di Tomas Gazo
30 October 2017

Grael: "Se mi vorranno in Coppa sono disponibile"

Intervistato in occasione del campionato europeo Star di Sanremo, Torben Grael ci ha raccontato i progetti per il futuro, e se dovesse arrivare una chiamata per la Coppa, pensa di essere disponibile. E intanto si preoccupa per la figlia Martine a bordo del VOR65 AkzoNobel
Confuso tra la folla degli staristi sembra un velista come tanti altri. Anche se detentore di cinque titoli olimpici, cinque titoli europei nella classe Star e una ventina di mondiali in varie classi comprese le due partecipazioni alla Volvo Ocean Race con la vittoria del 2009 e il successo alla Louis Vuitton Cup del 2000 come tattico a bordo di Luna Rossa senza dimenticare la vice presidenza della World Sailing.

Invece Torben Grael, un velista che ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere, è lì in attesa della cerimonia di inaugurazione del Campionato Europeo Star come tanti altri suoi colleghi. Pronto a scendere in acqua e a mettersi alla prova, lui che di prove vinte ne può contare veramente tante.

È la prima volta in acque sanremesi?
No, nel 1984 ho regatato qui per la Cup Med dei Soling (trascura il fatto che, proprio in quell’anno, ha conquistato l’argento nella stessa classe ai Giochi Olimpici di Los Angeles, ndr)

Che cosa si attende da questo Campionato Europeo?
Non ho pensato di partecipare per conquistare risultati particolari, sono venuto soprattutto per rivedere gli amici, andare in regata e per divertirmi ancora (l’incontro con Grael è avvenuto prima dell’Europeo Star dove, invece, ancora una volta ha dimostrato di essere un vincente, ndr).

Progetti per il futuro?
Al momento ho molti impegni anche oltre alla vela agonistica. Sono vicepresidente della World Sailing e Coordinatore tecnico del Comitato olimpico brasiliano

Non pensa a ritornare in Coppa America magari sempre con Luna Rossa?
Questo non dipende da me, se mi vorranno penso di poter essere disponibile

È d’accordo sulla scomparsa dei catamarani in Coppa e sul ritorno dei monoscafi?
I catamarani sono certamente interessanti, rappresentano un progetto interessante ma credo che i monoscafi siano più aderenti alla realtà della vela. I cat hanno offerto un certo fascino alle regate di Coppa ma sono anche molto lontani dai velisti normali

Come vede la situazione di sua figlia Martine, impegnata nella Volvo, lei che ha partecipato a due edizioni vincendone una?
Quella regata presenta una certa dose di rischio, è un’impresa bellissima e rappresenta un’esperienza unica dove navigazioni affascinanti si alternano a momenti difficili. E i problemi che si sono creati all’interno del team non promettono bene

È preoccupato? Martine non è una velista impreparata
Sì, è una ragazza in gamba ma in quella regata non sei solo, dipendi dagli altri e gli altri devono essere all’altezza della situazione. Invece il fatto che siano sbarcati gli elementi più importanti e preparati dell’equipaggio non crea certo tranquillità. E Martine ha intenzione di partecipare a tutte le tappe.

Tommasino Gazo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime prove