Prova Dufour 390 GL, carena migliorata e dettagli più ricchi

Il 390 inaugura la terza generazione della gamma Grand Large di Dufour. Carene migliorate e dettagli sempre più ricchi: dalle luci di cortesia a Led in falchetta alla cucina sullo specchio di poppa fino alla gruetta a scomparsa. Il punto di forza, ancora una volta, le prestazioni
Nominato in categoria Family Cruiser dell’European Yacht of the Year, il nuovo Dufour è il più recente 38’ di serie acquistabile al momento, una misura strategica per il cantiere: pur senza arrivare alla misura successiva, quella dei 40 piedi, è capace di offrire molte doti di quella taglia. Volumi interni, layout con due o tre cabine e fino a tre bagni, prestazioni e spazio di stivaggio.

La barca, progettata da Felci Yacht Design, introduce la nuova generazione della gamma Grand Large ed è lunga 11,94 metri con un baglio di 3,99 metri. Vista da fuori si fa notare per la possente falchetta e la prua voluminosa, una caratteristica sempre più diffusa nelle “nuove” barche per la crociera, che riescono ad aumentare gli spazi nella cabina di prua e a migliorare le prestazioni alle andature portanti.
Abbiamo navigato insieme a Paolo Serio, product marketing & communication director di Dufour Yachts (di recente acquistato da Fountaine Pajot, costruttore di catamarani e vicino “di casa” a La Rochelle, in Francia).

Durante la prova Serio ci ha raccontato che «il cantiere ha lavorato per migliorare tanto la funzionalità quanto l’estetica di molti dettagli. Un esempio su tutti è il nuovo quadro elettrico, un display touch basato su un sistema analogico invece del tradizionale CAN-Bus (lo standard per collegare diverse unità di controllo elettronico, n.d.r.) e gestibile quindi sia con comandi digitali sia con i classici interruttori, posizionati dietro al quadro. Da qui è possibile controllare informazioni di base come data, meteo, temperatura interna, livelli serbatoi acqua e carburante, batterie e consumi. Non solo, scaricando la nostra app i dati saranno controllabili anche da remoto tramite tablet e smartphone». Altri esempi sono le luci di cortesia a Led, standard, lungo tutta la falchetta e in pozzetto, la nuova scaletta bagno con la cucina esterna accessibile dalla piattaforma di poppa e le gruette a scomparsa per il tender.
La qualità generale (replicata anche sul 430 GL, la seconda novità presentata ai saloni autunnali, e su tutte le nuove barche) è facilmente apprezzabile guardando anche i materiali usati per cuscini, bimini e cappottina con luci a Led integrate. I paioli sono più belli e ci hanno sorpreso anche alcune soluzioni in coperta, come le nuove colonnine delle ruote e il comfort delle due postazioni, con i cuscini sulla battagliola per timonare seduti. In qualche caso abbiamo però l’impressione che il cantiere abbia ancora margini di miglioramento: alcuni sportelli e ante che non chiudono alla perfezione e a volte poco a filo, alcuni accoppiamenti imprecisi. Elementi che fanno parte del processo di ottimizzazione della produzione già in corso presso il cantiere, che beneficerà della fusione con Fountaine Pajot.

Quando il meglio viene in navigazione

Siamo sulla versione con chiglia standard da 1,95 metri (optional quella da 1,50 metri) e dotata di pack Adventure, il più ricco e scelto dal 75 per cento degli armatori, che include anche tutti gli optional dei pack Comfort e Liberty (162.000 euro + Iva contro un prezzo base di 137.000 euro).

Tra i miglioramenti presenti su questa unità citiamo i due winch in pozzetto di taglia maggiore T45 per le scotte della randa (alla tedesca), genoa e spinnaker, le due ruote nere in vetroresina, il carrello della randa sulla tuga, il paterazzo regolabile e i cuscini laterali per il timoniere. Seppur previsti tra gli optional, qui non ci sono winch elettrici, si fa tutto a forza di braccia senza tanti sforzi e risparmiando diverse migliaia di euro.
Con un vento di circa 11 nodi con onda lunga che si fa sentire il 390 GL esprime il meglio con randa e Code 0 da 66 mq avvolgibile murato sul musone di prua. Navighiamo costantemente sopra ai 6,5 nodi arrivando diverse volte anche a 8. Con randa e fiocco e un vento salito intorno ai 12 nodi si viaggia tranquilli sui 6,6 nodi. Il feeling alla ruota e le prestazioni di questo Dufour sono tra i migliori punti di forza della barca. Il 390 GL è facile da condurre, il timone sempre preciso e leggero e la posizione di guida, soprattutto quella da seduti, è tra le più confortevoli mai provate su un modello di queste dimensioni.
Timonando da seduti, la posizione preferita per una barca del genere, non ci piace la scarsa visibilità sul display Axiom di Raymarine, incastonato al centro del pozzetto sulla base del tavolo. Un paio di display più piccoli messi sui paramare (dove si trovano i due per la catena dell’àncora e l’elica di prua) per un controllo più immediato potrebbero far comodo. Inoltre abbiamo trovato poco pratica la leva di comando sul motore, troppo in alto e ingombrante quando si timona seduti sulla postazione di dritta, e i due pannelli di controllo (accensione/spegnimento e giri) del motore messi sulla colonnina, quindi distanti dalla leva e in posizione “privilegiata”, che toglie spazio a strumenti più utili da avere in primo piano. A motore, con la versione optional da 40 cavalli ed elica di prua retrattile, si naviga a circa 6 nodi a 2.500 giri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime prove