La prua, che termina con la delfiniera a protezione dell’àncora, è sgombra e il teak è interrotto soltanto dalla cuscineria del doppio prendisole. Subito dietro si trova la tuga, con il parabrezza negativo della plancia di comando. Prima di entrare all’interno, proseguiamo verso prua, tramite gli ampi passavanti, protetti dalla battagliola, che conducono ai gradini di accesso al pozzetto di poppa, protetto dall’hard top. Un divano frontemarcia è servito da un grande tavolo, mentre alle spalle dello schienale si trova un altro prendisole. Girando intorno al sunbed, si accede alla scalinata (solo tre gradini, ma scenografici) che porta alla plancetta bagno.
A sinistra della porta che immette nel salone interno c’è la scala che conduce all’upper deck, dove viene ripetuta la timoneria, con tre poltrone, che si possono usare come sedute, semplicemente abbassando il poggiareni, soluzione preferita da chi preferisce pilotare in piedi. Dietro la zona di comando troviamo un mobile wet bar. Il ponte principale, all’interno è dedicato alla socializzazione e alla convivialità: un grande salone con divani e tavolo, mobili, cucina ed elettrodomestici. Il divano a C, con il tavolo estensibile, si trova sulla murata di sinistra, alla stessa altezza della postazione del pilota, a dritta. A dividerli è la scala che conduce alla zona notte.
Lion Evolution 6.0 offre tre cabine e tre bagni, più una cabina opzionale per l’equipaggio. L’armatoriale è nella V di prua, illuminata da due vetrate che seguono lo scafo. A centro nave ci sono le due cabine per gli ospiti. Nella versione con motori fuoribordo, a poppavia delle due cabine guest si trova il garage per il tender, al quale si accede da un portellone sulla murata di dritta. Nelle versioni IPS o entrobordo, quello spazio è occupato dalla sala macchine e il tender viene stivato a poppa, per baglio o per chiglia, a seconda del modello scelto.
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