordo del Pogo 3 Pegasus; Luca Del Zozzo, che dopo una prima partecipazione alla MiniTransat 2009, inizia una nuova campagna a bordo del Maxi 650 Race = Care e ha già partecipato quest'estate alle regate francesi in Atlantico. Con una barca gemella si presenta Giammarco Sardi con Antistene dopo aver corso tutte tre le regate spagnole in Mediterraneo. Stesso percorso per Alberto Riva e il Vector 6.50 Celissima.doc: con alle spalle tre regate in Spagna che ha concluso al secondo posto le prime due e vincendo l'ultima.


Tra i nuovi arrivati già protagonisti, è presente lo skipper uruguaiano Federico Waksman che a bordo del suo Pogo 3 Like Crazy si è fatto notare in Catalogna vincendo le due prime prove di stagione e chiudendo la terza al secondo posto. Presente anche l'equipaggio Farci/Ichino sul Ginto 520 vincitore della prima regata del calendario italiano, l'Arcipelago 650 che si è disputata a settembre con poco vento.


Per l'assegnazione del Trofeo Challenge Coppa Alberti al primo overall, almeno sulla carta lo skipper francese Manneville con il suo prototipo Manuard del 2007, dispone di una barca molto più performante del Paris Texas (prototipo vintage del 1991), ma avrà molto da fare per difendersi contro le nuove generazioni di Mini di serie.

I percorsi
I partecipanti saranno impegnati su 2 percorsi alternativi che saranno decisi a ridosso della partenza - anche in considerazione delle condizioni meteo:
Percorso 1: Genova - Capraia - Giannutri - La Caletta – Genova per Mm. 530 circa
Percorso 2: Genova – Bocche di Bonifacio - Giannutri – Genova per Mm. 488 circa.

La Classe Mini 650: è composta da prototipi e barche di serie.
Le due classi hanno in comune le dimensioni, ovvero: 6,5 metri di lunghezza massima, 3 metri di larghezza, 7 vele in totale e le dotazioni di sicurezza; oltre a un bordo libero minimo di 0,75 metri, un'altezza interna di 1,40 metri e i volumi per garantire l'inaffondabilità. Le due classi sono sottoposte a test di stabilità.

A detta di molti, i prototipi rappresentano la classe più Open che ci sia. Una classe in cui, come si dice, “tutto quello che non è espressamente vietato è autorizzato”. È proprio per questo che da sempre i Mini rappresentano un laboratorio per provare innovazioni e soluzioni progettuali. Per essere omologate di serie, devono essere costruite dieci barche identiche. Dopodiché non sono monotipi nel senso stretto, considerato che sono possibili variazioni e modifiche alla barca, ovviamente nei limiti del regolamento.

Come di consueto è possibile seguire la flotta in tempo reale a questo link.

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