La prima impressione, appena saliti a bordo, è quella di una barca robusta ma, pur segnata da linee tese e design moderno, non certamente così sportiva. Invece, con i due fuoribordo Suzuki a poppa per un totale di 700 cavalli, il Flyer 10 vola a quasi 43 nodi, prestazione appannaggio di pochi scafi di queste dimensioni. Ma non è soltanto la velocità a stupire. Meno di 5 secondi per raggiungere la planata da fermo mentre il limite di planata si posiziona a 12 nodi, dati registrati con ben 5 persone a bordo.
La carena dimostra tutte le sue qualità positive e, contro le onde autoprodotte, visto il mare troppo calmo di Port Ginesta, in Spagna, evidenza la validità del progetto. Non si smentisce neppure nella velocità di crociera: i due fuoribordo Suzuki offrono 25,9 nodi al regime di 4.000 giri e con un consumo di 99 litri/ora. Sportiva pure la virata a 360°, stringe bene e con l’assoluta mancanza di scarroccio e con raggio piuttosto ridotto anche se, nelle virate più “radicali” si impone un più attento posizionamento dei due motori Suzuki per eliminare quell’accento quasi inavvertibile di cavitazione.
Ma può vantare una virata a cerchio ampiamente entro le due lunghezze di scafo e una buona tenuta di rotta. E grazie al tipo di motorizzazione, conferma le sue qualità con una maneggevolezza sorprendente senza essere mai violenta e senza mai perderne il controllo.