Vela e Motore 4-2021

EDI TORIALE di Alberto Mariotti Come insegna la vela prima ci si congratula con i vincitori. E quindi complimenti ad Emirates TeamNew Zealand che ha vinto la XXXVI America’s Cup battendo 7-3 Luna Rossa Prada Pirelli. Per i Kiwi è la quarta volta, subito dietro agli Stati Uniti, irraggiungibili con 29 trionfi. Seguono la Svizzera con due vittorie e l’Australia con una. In 170 anni di storia solo quattro nazioni hanno alzato la coppa al cielo, a dimostrazione della difficoltà dell’impresa. Nonostante un budget inferiore, i neozelandesi hanno fatto di più e meglio. Come sempre ha vinto la barca più veloce. La squadra di Patrizio Bertelli non è stata da meno, non si è arresa e ha lottato con onore. I nostri complimenti a ogni singola persona che la compone. Persone scelte e messe insieme da Max Sirena, a lui il merito di aver creato un gruppo eccellente, che è stato capace di mettere pressione ad ETNZ. Nessuno aveva mai costretto prima il Defender a subire un 3-3. Come ci aveva promesso, Luna Rossa ha venduto cara la pelle. Si dice spesso che i neozelandesi abbiano l’innovazione nel sangue, innegabile, ma non scordiamoci di quanto fatto dagli italiani con il doppio timoniere, tirando fuori un trittico Bruni/Sibello/Spithill che si è guadagnato stima mondiale. Una soluzione inedita che ha permesso di dominare le partenze. Perché va bene il foil e andare come missili, ma questi AC75 hanno dimostrato di essere barche perfette per il match race e la tattica, componenti quasi scomparse nelle ultime edizioni e nei quali siamo maestri. Luna Rossa ha raggiunto la sfida contro i Kiwi perdendo soltanto quattro regate tra round robin, finali e semifinali. Ha stracciato prima gli Americani 4-0 e poi gli Inglesi 7-1. Era veloce, preparata e soprattutto non aveva nulla perdere. E ora? Possiamo stare tranquilli, Bertelli ha già fatto sapere che la Luna continuerà, Bruni e Spithill sono confermati e dal prossimo luglio il team sarà già al lavoro nella base di Cagliari. Per il futuro ci piacerebbe vedere la Coppa sempre difesa nella nazione del team che l’ha vinta e non, come si sente dire, in Inghilterra in unmatch “privato” tra Ineos TeamUK e il Defender o in qualche paese esotico per motivi di business. Ci piacerebbe vedere barche meno impacciate quando il vento molla e la magia del volo svanisce. Ci piacerebbe avere qualche storia in più da raccontare agli appassionati anche nei lunghi periodi “morti”. Ci piacerebbe che l’Italia approfittasse della sconfitta per rafforzare la cultura dello sport (e non solo della vela) nella scuola. Come ci racconta Max Sirena nella bella intervista che troverete a pagina 56 appassionare i giovani è più importante che costringerli al risultato e che non si vive solo di classi olimpiche, i giovani devono provare tutte le discipline. Infine, ci piacerebbe vedere una nuova classe volante propedeutica agli AC75 e piùmatch race. LUNA ROSSA NON SI ARRENDE «TEAM NEW ZEALAND HA VINTO LA COPPA, MA LUNA ROSSA NON È STATA DA MENO, NON SI È MAI ARRESA E HA LOTTATO CON GRANDE ONORE VENDENDO CARA LA PELLE. PATRIZIO BERTELLI GUARDA GIÀ AL FUTURO E HA GIÀ DETTO CHE CI SARÀ CON LA SESTA SFIDA DELLA SUA LUNGA STORIA» 1 VELA E MOTORE aprile 2021

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