04 February 2013

Pershing 50, la prova dell'usato

Una barca da corsa “prestata” alla crociera di lusso. Occorre esperienza per governarla, ma le soddisfazioni non tardano ad arrivare. Interni e finiture di alto livello...

LA PROVA

Pershing 50

Una barca da corsa “prestata” alla crociera di lusso. Occorre esperienza per governarla, ma le soddisfazioni non tardano ad arrivare. Interni e finiture di alto livello

Dieci anni fa il Pershing 50 fu eletta da Vela e Motore “Miglior barca a motore dell’anno 2003”.

Veloce come un offshore, elegante come una Bentley, comoda come la poltrona del capofamiglia e con una carena marina come una barca inglese, il 50 raggiunge otre 37 nodi anche con mari impegnativi e offre interni raffinati ed eleganti che non emettono rumori da girone infernale quando salti in mare, un’alchimia che riesce veramente a pochi. A conferma del fatto che, ancora una volta, Fulvio De Simoni e Pershing hanno saputo ribadire il loro carisma tracciando un solco profondo tra la buona cantieristica anonima e l’eccellenza del prodotto italiano di alta qualità.

PROVA
La barca del nostro test ha circa sei anni ed è equipaggiata con eliche di superficie. Fattore apprezzabile perché, pur essendoci anche quella con linea d’asse, il suo più naturale allestimento è con le trasmissioni Arneson che, in dislocamento leggero e meteo favorevole, la spingono a una velocità di crociera prossima ai 40 nodi e una di punta di circa 45.

Il giorno della prova il meteo non era certo favorevole ma, con uno stato del mare di grado 3-4 sostenuto da un vento di scirocco, le condizioni erano quanto di meglio ci si potesse augurare per valutare le potenzialità della carena e la solidità della costruzione.

Usciti dal porto abbiamo portato i motori in temperatura e affondato le leve di accelerazione tenendo la prua molto vicina alla direzione delle onde: le peggiori condizioni per la planata. In effetti la variazione continua dell’affondamento delle eliche e la resistenza opposta dal mare rendeva la risposta pigra e il carico sui motori molto elevato.

Abbiamo quindi virato di una trentina di gradi e la situazione è cambiata radicalmente: i giri sono saliti velocemente e, superati i 1.500, l’accelerazione è esplosa consentendo in pochi secondi a navigare a oltre 37 nodi con assetto piatto e coperta asciutta.

Il passaggio sull’onda è eccellente e la sensazione di potenza è esaltata dallo scarso impatto che l’affilata prora ha con il mare. Le violente accelerazioni verticali (tipiche di tante barche veloci solo con “il bello”) sono una sensazione sconosciuta sul Pershing 50.

La manovrabilità a questa velocità è molto buona, ma occorre sempre regolare correttamente il trim delle eliche. Come tutte le carene caratterizzate da un deadrise sportivo, la barca si inclina in modo accentuato all’interno dell’evoluzione e, se ciò è molto piacevole per ogni appassionato sportivo, comporta però l’affondamento dell’elica interna (quella montata sul lato della direzione della virata) e il conseguente sollevamento di quella esterna. In questa situazione si offre inoltre al mare la carena con una superficie molto piatta e, dopo ogni salto, gli impatti con l’onda sono più violenti.

Per un neofita la conduzione corretta è indubbiamente impegnativa, ma la sofferenza patita all’inizio è ampiamente ricompensata dalle soddisfazioni che si ottengono man mano che cresce l’esperienza. Per quanto attiene ai consumi, i valori sono decisamente buoni: circa 140 lt/h con andatura al limite della planata e 340 lt/h a motore a circa 37 nodi.

COSTRUZIONE e DATI

COSTRUZIONE
Del disegno delle linee d’acqua abbiamo già detto: definisce una barca da corsa “prestata” alla crociera di lusso. Il segreto della grande rigidità di questo scafo che pare realizzato in un unico pezzo con la coperta è la scelta di metodi e materiali sofisticati e costosi come l’infusione Scrimp (Seemann Composites Resin Infusion Molding Process: Processo di stampaggio con infusione di resine composite n.d.r.) su vinilestere rinforzato con vetro e Kevlar e la realizzazione in sandwich anche dell’opera viva. Osservando la barca nei dettagli si coglie lo sforzo nell’organizzare impianti e installa zioni secondo uno schema razionale, si ha la sensazione di un prodotto maturo e generato secondo i processi tipici di una grande azienda.

DATI
Lunghezza f.t. m 15,23
Larghezza max m 4,38
Dislocamento t 20,10
Motori 2 x 900 cv Man V8
Serbatoio combustibile lt 2.400
Serbatoio acqua lt 500
Progetto Fulvio De Simoni - Pershing

INTERNI

Gli interni in ciliegio laccato e pelle chiara sono molto curati e non emettono cigolii neppure con sollecitazioni violente.
Il layout è organizzato con due cabine ospiti di poppa (a sinistra la doppia orientata per chiglia e, a dritta, la matrimoniale collocata per madiere) con una day toilet nel salone e una cabina armatoriale a prua con servizi privati. Il pozzetto è quello tipico degli open mediterranei ed è attrezzato con un hard top apribile. Bella la grande spiaggia di poppa.

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