05 September 2012

La storia si raduna a Imperia

Ottantatré scafi per la diciassettesima edizione del Raduno di Vele d’Epoca. Un successo per uno dei meeting più datati del Mediterraneo, aperto il 5 settembre per concludersi il 9, che può vantare una partecipazione numerica anche superiore ai raduni di questa stagione

La storia si raduna a imperia

 

Ottantatré scafi per la diciassettesima edizione del Raduno di Vele d’Epoca. Un successo per uno dei meeting più datati del Mediterraneo, aperto il 5 settembre per concludersi il 9, che può vantare una partecipazione numerica anche superiore ai raduni di questa stagione. E non è soltanto la quantità a tenere banco, le barche ormeggiate nel bacino di Porto Maurizio sono una autentica prestigiosa vetrina della vela del secolo scorso.

Su tutte primeggia Adix, goletta aurica a tre alberi, che, con i suoi 64 metri di lunghezza, domina la flotta delle “consorelle” tra cui spiccano Elena, il 23 metri s.i. Cambria e gli unici quattro sopravvissuti 15 metri s.i., Tuiga, Hispania, Mariska e The Lady Anne, tutti ultra centenari.

Senza dimenticare la più anziana della flotta, il Pen Duick, varato nel 1898 e appartenuto al mito della vela francese Eric Tabarly, scomparso in mare mentre, proprio con questa barca, era in rotta per la Fife Regatta. Questa edizione del Raduno, purtroppo, ha avuto un prologo nefasto. La gru che stava calando in acqua Esterel, che ad Imperia avrebbe dovuto festeggiare i suoi primi cento anni di vita, si è ribaltata facendo affondare la barca con danni tali da impedirgli la partecipazione al Raduno.

Tommasino Gazo

 

Tommasino Gazo  

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