Safehaven XSV20: unstoppable!

Carena ibrida tra monoscafo e catamarano, quattro motori da 650 cv, eliche di superficie e foil. L’XSV20 del cantiere irlandese Safehaven Marine supera i 50 nodi di velocità ed è capace di navigare in condizioni di mare proibitive

Lungo la costa meridionale dell’Irlanda, a Youghal, ha sede Safehaven Marine, uno dei pochi cantieri dove lo studio di progettazione e i due siti produttivi sono sotto la stessa proprietà, alla cui guida c’è il vulcanico Frank Kowalski. Fondata nel 1996, Safehaven Marine ha realizzato 140 imbarcazioni fra pilotine, motovedette da salvataggio e da ricerca, tutte pensate e costruite per affrontare condizioni di mare estreme.

La continua ricerca nell’ambito della navigazione con ogni tempo si è spinta verso linee d’acqua sempre migliori, strutture più resistenti, impianti più affidabili: uno dei frutti ottenuti è l’XSV17, un dimostratore tecnologico capace di navigare ad altissime velocità anche con mare formato, operando in condizioni proibitive, ma, cosa del tutto insolita, dando prova di un’ottima agilità anche in acque calme.

Cavalcando le linee guida tracciate da questo monoscafo è nato l’XSV20, un vascello ancora più affascinante, ricco di una tecnologia sviluppata ad hoc, risultato di un intenso studio delle forme di carena e di coperta. Il prodotto ottenuto è un oggetto dall’enorme carica tecnologica che pare quasi passare in sordina sotto l’impeto di un impatto visivo coinvolgente e rude allo stesso tempo, la cui fisionomia è tracciata da necessità funzionali prima ancora che estetiche.

L’XSV20 è un mezzo per la navigazione d’altura su lunghe distanze ed è in grado di combinare alte velocità di navigazione con grandi qualità marine. È stato sviluppato come motovedetta e intercettore militare ad alte prestazioni, ma bastano poche modifiche per adattarlo al diporto.

Le fotografie di questo articolo si riferiscono a una delle sessioni di prova realizzate all’ingresso del porto di Cork, dove forti venti da sud, uniti alla marea contraria e a un fondale che diminuisce rapidamente, creano condizioni di mare spaventose con onde ravvicinate e frangenti di oltre 6 metri di altezza. Durante i test l’XSV20 ha dimostrato di poter navigare a oltre 54 nodi di velocità e di poter affrontare senza alcuna remora condizioni di mare forza 8. Le sue forme di carena, oltre a resistere a tali condizioni, garantiscono un’eccellente stabilità laterale e direzionale mantenendo una corsa morbida e sicura sulle onde.

Lungo fuori tutto 23 metri e con una larghezza di 5,4 metri, ha un dislocamento a vuoto di 24 tonnellate ed è realizzato in sandwich di fibre di vetro e kevlar con strutture in fibra di carbonio.

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Tecnica

La carena è un ibrido, con una geometria a catamarano a poppa e a monoscafo a prua; un disegno insolito, sviluppato per risolvere le limitazioni tipiche delle architetture a catamarano, dove uno stato del mare che eccede certe condizioni crea impatti con la superficie piatta che unisce i due scafi. La zona prodiera a monoscafo termina senza soluzione di continuità in corrispondenza dell’inizio dei due scafi asimmetrici di poppa e ha una configurazione wave piercing con sezioni a V profonda.

Il risultato è un’architettura che permette di navigare ad alte velocità anche con onda formata, mantenendo contenute accelerazioni di beccheggio, riducendo quindi le variazioni di velocità dovute ad impatti consecutivi con le onde e migliorando enormemente la qualità della vita a bordo. In tutto questo, a differenza di una carena a monoscafo a V profonda, la soluzione poppiera a catamarano permette di mantenere una stabilità trasversale e al rollio eccellente, consentendo di operare in mare molto grosso anche a barca quasi ferma.

Gli efficaci spray rails che coronano le sezioni stellate della prua impediscono a onde sotto i 2,5 o 3 metri d’altezza di spazzare il ponte. Di fatto, il ponte stesso e le relative sovrastrutture sono studiate per offrire la minima resistenza al passaggio dell’acqua e sono dimensionate per resistere ad impatti violenti, basti pensare che le finestrature sono in vetro antiproiettile da ben 25 millimetri di spessore.

Uno degli aspetti interessanti dell’XSV20 è l’utilizzo del sistema a foil progettato da Hysucraft e realizzato da Hydrofoils SA: si tratta di foil installati fra i due scafi asimmetrici di poppa che, in velocità, permettono di sollevare la barca di ben 40 centimetri dal galleggiamento statico, tanto da far emergere fuori dall’acqua la sezione monocarena prodiera riducendo quindi la resistenza. In acqua piatta o poco mossa, infatti, la parte prodiera non tocca mai la superficie e l’assetto della barca rimane perfettamente orizzontale fino alla velocità massima, complici anche le coppia di step per ogni scafo che riducono la superficie bagnata e stabilizzano il beccheggio. Conseguenza diretta è che alle velocità di crociera, fra i 34 e i 40 nodi, l’XSV20 ha un’autonomia superiore di circa il 20% rispetto a un tradizionale scafo planante.

Il sistema di foil si è dimostrato efficace anche nello smorzamento del movimento di beccheggio in mare formato e riduce le variazioni di prestazioni dovute a differenti carichi imbarcati. Tutta la barca è studiata per offrire un alto livello di resistenza a ogni tipo di impatto con corpi semisommersi e ci sono diversi compartimenti a tenuta stagna per garantire galleggiabilità anche in seguito a più falle. I sistemi elettrici sono ridondanti e installati per poter garantire il corretto funzionamento anche nelle regioni con temperature estreme.

A completare l’elevato standard di sicurezza ci sono pompe di sentina a grande portata in grado di operare continuativamente e un sistema automatico di estinzione delle fiamme, tanto nella sala macchine, quanto nelle aree dedicate all’equipaggio. La manovrabilità in porto, anche con vento forte, è garantita da un bow thruster Vetus da ben 120 chilogrammi di spinta. Un generatore da 4 kW provvede alla fornitura di corrente alternata a 220 V per tutti i servizi e ad alimentare un sistema di climatizzazione con aria condizionata da 27.000 BTU, sufficiente a offrire un ambiente piacevole tanto che si navighi all’equatore o nei mari artici.

Interni e sala macchine

Thunder Child II, il primo degli esemplari di XSV20, è equipaggiato con quattro Caterpillar C8.7 da 650 cavalli ciascuno, riduttori ZF 325A a due velocità e quattro trasmissioni di superficie fornite da France Elice. I due motori per ogni scafo sono montati uno dietro all’altro e disassati poiché la larghezza degli scafi non è sufficiente a montarli affiancati, inoltre, la scelta di avere quattro motori invece che due più potenti garantisce la necessaria ridondanza del sistema e permette velocità di planata anche con un motore fuori uso.

Le due coppie di manette elettroniche si sincronizzano in modo che tutti i quattro motori possano essere controllati da una sola leva. L’accesso alle sale macchine avviene da due grandi boccaporti sul ponte o da due portelli che si raggiungono dall’interno della sovrastruttura.

Dalla sala macchine, tramite porte a tenuta stagna, si arriva al locale dei serbatoi del carburante la cui capacità totale è di 7.000 litri di gasolio. L’autonomia è di 750 miglia nautiche in condizioni di bel tempo e a velocità di crociera comprese fra 34 e 40 nodi, a seconda del peso imbarcato.

Pompando carburante dai serbatoi principali al serbatoio-ballast prodiero da 2.000 litri, è possibile modificare la posizione del baricentro in modo da avere il corretto assetto in funzione della velocità e del tipo di mare che si incontra.

Thunder Child II ha un allestimento interno votato alla praticità e all’essenzialità, riuscendo però ad essere anche accogliente e confortevole. Nella sovrastruttura c’è posto per un equipaggio di cinque persone, tutte ospitate su sedili Shoxs dotati di mitigatori di vibrazioni e ammortizzati, e quattro ospiti, che dispongono di altrettante sedute ammortizzate e reclinabili.

Una cucina basica, ma completa, è posizionata dietro ai sedili dell’equipaggio ed è dotata di lavabo, fornelli elettrici, forno microonde e frigorifero. Le finiture evitano spigoli vivi, hanno imbottiture e si fregiano anche di pannellature laminate in legno di teak.

La postazione di comando è studiata nei minimi dettagli per concedere una perfetta ergonomia dei controlli e un’eccellente visibilità frontale e laterale in ogni assetto della barca. Sia timoniere che navigatore hanno a disposizione tutta la strumentazione digitale necessaria per operare efficacemente e, come ci si aspetta da un’imbarcazione di questo tipo, una dotazione completa di strumentazione elettronica è integrata a quattro schermi Simrad da 19 pollici.

Qui sono riportate le visualizzazioni di radar, cartografia elettronica, sonar a ricerca frontale, autopilota e una telecamera FLIR a infrarossi per la visione notturna. Una stazione è dedicata al monitoraggio dei motori e di tutti i sistemi elettrici, idraulici e di alimentazione. Per finire, un sistema satellitare Inmarsat per le comunicazioni permette all’equipaggio di comunicare anche da regioni remote.

Considerando che più di tre quarti dei volumi vivibili disponibili sottocoperta sono occupati da motori, impianti e serbatoi, il cantiere è riuscito a trovare lo spazio per un quadrato con panche contrapposte e un lungo tavolo. Ci sono cinque letti disposti in tre cabine e in una cabina armatoriale, ci sono inoltre due toilette e una doccia separata. La zona più a prua è occupata dalla cala dell’ancora e dall’area di stivaggio, il tutto accessibile sia dalla coperta, sia da una porta a tenuta stagna di fronte al quadrato.

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Scheda tecnica

I dati

Lunghezza f.t. m 23,00

Lunghezza al gall. m 21,40

Lunghezza scafo m 21,40

Larghezza m 5,4

Pescaggio m 1,40

Dislocamento a carico leggero kg 25.000

Dislocamento a pieno carico kg 31.000

Serbatoio Acqua lt 200

Serbatoio Carburante lt 7000

Motori 4 x Caterpillar C8.7 650 cv

Omolog. CE categoria A

Progetto Safehaven Marine

Indirizzi

Safehaven Marine, Irlanda

info@safehavenmarine.com

www.safehavenmarine.com

Costruzione

Lo scafo e la coperta sono realizzati in laminato pieno e sandwich utilizzando fibre di vetro e kevlar. Le strutture sono realizzate in fibra di vetro e carbonio.

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