18 December 2017

Un incredibile destino

Destiny è una navetta “griffata” Camper & Nicholsons, nata nel 1959 e riportata a nuova vita. Dopo un meticoloso restauro durato oltre due anni, effettuato da maestranze e specialisti, è pronta a raccontare nuove storie e avventure di mare. Guarda la gallery
di Paolo Maccione
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Il ritorno in mare di Destiny, ex Don Juan, ha rappresentato uno dei più importanti recuperi di un motoryacht d’epoca realizzati a livello internazionale. L’imbarcazione, lunga 27 metri, è stata varata con il nome di Destiny II l’8 aprile 1959 dal cantiere inglese Camper & Nicholsons per l’armatore Noel Woodward.

Il progetto numero 826 di C&N rappresenta il primo grande yacht a motore costruito in acciaio a lamiere chiodate con sovrastrutture in alluminio realizzato dopo la seconda guerra mondiale, classificato dai Lloyds 100 A1+LMC, capofila di una serie di scafi simili varati nel ventennio successivo. Tra il 1959 e il 1967 la barca ha fatto base a Garelochhead, in Scozia. Nel 1968 è stata acquistata da Ronald Lyon, poi rivenduta nel 1975 a J.S. Fry e, nel 1978, a Gordon R. Antrobus. In seguito è appartenuta a una famiglia napoletana che la teneva a Cannes.

Dopo essere stata adibita a charter, nel 2013 il suo nuovo armatore francese l’ha trasferita dalla Francia a Sanremo per sottoporla a un refitting integrale compiuto dalla Sanremo Ship, società del gruppo Permare costruttrice dei famosi Amer, superyacht già insigniti di numerosi riconoscimenti.


DATI TECNICI
Varo: 1959
Cantiere: Camper & Nicholsons, Southampton (UK)
Progetto: Camper & Nicholsons
Lunghezza: m 27,12
Larghezza: m 5,18
Pescaggio: m 3,13
Dislocamento: t 135,7
Stazza lorda: t 113,49
Motorizzazione: 2 x 152 bhp Gardner 8L3 (226,78 kW)
Materiale scafo: acciaio
Serbatoi gasolio: lt 14.300
Serbatoi acqua: lt 7.400
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