Al momento della sua presentazione il Clipper 37’ ha suscitato uno scalpore come raramente è dato vedere per un’imbarcazione. I quotidiani, le riviste specializzate italiane e straniere hanno parlato soprattutto di lei, “la barca di Bertone”, come ormai generalmente la chiamano; i critici e gli ammiratori hanno trovato subito materia per accanite discussioni; insomma se con questo nuovo modello la Crestliner voleva “fare notizia”, ci è riuscita in pieno.
E la barca, così come si presenta, non può non richiamare immediatamente l’attenzione vuoi per quel suo muso da rana, vuoi per le sue linee crude, aggressive, vuoi per l’aspetto generale da fantascienza, da barca fatta per navigare sui canali di Marte.
Per interderci meglio, diciamo che il suo aspetto provoca lo stesso choc che, a suo tempo, determinò la spigolosa Giulia al suo apparire sul mercato automobilistico.
Il direttore della Crestliner, ingegner Suvero, dice che l’idea base è quella di una “house boat” o casa-barca veloce e navigante, da utilizzare soprattutto all’ormeggio per quanto riguarda l’abitabilità e le comodità, sfruttandone velocità e tenuta di mare per gli spostamenti rapidi dall’uno all’altro porto.
Porti che, immagino, per una barca come questa, saranno soprattutto quelli di Saint Tropez, Rapallo, Porto Santo Stefano, Porto Cervo, Ischia (Capri meno perché è difficile trovare posto).
Vista sotto questo aspetto, direi che la barca ha perfettamente raggiunto il suo scopo: salite a bordo e una musichetta trasmessa da un impianto stereofonico vi accoglie come a bordo degli aerei dei voli transatlantici; arrivate in quella che è chiamata la plancia di comando e c’è tutto, una quantità di strumenti degna di un jet, con tanto di impianto interfonico di comunicazione tra plancia e pozzetto.
Ve lo immaginate che gioia sussurrare: “motore uno pronto, motore due pronto, attenzione, molla a poppa”. E mentre dite questo, sapete che la vostra voce, diffusa dall’altoparlante, verrà udita da tutta la gente in banchina che assiste alla partenza. Poi schiacciate un bottone e tac, l’escondaglio entra in funzione; un altro, e su l’àncora.
Ron, ron, ron, si esce dal porto e voi, e con estrema noncuranza, abbandonate il timone e vi spostate sul divano di prua utilizzando il telecomando.
Credetemi, queste sono grosse soddisfazioni alle quali l’abilissimo progettista deve avere pensato, così come al radiotelefono, all’impianto di condizionamento, al televisore, alla doccia nel pozzetto di poppa, per venire incontro ai desideri della potenziale clientela, che apprezzerà nel giusto valore queste comodità.
Questo è il Clipper 37’ : una barca fatta per le vacanze felici, per i weekend sulla Costa Azzurra, un pezzo della nostra casa, del nostro ufficio, della nostra automobile trasportata sull’acqua.