Barca per tutti 02-2018

125 L molto simili agli Hallberg Rassy e, in ef- fetti, le barche si ricordano molto, se non che Najad si distingue per la sua fascia rossa e per la motorizzazione Yanmar. La barca è stata lanciata nel 1999 e pro- dotta fino al 2005 su disegno di Judel/ Vrolijk, partnership che accompagna il cantiere dalla sua fondazione nel 1971. La carena si presenta voluminosa, con forme a calice, moderata immersione a prua con una certa stellatura, timone protetto da un piccolo skeg e zavorra in piombo. Il pescaggio standard è di m 1,90, ma esiste anche la versione da 1,65, ma poco diffusa. Il punto di at- tacco tra la deriva e lo scafo, è obliquo e va controllato nella parte terminale. Curioso che sul lato destro, si trovi un tappo per il drenaggio della sentina. Seppur l’albero non sia passante, per l’invernaggio a terra nei paesi freddi è previsto questo sistemadi drenaggio del- la sentina per evitare che si formi ghiac- cio e che possa rompere qualche cosa. Lo specchio di poppa è attrezzato per la discesa e gli slanci sono moderati, men- tre il cavallino verso prua è slanciato. Interessante notare che il pulpito è aper- to, poiché spesso i nordici ormeggiano di prua, in quanto più comodo e sicuro. Il gelcoat è di qualità: ciò comporta che, anche se le barche hanno quasi venti anni, basta una lucidata leggera per farle tornare a splendere. Unaccessorio che nonmancaè l’elicadi prua, che riteniamo superflua su queste dimensioni, salvo per chi ha un ormeg- gio scomodo o in spazio ristretto. Molte unità hanno il bompresso in coperta. Vediamoqualchedatodi costruzione: lo scafo è in sandwich e le prese a mare in bronzo sono installate su zonededicate, la sentina è ampia e prevede il ragno strutturale fascettato. La coperta è quella tipica del pozzetto centrale con una tuga un po’ squadrata e un ampio parabrezza in vetro che protegge l’ingresso. La coperta e la tuga sono rifiniti in teak, così come il capodibanda e falchetta. Il teak è bello, ma richiede cura e spes- so i danni sono fatti da armatori che 2 2. Il colpo d’occhio sui legni dall’ingresso con la dinette in conformazione classica. 3. La cabina con letto matrimoniale a prua (da notare le pareti rivestite di teak). 4. Il locale doccia-toilette con finiture in corian. 5. La lunga cucina, posta nel passaggio, è dotata di tutti gli accessori necessari per la crociera. 6. Il tavolo di carteggio completo di strumenti. 3 lo tengono e lo spazzolano nel senso sbagliato, diminuendone la durata ed esponendo le viti da cui si generano infiltrazioni nel composito. Oggi i ponti sono incollati e questo li rende più longevi, anche se comunque i costi di ripristino restano alti, all’incirca non meno di euro 1000 al metro qua- dro. Il teak sulla tuga era un’opzione, quindi su diversi modelli in circolazione è in vetroresina a vista. Le manovre sono all’albero sia per chi ha la randa tradizionale da drizzare, sia per chi ha la randa avvolgibile (op- 4 5 6

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