I primi test in Italia per Suzuki Micro-Plastic Collector

Avviati anche in Italia i test del geniale sistema di filtraggio delle microplastiche ideato da Suzuki per i propri fuoribordo. 100 ore di test in Veneto. L’Italia insieme ad altre 10 nazioni per il collaudo finale del Suzuki Micro-Plastic Collector (Indonesia, Giappone, Cina, Filippine, Tailandia, UK, Francia, Paesi Bassi, Australia e USA). Il nuovo dispositivo Suzuki Micro-Plastic Collector in prova al Salone di Genova.

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Accostare il funzionamento di un motore marino endotermico alla salvaguardia degli oceani può sembrare un esercizio ardito, un ossimoro che mette in relazione due cose apparentemente in antitesi. Grazie ai tecnici Suzuki, inventori del Suzuki Micro-Plastic Collector, l’argomento ha assunto, invece, una straordinaria e positiva concretezza, poiché i fuoribordo della casa di Hamamatsu, grazie a questa soluzione, potranno ben presto essere realmente al fianco dell’ambiente, ripulendo il mare dalle microplastiche mentre navigano.

Suzuki Micro-Plastic Collector è il dispositivo di filtraggio e raccolta delle microplastiche, collocato all’interno del circuito di raffreddamento dei fuoribordo presentato lo scorso anno in anteprima mondiale al Salone Nautico di Genova. Un’innovazione brillante, geniale, in virtù della semplicità concettuale su cui si basa: un motore marino utilizza l'acqua per il proprio raffreddamento; grazie a una pompa, aspira l'acqua nella quale sta navigando e la fa circolare al suo interno; prima di essere scaricata in mare, l’acqua calda viene fatta passare in un circuito aggiuntivo in mezzo al quale è posizionato il filtro che raccoglie le microplastiche; dopo il passaggio nel filtro l’acqua viene espulsa e rimessa pulita nell’ambiente.

Un'enorme quantità di plastiche, non raccolte e smaltite correttamente, confluisce quotidianamente negli oceani. Una volta in mare, dopo lungo tempo, questa si scompone in particelle inferiori ai 5 mm, dette microplastiche – Nel 2017 l'ONU ha dichiarato la presenza di 51mila miliardi di particelle di microplastica nei mari della Terra, ma il dato è in crescita esponenziale - il cui impatto sull’ecosistema sta generando grande apprensione: possono essere inghiottite dagli animali marini e, attraverso la catena alimentare, la plastica ingerita dai pesci può arrivare direttamente nel cibo sulle nostre tavole.

Al momento è difficile stabilire esattamente quanta acqua possa venir filtrata da un singolo fuoribordo durante una stagione di utilizzo, ma si tratta sicuramente di un numero sorprendente di tonnellate visto che nell’impianto di raffreddamento circolano diverse centinaia di litri l’ora. Per dare una misura, basti pensare che un fuoribordo Suzuki DF140BG spinto ai massimi regimi utilizza per il proprio raffreddamento circa 40 litri d’acqua al minuto. In un’ora, grazie al Suzuki Micro-Plastic Collector, il fuoribordo ha quindi la possibilità di filtrare 2.400 litri ovvero 2,4 m3 di mare.

Difficile anche capire esattamente quale potrà essere l’impatto del sistema di filtraggio Suzuki rispetto alla quantità di microplastiche disciolte in mare, poiché la loro densità in acqua dipende da molti fattori e varia quindi da mare a mare. Per questi motivi, ma anche per capire l’impatto che il sistema avrà rispetto all’uso quotidiano di un fuoribordo da parte dell’utente, Suzuki ha avviato una serie di test nei vari paesi e mari del mondo, al fine di dare una valenza concreta, tangibile, a ciò che il Suzuki Micro-Plastic Collector può rappresentare rispetto alla soluzione del problema ambientale delle microplastiche.

In Italia il test è partito in Veneto, grazie all’aiuto della concessionaria Nautica Polesana e di Matteo Pancaldi, il felice proprietario di un RIB BSC 60 Open, del cantiere BSC Colzani, motorizzato con un Suzuki DF140A. A lui è stato delegato il compito di utilizzare il fuoribordo dotato del Suzuki Micro-Plastic Collector per 100 ore, determinando anche la facilità d’uso del sistema rispetto all’utente finale, tempi e modi dei cambi di filtro e della loro pulizia, in modo da valutare la facilità di intervento, la praticità di montaggio e smontaggio e il corretto funzionamento in termini di performance del motore.

Sarà possibile provare questa nuova tecnologia al prossimo Salone di Genova nell’area esterna di Suzuki, installata su un DF140BG che motorizzerà un Lomac Big Game 600.

Il Suzuki Micro-Plastic Collector, la geniale innovazione che porta beneficio alla qualità dei nostri mari, s’innesta in un ampio progetto di sostenibilità ambientale denominato Suzuki Clean Ocean Project, attorno al quale si va focalizzando l’attività del costruttore giapponese: la tecnologia che sa esprimere un fuoribordo e le attività messe in campo, al fine di ridurre l’impronta dell’uomo sulla natura.

Per Suzuki promuovere a tutti i livelli il Suzuki Clean Ocean Project è una delle priorità per risolvere i problemi sociali elencati negli SDG (Sustainable Development Goals). Tale attività esprime l'impegno di Suzuki nel perseguire la mission sintetizzata dal pay-off del marchio, “The Ultimate Outboard motor”, ossia la volontà di produrre i migliori fuoribordo disponibili sul mercato, non solo dal punto di vista delle performance, ma anche sotto l'aspetto ambientale. Per tale motivo la tecnologia è solo una delle aree in cui Suzuki si sta muovendo.

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