Vela e Motore 02-2020

117 VELA E MOTORE febbraio 2020 Lo scafo dell’AZ 42 è stato disegnato dal noto studio inglese di progettisti Laurent Giles & Partners. Per il disegno degli in- terni la AZ di Torino si è rivolta al celebre studio Pininfarina, che dopo anni di espe- rienze e di successi nel campo delle car- rozzerie per automobili recentemente si è dedicato anche alla nautica da diporto. Il risultato di questa intelligente colla- borazione è una barca dalle linee sobrie ed eleganti, molto comoda sottocoperta; capace di velocità sostenute a vela, anche se si rivolge a un pubblico che alla regata preferisce la crociera. Le barche di Giles di solito hanno un unico pozzetto centrale, la tuga abbastanza alta e sono di acciaio o di legno. Per l’AZ 42 i progettisti inglesi si sono allontanati un po’ dalla tradizione preferendo disegnare un pozzetto a poppa estrema per il timo- niere, pur mantenendo quello centrale dedicato all’equipaggio. La tuga è appena accennata e degrada verso prua, senza però privare i locali sot- tocoperta dell’altezza necessaria per stare in piedi. Il materiale usato per la costru- zione dello scafo è la vetroresina, che ha uno spessore che varia da 24 millimetri per la pinna e parte della carena e si assot- tiglia a 10 millimetri per la parte superiore dell’opera morta. La barca pesa a vuoto È una barca capace di navigare velocemente sotto vela. Pesa 11.000 chilogrammi di cui 4.900 di zavorra. Lo scafo è di vetroresina. Buone le prestazioni con poco vento. 4 + 2 posti letto. 114 metri quadrati di superficie velica. Due wc in locali separati. Sulla coperta sono installati ben 14 verricelli della Lewmar di cui quattro a piede d’albero per le drizze. L’ingresso per accedere sottocoperta è ben protetto e dotato di tambuccio scorrevole con ai lati due corrimano inox. La coperta è di sandwich di vetroresina e Belco Balsa, fissata alla scafo con laminati e dotata di una buona superficie antisdrucciolo. La falchetta è di alluminio anodizzato direttamente imbullonata alla coperta con perni passanti. Ancora e salpancora sono sistemati in un apposito gavone ricavato a prua. A bordo sono installati due wc con carabottino. I passaggi a scafo degli scarichi sono di bronzo e l’acqua calda è ottenuta con un sistema di scambio di calore del motore. L’ampio tavolo da carteggio è sistemato a dritta della scaletta di risalita dalla parte opposta della cucina ed è dotato di un cassetto per le carte nautiche. In alto si notato i ripostigli per le bandiere segnaletiche.

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