11 July 2012

Il ritorno “italiano” del Britannia

Sarà uno studio di progettazione navale italiano a far rinascere lo yacht reale inglese appartenuto tra il 1893 e il 1936 al Principe Edoardo VII e a suo figlio, re Giorgio V...

Il ritorno “italiano” del britannia

Il Britannia originale, progettato dallo scozzese George Watson, era costruito in legno e acciaio, aveva una lunghezza di 37 metri e l’armo a cutter aurico. All’epoca vinse 231 regate e nel 1931 fu convertito in J-Class, su progetto di Charles Nicholson, con armo a sloop bermudiano.

Per volontà del sovrano venne affondato alla sua morte nei pressi dell’isola di Wight. Una replica in legno lamellare del glorioso Royal Cutter Yacht è stata realizzata in Russia tra il 1993 e il 2009, ma a causa di problemi legali fu trasferita prima in Norvegia e infine venduta a una fondazione inglese dell’isola di Cowes, dove è arrivata lo scorso 4 febbraio, che la sta allestendo per impiegarla a fini di beneficenza.

Nel 2011 lo Studio Faggioni di Cadimare, in provincia della Spezia, è stato coinvolto nel progetto, coordinato dall’italo-inglese Giuseppe Longo, già project manager per i restauri di Lulworth del 1920, Iduna del 1939 e Patience del 1931.
L’architetto Faggioni progetterà gli interni (guarda la gallery), un nuovo piano di coperta (foto), le manovre e l’armo a sloop bermudiano, con un albero in legno alto 54 metri e una superficie velica di circa 850 mq (piano velico).

Il ritorno in mare del nuovo Britannia è previsto nei primi mesi del 2014.

www.k1britannia.org  www.studiofaggioni.com

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