Innovazioni e uno sguardo deciso e consapevole sul futuro. Volvo Penta ha presentato una serie di novità di rilievo che puntano a offrire agli armatori prodotti sempre più all’avanguardia e, allo stesso tempo, una visione del futuro della nautica, e non solo, sostenibile. Le principali sorprese hanno riguardato l’anteprima dei nuovi modelli di motori D4 e D6 e del nuovo IPS, che ha identificato negli anni il marchio svedese, il D6-IPS, che arriva insieme alla seconda generazione dell’Electronic Vessel Control, il sistema di strumentazioni pensate per rendere la fruizione della nautica da diporto sempre più semplice e alla portata di tutti, che giunge a sedici anni dalla nascita della prima generazione. L’aggiornamento della nuova architettura elettronica assicura un download più veloce del software, una migliore diagnostica e tracciabilità, oltre a offrire la possibilità di passare a funzionalità aggiuntive in futuro. «Il sistema EVC2 collega e gestisce le comunicazioni interne tra il motore e la trasmissione, le leve e il display, offrendo ai proprietari di imbarcazioni funzionalità integrate e operazioni più semplici – ha spiegato Jonas Welinder, progettista di produzione elettronica marina di Volvo Penta -. Il nuovo EVC è stato realizzato con l’intento di creare un approccio completo al sistema a livello di imbarcazione, rendendolo più indipendente dalla trasmissione. Mentre il motore è l’unità di propulsione, l’EVC è la piattaforma elettronica che controlla funzionalità e caratteristiche. Ciò consente un facile montaggio e settaggio sia del motore sia di tutte le funzioni elettroniche EVC».
Il nuovo sistema permette ora un solo punto di connessione, indipendentemente dal numero di motori presenti nell’installazione, e mette a disposizione una gamma sempre più ampia di strumenti come il Low Speed e il DPS (Dynamic Positioning System). Il primo è una modalità a velocità ridotta, attivabile con le leva del gas, che riduce del 50 per cento la velocità dell’imbarcazione a regime minimo, passando dai classici 5-6 ad appena 2-3 nodi. Una funzione ideale durante gli ormeggi, la pesca o la navigazione nei canali. In pratica, nei primi 12 gradi di movimento della leva, il motore rimane al minimo e la velocità dell’imbarcazione viene ridotta da una frizione nella trasmissione. Il secondo, invece, consente tramite GPS e con l’utilizzo del joystick di modificare di pochi metri la posizione dell’imbarcazione che, una volta ferma, torna a mantenere quella scelta.
L’utilizzo del joystick, che abbiamo potuto provare in navigazione su ben quattro modelli di imbarcazione con motorizzazioni diverse, si è mostrato particolarmente pratico, con una sensibilità notevole e la possibilità, grazie anche al sistema Interceptor, di mantenere una perfetta stabilità della barca manovrando in modo più semplice rispetto all’utilizzo del timone, che può comunque essere ripreso in qualsiasi momento. Altra novità è il sistema Easy Connect che permette con un’app installabile su qualsiasi dispositivo mobile di essere in contatto con i dati della propria imbarcazione potendo gestirne anche più di una contemporaneamente, nel caso delle flotte. Consente altresì di connettersi ad altri utenti che utilizzano il sistema per creare una comunità e offre il vantaggio di poter inviare via mail le segnalazioni degli errori del sistema per una più facile e veloce manutenzione.
Lo sguardo sul futuro, invece, arriva anche da due ulteriori progetti. Uno lo abbiamo potuto provare ed è il self-docking system. Si tratta di un sistema automatico di ormeggio che consente all’imbarcazione di posizionarsi grazie a dei sensori montati a bordo e in banchina. La difficoltà per la commercializzazione deriva proprio dalla necessità di dotare i porti dei sensori, anche se si ipotizza uno sviluppo che possa permettere di farne a meno. L’altro, invece, è legato alle motorizzazioni elettriche, soprattutto nel ramo delle imbarcazioni commerciali. Volvo Penta ha già montato motori elettrici su alcuni battelli e sta implementando lo sviluppo alla ricerca del giusto compromesso tra durata delle batterie e utilizzo. Un progetto che parte dalla più ampia visione di Göteborg come città elettrica, con stazioni di ricarica nei porti che permettano di trasportare i passeggeri con autobus elettrici (che abbiamo potuto provare) via terra e da lì via mare, sempre con mezzi non inquinanti. Una visione ambiziosa, ma che potrebbe rappresentare una svolta per la nautica del futuro sul piano della sostenibilità.