Le dichiarazioni degli atleti alla presentazione
Elena Berta (Aeronautica Militare, timoniera classe 470 femminile, deriva in doppio): “Sicuramente sarà una Olimpiade diversa rispetto a Rio, io l’affronterò con più consapevolezza avendo superato le emozioni della prima volta. Sicuramente daremo il meglio di noi insieme a tutta la squadra”.
Bianca Caruso (Marina Militare, prodiera classe 470 femminile, deriva in doppio): “La prima Olimpiade è sempre una grande emozione, sono fortunata a poter rappresentare il mio paese, sicuramente vado con delle aspettative ed è giusto così, ma sono soprattutto orgogliosa di far parte di questa squadra e spero di poter rendere fieri tutti quanti”.
Giacomo Ferrari (Marina Militare, timoniere classe 470 maschile, deriva in doppio): “Sulla linea di partenza il 28 luglio saremo i più giovani nella nostra disciplina, per noi è la prima Olimpiade, ne abbiamo sentito tanto parlare e non vediamo l’ora di iniziare a combattere. Quello che possiamo dire è che continueremo a lavorare fino a Tokyo come fatto in questi ultimi anni, e ai Giochi daremo tutto”.
Giulio Calabrò (Marina Militare, prodiere classe 470 maschile, deriva in doppio): “Una cosa che giocherà a nostro favore è che conosciamo benissimo gli avversari ci siamo confrontati per anni con loro, sappiamo quali sono i nostri punti di forza da sfruttare e insieme al nostro allenatore vogliamo raccogliere il massimo”.
Silvia Zennaro (Fiamme Gialle, timoniera classe ILCA 6/ex Laser Radial, deriva in singolo): “La prima Olimpiade è sempre una grande emozione che puo’ giocare brutti scherzi. Dopo Rio, questa seconda Olimpiade l’affronterò con più maturità e consapevolezza, sarà una rivincita”.
Ruggero Tita (Fiamme Gialle, timoniere classe Nacra 17, catamarano misto foiling): “Penso che quello che abbiamo costruito negli anni sia una preparazione molto forte, arriveremo fieri di quello che abbiamo costruito finora e daremo il meglio. Anche la mia rinuncia a Luna Rossa è stata fatta a cuor leggero pensando che adesso possiamo andare a giocarci il tutto per tutto alle Olimpiadi.
“La scelta di allenarci molto a Marina di Ragusa si è rivelata azzeccata, la località è stata scelta accuratamente per motivi meteo e soprattutto di conformazione dei fondali, per avere condizioni più vicine possibili a quelle del campo olimpico di Enoshima. Ora ci spostiamo sul Garda per gli ultimi dettagli”.
Caterina Marianna Banti (Circolo Canottieri Aniene, prodiera classe Nacra 17, catamarano misto foiling): “Veramente ci presentiamo molto determinati, orgogliosi di tutto il lavoro fatto, siamo pronti, fieri di rappresentare l’Italia e onorati di essere qui. Cercheremo di fare la nostra migliore performance alle Olimpiadi e di riscattare con tutta la squadra l’Olimpiade di Rio”.
Marta Maggetti (Fiamme Gialle, windsurfista classe RS:X femminile, tavola a vela): “A questo punto la cosa più importante è la testa, perché la preparazione è stata fatta da tempo, siamo pronti, bisogna rifinire in questo mese e soprattutto trovare il focus”.
Mattia Camboni (Fiamme Azzurre, windsurfista classe RS:X maschile, tavola a vela): “Penso che la testa come in altri sport, penso al Tennis, sia l’elemento che fa la differenza. Quando arrivi a livelli molto alti, a competere per vincere, il livello di tecnica e preparazione fisica dei primi dieci al mondo si equivale, la testa puo’ fare la differenza, la gestione dei momenti difficili.
“Il rinvio di un anno dell’Olimpiade per noi è stato un elemento positivo, essendo una squadra molto giovane, ci ha consentito di crescere ancora, e personalmente mi ha portato anche ottimi risultati”.