Vela e Motore

NELL’OCEANO DEI RECORD C’ÈANCHE L’ITALIA Come tutti i grandi eventi sportivi, la Route du Rhum si disputa ogni quattro anni, dal 1978. La regata del 2022, l’undicesima della serie, ha visto la partecipazione record di 138 concorrenti. Un vero boom per questa dura regata transoceanica in solitario, che si affronta con le immancabili e stagionali tempeste dell’Atlantico del nord, sempre puntuali nel mese di novembre, su un percorso di 3.542 miglia (misurate sulla rotta ortodromica) da Saint Malo (Bretagna, Francia) a Pointe-à-Pitre (Guadalupa). Nell’edizione appena conclusa, un piccolo grande primato lo ha segnato anche l’Italia: la flotta con skipper rappresentanti 14 nazionalità diverse, di età compresa tra 19 e 69 anni, di cui 7 donne, ha visto l’iscrizione di quattro nostri velisti, in due classi differenti: Ambrogio Beccaria, Alberto Bona e Andrea Fornaro nella Class 40 e Giancarlo Pedote nella Imoca. Tutti arrivati al traguardo (Beccaria addirittura secondo classificato), un fatto per niente scontato alla Route du Rhum che, in passato, ha visto un tasso di ritiri anche superiore al 50% (come nel 1986, con 33 iscritti e solo 14 arrivati) e, nella più tranquilla delle edizioni, del 16% (nel 2006, quando su 74 partiti tagliarono la linea d’arrivo in 62). Quest’ultima volta i ritirati sono stati 29, ma sarebbero stati molti, ma molti di più, se non ci fosse stata un’inaspettata e antistorica decisione del Comitato di Regata, che ha fatto ritardare il via di tre giorni per evitare che i navigatori solitari andassero a sbattere contro un uragano una volta messe le prue delle loro barche fuori dal- gennaio-febbraio 2023 | VELA E MOTORE 139 Charles Caudrelier a prua del trimarano Maxi Edmond de Rothschild (lungo 32 metri e largo 23 m, con gli scafi laterali alti 2 m) con il quale ha vinto in assoluto la Route du Rhum completando il percorso di 3.542 miglia nel tempo record di 6 giorni e 19 ore.

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