10 August 2012

La prova dell'Uniesse 48 Open usato

Linee, qualità nautiche e cura delle finiture rendono questo fisherman/open, in produzione da 15 anni, molto richiesto e ne conservano il valore. Interni tradizionali con due cabine e un bagno...

Introduzione Uniesse 48 Open

L’Uniesse 48 Open, nato dalla matita di Fred Hudson, presenta linee senza tempo dal forte richiamo sportivo del fisherman d’alto mare, ma con un notevole comfort in navigazione e interni raffinati per niente spartani (ad esempio l’aria condizionata è prevista, in opzione, anche in pozzetto). Nel complesso i compromessi necessari per mediare tra la praticità e comfort risultano così accettabili.

Il fatto che oggi, 87 unità prodotte dopo il primo esemplare varato nel 1996, si trovi ancora in catalogo senza sostanziali modifiche all’originale (quella esteticamente più evidente è l’hard top in vetroresina), è la conferma dell’efficacia del progetto.

La prova

L'Uniesse 48 Open in prova montava due Man da 800 cavalli (proposti come optional, la versione standard monta i Cummins da 715 cv). Salendo a bordo si notano i primi compromessi: la barca è evidentemente studiata per rendere agevole la pesca d’altura, il basso bordo del pozzetto e il tuna door ne sono la conferma, ma l’enorme spiaggia di poppa su cui è possibile ospitare il tender e la passerella al centro dello specchio di poppa non sono certamente gradite ai pescatori.

Anche le bitte di poppa, installate alle estremità esterne del coronamento, non sono posizionate dove vorrebbe un pescatore.

Le dimensioni della barca non sono certo tali da porre in imbarazzo in manovra anche se, rispetto ad altre barche di differente concezione, iniziano ad essere percepibili l’effetto di una carena con un pescaggio significativo (1,5 metri di immersione massima a poppa) e il dislocamento di oltre 19 tonnellate.

La traslazione laterale non è quindi immediata e l’elica di prua è un accessorio che, in spazi angusti, è certamente utile sia per indurre l’evoluzione, sia per contrastare l’abbrivio laterale della prua.

La velocità al minimo, a circa 800 rpm, è di circa 8,6 nodi e risulta un po’ elevata tanto per muoversi all’interno dei porticcioli quanto per alcuni tipi di pesca alla traina.

Nel primo caso la soluzione è molto semplice ed è sufficiente navigare alternando l’uso dei motori mentre, per la pesca, è comunque consigliabile montare la trolling valve (per mantenere la velocità minima bassa).

A 1.200 rpm il 48 Open entra in planata con una velocità di circa 14 nodi e la crociera economica si raggiunge a 1.800 rpm, a oltre 27 nodi.

La crociera veloce è di circa 30 nodi a meno di 2.000 rpm e quella massima sfiora i 35 nodi con i motori prossimi a 2.200 rpm.

Questi dati, uniti a un comportamento della carena ottimale per stabilità in virata e dolcezza nel passaggio sull’onda, rendono il 48 Open una barca interessante per chi vuole navigare anche in condizioni difficili.

Per quanto riguarda la rumorosità dei motori in pozzetto, abbiamo rilevato un livello più elevato nel modello “hard top” a causa dell’effetto di riflessione del rumore proveniente dalla sala macchine esercitato dal top rigido rispetto al soft top.

Coperta e interni

Per quanto riguarda gli esterni si deve riconoscere al progettista il merito di aver adottato le soluzioni più concrete, a partire da una postazione di comando efficace e con eccellente visibilità, una dinette esterna comoda e al tempo stesso raccolta, dotata di blocco cucina esterno di facile utilizzo e un pozzetto non enorme, ma comunque funzionale.

Negli interni la divisione degli spazi è piuttosto tradizionale con due cabine ospiti, una doppia e una con letti gemelli, posizionate ai lati della scala con il locale servizi igienici in comune collocato oltre la zona pranzo - cucina.

In pratica questo locale e quello dei servizi privati dell’armatore sono simmetrici e posti tra dinette e cabina armatoriale. Sono state realizzate anche altre versioni come quella con due cabine e locale marinaio, che però non ha avuto molto successo.

Per i materiali di rivestimento, le proposte del cantiere per le essenze sono due versioni di noce tanganika: tonalità chiara (la più diffusa) e scura.

Sul mercato però si trovano altre unità custom prodotte nel corso degli anni su richieste specifiche.

La sala macchine e la spiaggetta di poppa sono un esempio di razionalità e corretto allestimento, anche se alcuni particolari potrebbero essere migliorati con modesto impegno. Ad esempio le valvole dei livelli ottici del combustibile e altre valvole non facilmente raggiungibili.

Costruzione e difetti

L’opera viva è realizzata con laminazione in monolitico (in single skin) di vetro e vinilestere, rinforzata da ossatura tradizionale con longheroni a Ω e paratie strutturali.

L’opera morta è in sandwich con anima in Airex ad alta densità, soluzione che, rispetto allo stampaggio in monolitico, permette, a parità di rigidità, di ridurre notevolmente il peso, ma può presentare alcuni problemi come gravi fenomeni di delaminazione tra pelli e core sulle murate e, in seguito a esposizione ad alte temperature dovute all’irraggiamento solare, hanno sviluppato gas e conseguenti grandi bolle.

Nel caso della produzione di Uniesse non abbiamo mai riscontrato problemi simili, ma abbiamo notato che, rispetto a quanto accade con il single skin, in caso di urto violento sulla parte alta delle murate, in corrispondenza del punto di impatto, la sollecitazione può giungere a comprimere il core generando leggeri avallamenti che, specie con le colorazioni più scure, risultano visibili nell’osservazione in controluce.

I DIFETTI

L’intralcio dato dalle bitte di poppa su cui può danneggiarsi il filo delle canne durante la battaglia per portare a bordo un grosso pesce, l’estensione della spiaggia di poppa e l’invadente presenza della passerella idraulica. A prora il motore del verricello è un po’ esposto all’acqua salata che
sale assieme alla catena ma, per migliorare la situazione, basta posizionare un grembiulino in materiale plastico che nasconda le parti interne dagli eventuali schizzi. Inadeguatezza della cucina elettrica interna con due sole piastre.

La sala macchine può richiedere migliorie degli impianti di poco impegno che saranno comunque richieste in occasione delle ispezioni per il rinnovo del certificato di Sicurezza.

Dati

I DATI

Lunghezza f.t. m 15,80

Lunghezza scafo m 14,67

Larghezza m 4,62

Serbatoio carburante lt 2.100

Serbatoio acqua lt 600

Omologazione Ce cat. B/14

Peso con motori kg 19.100

Motori Cummins cv 715 x 2

L’ARMATORE TIPO

Il 48 Open è ideale sia per l’appassionato di pesca sia per chi cerca anche un look accattivante

e qualità nautiche sopra alla media.

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